Il progetto “Guardami” sembra confermare il detto che il destino è nel nome. Già, perché dopo essere stato presentato nei cinema, festival e serate letterarie, dopo essere stato “guardato” da un pubblico numeroso di spettatori, il 19 settembre è approdato al MAST di Bologna. Il MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia), spazio espositivo e centro polifunzionale, è attivo da più di dieci anni grazie alla volontà e alla passione dell’omonima Fondazione MAST e della signora Isabella Seragnoli, imprenditrice e filantropa che l’ha realizzata.
Per “Guardami” è stato un onore arrivare su un palcoscenico così importante. Nato da un’idea di Silvia Colombini, cominciato come laboratorio di scrittura creativa, diventato un docufilm diretto dalla regista Martina De Polo e un libro pubblicato da Edizioni Pendragon, “Guardami” racconta la bellezza dal punto di vista di giovani non vedenti e ipovedenti. Gli otto protagonisti del docufilm e autori del libro (Candy Castellucci, Filmon Yemane, Alessia Mambrin, Ivan Silvino, Karim Gouda, Marco Zollo, Akeem Abu Karaky, Veronica Giorgiana Malureanu) sono tutti alunni o ex alunni del Cavazza e dimostrano quanto le numerose attività culturali e formative organizzate dall’Istituto permettano ai giovani di esprimersi in libertà e autonomia. Prima della presentazione del progetto, un gruppo di ragazzi dell’Istituto ha partecipato a una visita della mostra dedicata a Mohamed Bourouissa con sculture fotografiche e installazioni, guidati da Ambra D’Atri, mediatrice culturale di grande esperienza. A seguire, la presentazione di “Guardami” con interventi di Pier Michele Borra, Vicepresidente dell’Istituto, Loretta Secchi, storica dell’arte e curatrice del Museo Tattile Anteros, e Martina De Polo, regista, introdotti da Federica Rapini di Pendragon.
Il docufilm è stato proiettato con audiodescrizione per tutti, proprio per favorire il significato di inclusione e di accessibilità che è uno dei motori del progetto. Al termine, due dei protagonisti, Marco Zollo e Filmon Yemane, hanno raccontato con intensità la loro esperienza, emozionando e coinvolgendo il pubblico presente in sala. È proprio vero che certe serate nascono sotto una buona stella, e il 19 settembre è stata una di quelle. Grazie alla disponibilità e all’ospitalità del MAST, che ha collaborato con energia e impegno insieme all’Istituto Cavazza per organizzare l’evento, è stato possibile mostrare alla città di Bologna che davvero la bellezza, a saperla guardare, è dappertutto.





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