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Cronisti in classe! Primo posto all'inclusione!

"Praticando attività fisica si possono fare nuove amicizie e se ti diverti sei più sereno e felice”
classe 5B Scuola Matteotti Firenze

Ora è scontato che partecipino tutti alle attività sportive. In passato però non era così perché le persone con disabilità, religioni o razze diverse non avevano la possibilità di fare sport. Nel 1960 a Roma c’è stata la prima Paralimpiade che si è svolta parallelamente alle Olimpiadi tradizionali. Da allora sono cambiate molte cose, tra cui l’opinione pubblica riguardo alla disabilità, oggi si dà più importanza ai diritti di tutte le persone e si spendono più soldi in questo settore. Anche nell’ambito scolastico sono cambiati i punti di vista, infatti le classi speciali non esistono più in Italia. Noi della classe quinta B della scuola Matteotti di Firenze lo scorso anno abbiamo fondato una cooperativa e abbiamo fatto due mercatini, con i soldi ricavati è stato acquistato un ping pong e la scuola ha comprato un biliardino. Le maestre si sono rese conto che purtroppo una bambina cieca non poteva condividere questi giochi. Il prof. Fossati, della scuola secondaria, ci ha contattato per aiutarci e ci ha detto che potevamo prendere in prestito un tavolo da Showdown, e anche noi potremo giocare ma dovremo coprire gli occhi utilizzando delle mascherine. Fare sport fa bene alla salute, il nostro corpo ha bisogno di movimento. Gli scienziati hanno dimostrato che facendo sport puoi allungare la vita e migliorare la tua salute. Praticando attività fisica si possono fare nuove amicizie e se ti diverti sei più sereno e felice.

Gruppo di bambini e bambine con il maestro che imparano lo showdown

Ad alcuni di noi è capitato di non potere fare sport a causa di infortunio e il loro stato d’animo era molto triste. Abbiamo capito che lo sport è più bello se si include tutti. Un piccolo gruppo della nostra classe ha intervistato il professor Fossati che insegna Educazione Fisica nel nostro comprensivo e lavora anche all’Istituto F. Cavazza di Bologna con le persone ipovedenti e non vedenti per acquisire le autonomie. Recentemente è stato donato alla nostra scuola, da Marco Ferrigno, Showdown Italia, un tavolo per l’inclusione di alcuni bambini e bambine con disabilità visiva. Il prof. Fossati ci ha spiegato che questo è un gioco per non vedenti, ipovedenti e vedenti. La regola più importante è quella di indossare una mascherina davanti agli occhi che impedisca il meccanismo riflesso di apertura delle palpebre nelle persone vedenti e ipovedenti. Lo showdown è un tavolo rettangolare con delle sponde, nel mezzo c’è una vetrata resistente, ha anche due reti ai lati opposti del tavolo che servono da porta. Si gioca con una pallina sonora (rumorosa), si usa una paletta per colpire la palla e difendere la propria porta. Inoltre viene indossato un guanto per ogni giocatore per proteggere la mano dai colpi della pallina. Lo scopo del gioco è arrivare a 11 punti, il punto si fa facendo entrare la palla dentro la rete dell’avversario. Per farci capire le regole il professore ci ha fatto giocare a showdown. È stato molto difficile, ma anche molto divertente sia da vedere che da praticare. Ci vuole un assoluto silenzio mentre si svolge la partita perché si rischia di non sentire il suono della pallina e di perdere la concentrazione. Questa esperienza è stata molto bella e la rifaremo volentieri.

 

Questo il sunto dell’articolo della 5B per la competizione “Cronisti in Classe” del giornale fiorentino “La Nazione”. Classe 5B Scuola primaria Matteotti, classificati al terzo posto! Sul gradino più alto del podio, sicuramente, ha vinto l’inclusione.

 

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