Il 2 maggio u.s., è mancato ai suoi affetti familiari, alla medicina oculistica, e all'intera cittadinanza di Bologna, il Professor Renato Alberto Meduri, oculista che per molti decenni ha caratterizzato e indirizzato gli studi scientifici della Clinica dell'ospedale Sant'Orsola e della cattedra universitaria di oculistica dell'Alma Mater Studiorum.
Nell'ultimo decennio dello scorso secolo, il Professor Meduri ha affiancato il nostro Istituto in una fase importante e delicata del rinnovamento e dell'avvio dei nuovi servizi che stavamo attivando, per rispondere adeguatamente, alle tante nuove esigenze che emergevano.
Sono stati avviati in quegli anni, sia il centro studi e ricerche sull'ipovisione, sia il Museo Anteros di Pittura Antica e Moderna; alla nascita di questi due servizi del nostro Istituto ha contribuito direttamente, con la sua sensibilità e profonda conoscenza, il Prof. Meduri. Ci ha sostenuti nello sforzo di realizzazione e organizzazione del nuovo servizio di sperimentazione di ausili per gli ipovedenti, e ci ha aiutato ad elaborare idee e concetti che hanno supportato e favorito lo sviluppo del nostro Museo Tattile Anteros collaborando attivamente alla definizione dei principi di riferimento scientifici che sono alla base del servizio svolto dal Museo stesso. Da quegli anni si è poi consolidato un rapporto umano che ci ha sempre fatto sentire l'affetto e la vicinanza del Prof. alle nostre battaglie e all'evoluzione e crescita delle nostre attività e servizi.
Inoltre, per molti di noi si è instaurato in quegli anni, un profondo rapporto di reciproca stima e affetto, che ha consentito il mantenimento di uno spazio di confronto, riflessione ed analisi, garantito dal reciproco rispetto e da una profonda stima.
Caro Renato, mancherai a tanti, e sicuramente a noi mancheranno la tua stima, i tuoi contributi di ricerca e di conoscenza, e a molti mancherà il profondo rapporto di stima e affetto che ci ha legati in questi lunghi anni di collaborazione.
Alla tua famiglia la nostra più sincera e sentita vicinanza, a te il nostro ricordo e il nostro impegno a continuare il lavoro che, anche grazie al tuo contributo, abbiamo intrapreso a servizio di ciechi e ipovedenti.