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Quattro zampe e una nuova legge

Cosa cambia per cani guida e cani di assistenza nel 2025
Silvia Colombini

Chiunque possiede un cane sa bene quanto sia ancora difficile fare accettare la sua presenza nei luoghi pubblici, a bordo dei taxi e sui mezzi di trasporto. Questo atteggiamento risulta ancora più odioso quando è perpetrato nei confronti di padroni o addestratori di cani guida e di cani d’assistenza, che svolgono un lavoro indispensabile e che per legge hanno tutti i diritti di accedere dovunque. È proprio per evitare discriminazioni che Michela Brambilla, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana da sempre impegnata sul fronte animalista, ha presentato una proposta che dovrebbe essere approvata dalla Camera a breve. La proposta prevede l’estensione della Legge n.37 del 1974 anche ai cani d’assistenza, quelli che accompagnano persone con disabilità (uditive, psichiche, fisiche) o malattie (diabete, epilessia, autismo). In questo modo anche loro, come i cani guida, potranno accedere dovunque e viaggiare su tutti i mezzi di trasporto. Inoltre, è previsto un raddoppio delle sanzioni amministrative fino a 5.000 euro per chi non rispetta la legge.Un cane guida e il suo padrone Il Comitato europeo di normazione sta, inoltre, sviluppando uno standard europeo sui cani di assistenza in modo da garantire in ogni Paese gli stessi diritti. Questa legge potrà, dunque, alleviare le difficoltà quotidiane che si trovano ad affrontare i cittadini non vedenti, ipovedenti o disabili non solo quando sono in viaggio, ma anche nello svolgimento delle tante attività quotidiane. Negozi, ospedali, chiese, ristoranti, piscine, musei, teatri, cinema, scuole: sono tanti gli edifici pubblici nei quali si ha necessità di andare in autonomia, con la compagnia indispensabile del proprio migliore amico. Garantire ai cani, ai padroni e agli addestratori accesso libero e trasporti gratuiti su autobus, metropolitane, taxi e aerei è un passo avanti. Già, perché in Italia E.N.A.C (Ente nazionale per l’Aviazione Civile) è attiva da tempo con iniziative che permettono l’ammissione a bordo degli aeroplani dei cani guida che, con la nuova legge, verrebbero allargate anche ai cani d’assistenza. Diventa così sempre più importante stabilire norme condivise in tutta Europa, in modo da abbattere almeno le barriere legislative. Sì, perché riguardo quelle culturali c’è ancora tanto da lavorare. Non c’è che da sperare in una veloce risoluzione della proposta in modo che siano applicate presto le modifiche alla legge vigente. Il decreto dovrebbe venire approvato entro giugno 2025 e allora anche il cane di assistenza sarà munito di tesserino identificativo e registrato nel Sistema di identificazione nazionale degli animali di compagnia (SINAC). Sperando che, se purtroppo esistono ancora tante persone che non si mettono la mano sul cuore, mettendola nel portafoglio con l’inasprimento delle sanzioni forse impareranno a cambiare un comportamento discriminatorio, ingiusto e incomprensibile. E dall’altra parte, è giusto che chiunque decida di condividere la propria vita con un cane, abbia consapevolezza che per far valere i propri diritti è necessario anche rispettare i doveri di convivenza civile con la società, la comunità di riferimento e con l’amico migliore. È solo nel rispetto reciproco che possiamo progredire, a due o a quattro zampe, verso cambiamenti positivi per tutti.

 

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