Ha registrato il tutto esaurito e una partecipazione entusiasta di professionisti e operatori del settore il convegno AMGO
" La diagnosi e l’abilitazione del bambino con deficit visivo”, svoltosi a Roma lo scorso 19 settembre presso l’ASP S. Alessio Margherita di Savoia.
L’evento, organizzato dall’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza, insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e all’ASP S. Alessio, con il patrocinio della Fondazione IAPB Italia ETS, ha riunito esperti provenienti da tutta Italia per una giornata intensa di formazione, confronto e condivisione.
Un incontro per guardare oltre la disabilità visiva.
L’obiettivo del convegno era ambizioso: approfondire i temi della diagnosi precoce e dell’abilitazione del bambino con cecità o ipovisione, promuovendo una cultura dell’intervento tempestivo e multidisciplinare.
Un tema che l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza conosce bene: da anni, infatti, l’Istituto offre servizi di valutazione funzionale visiva, abilitazione precoce e supporto educativo per bambini e famiglie, in stretta collaborazione con scuole, terapisti e specialisti del settore.
Il programma ricco e dinamico, è stato pensato per integrare le diverse professionalità coinvolte nel percorso di crescita dei bambini con deficit visivo fra cui: medici oculisti, ortottisti, ottici, neuro psichatri infantili, educatori.
Formazione, esperienze e nuove tecnologie.
La mattinata è stata dedicata ai workshop pratici, che hanno riscosso grande interesse e partecipazione. Si è parlato di tecnologie e autonomia, di screening visivo precoce nei bambini 0-3 anni e di percorsi inclusivi per l’età scolare, anche in presenza di pluridisabilità.
Molto apprezzato anche il focus sul cerebral visual impairment (CVI), una condizione sempre più riconosciuta e complessa, che richiede un approccio riabilitativo integrato e interdisciplinare.
E dell’importanza del sostegno alle famiglie nella gestione quotidiana della disabilità visiva.

Un’occasione preziosa non solo per aggiornarsi, ma anche per conoscere buone pratiche e strumenti concreti che possono migliorare la qualità della vita dei bambini e dei loro genitori.
Nel pomeriggio, la sessione plenaria ha offerto un approfondimento sulle cause dei deficit visivi in età evolutiva, sull’impatto del disturbo visivo sul neurosviluppo e sulle strategie di prevenzione della miopia, sempre più diffuse anche tra i più piccoli.
Ampio spazio è stato dato alle tavole rotonde, che hanno visto il confronto tra specialisti su temi come la correzione ottica e lo strabismo pediatrico, il nistagmo infantile, i trattamenti antiambliopici e la valutazione dell’invalidità in età evolutiva.
Un dialogo vivace e costruttivo, che ha unito competenze mediche, educative e sociali con un unico obiettivo: garantire ai bambini con disabilità visiva le migliori opportunità di sviluppo e partecipazione.
Questo evento, come tanti altri, confermano il ruolo e l’impegno dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza in questo ambito.
Molti dei temi trattati nel convegno: dai percorsi di abilitazione, fino all’uso delle tecnologie assistive sono, infatti, al centro dei servizi che l’Istituto eroga quotidianamente ai bambini e agli adulti con cecità e ipovisione, in sinergia con le strutture sanitarie del territorio.
L’evento ha confermato quanto sia importante fare rete, unendo ricerca scientifica, esperienza clinica e sostegno alle famiglie. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, professionisti e associazioni è possibile costruire percorsi di inclusione e autonomia reale, fin dai primi anni di vita.





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