Quando le pratiche inclusive danno buoni frutti

Il tema/lettera svolto all’esame di terza media da Alessio, ragazzo non vedente di 14 anni
Alessio

Cara Serena,

 

Come stai? Non ci vediamo da maggio e ci rivedremo a luglio, ma nel frattempo vorrei raccontarti del mio ultimo giorno di scuola che è anche stato l’ultimo giorno della scuola media.

 

Giovedì scorso non abbiamo fatto lezione e c’è stata la festa finale, con tutte le altre terze siamo andati in palestra a vedere la finale del torneo di pallavolo in cui si sfidavano la terza C contro la squadra dei prof. Io tifavo per i prof che hanno vinto e sono stato molto contento. Al termine della partita ci siamo spostati in auditorium dove abbiamo assistito a un talent show fatto da alcuni ragazzi di terza. Finito lo spettacolo siamo andati in cortile per i saluti fino alle 11,15. In quei momenti ero triste perché sapevo che non rivedrò più i miei compagni, ma ero anche contento perché a settembre andrò al Sigonio.

 

In questi giorni ho pensato a tutte le cose che ho fatto durante i tre anni trascorsi a scuola, ho tanti ricordi fantastici che porterò nel cuore, alcuni più belli di altri. Sicuramente non dimenticherò mai la gita di terza media che abbiamo fatto con la terza D e G tra Padova e Venezia in battello sul fiume Brenta e mi è piaciuto tanto, era la prima volta che c’andavo. Di questa gita mi è piaciuto il viaggio di ritorno perché abbiamo riso un sacco e mi sono divertito molto con i miei compagni.

 

L’anno scorso ho fatto un corso di teatro insieme alla mia classe, è stato molto emozionante soprattutto lo spettacolo finale che si chiamava Fuoco. Sia in seconda che in terza ho partecipato a due corsi di musica che sono terminati con il saggio. All’inizio di novembre ho iniziato a usare il bastone con l’aiuto di Martino. Questo percorso che continuerà anche l’anno prossimo, per me è molto importante perché mi aiuta a muovermi in autonomia. Nelle ultime settimane di scuola ho cominciato a muovermi all’interno dell’istituto da solo, mi ha fatto molto piacere e la differenza è che prima non avendo il bastone dovevo essere sempre accompagnato mentre invece adesso non ho bisogno di qualcuno che mi tiene il braccio. Un’altra conquista che ho raggiunto in questi tre anni è imparare ad usare il PC e la barra braille, anche questo strumento mi ha permesso di diventare più autonomo nello studio. Per quanto riguarda i laboratori mi sono piaciuti moltissimo quelli di argilla e cucina, perché è stata un’occasione per stare con altri ragazzi e imparare a fare cose nuove.

Foto di Alessio che abbraccia l’asina Alice al campo estivo

Mi resteranno sempre in mente le lezioni della prof Bosi a volte severa, ma altre volte gentile e disponibile ad aiutare noi ragazzi; anche il prof Loiola lo ricorderò sempre per le sue belle lezioni di musica e tastiera. Assolutamente non dimenticherò i miei compagni che hanno vissuto con me questi tre anni. In questo percorso ho avuto due guide importanti, simpaticissime e brave. Con loro mi sono sempre sentito bene e potevo parlare, uscivamo insieme per andare al bar e al mercato della frutta in prima. Mi sono sentito sempre ascoltato. Non mi dimenticherò mai della Valeria e di Daniele e mi mancheranno alle superiori. Questi tre anni sono un po’ volati, ma li porterò sempre nel cuore. Spero di raccontarti queste cose anche da vicino quest’estate al campo.

 

Un abbraccio

 

 

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