L’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna piange la perdita e ricorda con profonda gratitudine e commozione il senatore Giancarlo Pasquini, già consigliere dell’Istituto e socio benefattore.
Figura di alto profilo morale e civile, il senatore Pasquini seppe unire il suo personale impegno politico e culturale a una sincera dedizione verso la nostra istituzione, alla quale, tra l’altro, volle destinare un generoso contributo di venti milioni di lire, frutto di un risarcimento ottenuto a seguito di una sentenza favorevole in una causa per diffamazione.
Nel corso degli anni, Giancarlo è stato per il Cavazza donatore, consigliere, sindaco revisore, ma soprattutto amico prezioso, animato da un profondo senso del dovere, della solidarietà umana e dell’equità sociale. Uomo di grande dirittura morale, coltivava con passione la vela, simbolo di libertà e di avventura. Tra i suoi passatempi preferiti, inoltre, la costruzione di splendidi modellini di navi, espressione della sua sensibilità e del suo amore per il mare. All’istituto Cavazza volle donare una delle sue creazioni più belle: il modello della nave Amerigo Vespucci che si può ammirare gelosamente custodito nei locali del residence.
Ricordo ancora con grande commozione la visita presso la sua abitazione dove ci intrattenne a lungo, mostrandoci e facendomi toccare i mille particolari della Vespucci e narrandoci con dovizia di dettagli i risvolti di questa sua passione per il mare e per i modellini di nave.
Alla figlia Elisabetta giungano i sentimenti più sinceri di cordoglio e riconoscenza da parte di tutta la comunità dell’Istituto Cavazza, con l’impegno di custodire la memoria e l’esempio di Giancarlo Pasquini, un uomo che ha saputo coniugare l’etica pubblica con la generosità del cuore.





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