Il MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, si trova all’interno dell’ex monastero di Santa Maria in Porto, sorto accanto alla Basilica agli inizi del XVI secolo.
L’edificio si caratterizza per lo splendido chiostro cinquecentesco e per l’elegante loggia prospiciente i giardini pubblici, detta Loggetta Lombardesca perché realizzata da maestranze campionesi e lombarde.
Dell'edificio originario, che dall’età delle soppressioni napoleoniche ha subito più volte riconversioni d’uso sino al restauro degli inizi degli anni ’70 del Novecento, rimane il chiostro dalle proporzioni rinascimentali, l’impianto degli spazi e l’elegante loggia a cinque archi, divenuta il simbolo dell’intero complesso.
Dal 2002 presso la Loggetta Lombardesca ha sede il Museo d’Arte della città di Ravenna nato quell’anno come Istituzione del Comune di Ravenna.
Ad oggi il Museo conserva e tutela un ampio patrimonio. La collezione dei Mosaici Moderni e Contemporanei, la collezione di opere dal XIV secolo all’arte contemporanea e la Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti.

Oltre a tutelare e valorizzare il proprio patrimonio, il MAR organizza mostre temporanee che mirano a promuovere la ricerca e la sperimentazione dei linguaggi artistici, creando ponti fra generazioni, culture e sensibilità.
Il nostro Istituto è stato scelto dal MAR con la volontà di rendere fruibile in maniera quanto più ampia possibile il ricco patrimonio artistico che conserva.
L’attività del nostro Istituto si è concretizzata su due diversi livelli: in primis quello di una formazione mirata e articolata per tutto il personale, e poi attraverso la realizzazione di ausili utili per comprendere lo spazio del museo e per fruire delle opere più iconiche della collezione.
Particolare rilievo ha assunto il lavoro di formazione che è stato articolato nel modo seguente che riepiloghiamo in modo schematico:
- una formazione dedicata all’accoglienza del pubblico dei disabili visivi;
- una formazione su come rendere accessibili i prodotti digitali (post sui vari social media, produzione di documenti digitali accessibili, ecc…);
- una formazione specifica dedicata alla realizzazione di laboratori inclusivi, vista la sempre maggiore importanza che questa attività ha assunto per rendere viva la vita dei musei;
- alcuni incontri per approfondire cosa significa rendere un museo fruibile in termini più ampi.

Sempre nell’ottica di rendere fruibile il museo a tutti, abbiamo coinvolto alcune realtà importanti: la Fondazione Gualandi, in relazione alla disabilità uditiva; la cooperativa Accaparlante per l’accoglienza delle persone con disabilità cognitiva e motoria e per una formazione su come realizzare testi semplificati.
Rispetto ai prodotti realizzati: sono stati riprodotti in bassorilievo prospettico l’opera “le Coq Blue” di Marc Chagall e utilizzato il fornetto “Minolta” ad esempio fra l’altro per riprodurre l’opera “Omaggio a Odoacre” di Georges Mathieu.
Sono state anche realizzate diverse piantine tattili: una da esterno che rappresenta come il museo è collocato all’interno del centro della città, rispetto alle vie e agli altri monumenti, e altre piantine da interno con planimetrie dei diversi piani del museo che riportano non solo gli spazi dedicati all’esposizione delle opere ma anche tutti i servizi disponibili (bagni, caffetteria, bookshop, biglietteria e così via…).
Inoltre, a completamento delle riproduzioni delle opere e delle piantine, abbiamo realizzato in Braille e in caratteri ingranditi diverse tavole che raccontano i mosaici presenti all’interno del museo.
In conclusione questo importantissimo lavoro ha rappresentato un grosso impegno da parte del nostro Istituto insieme al museo MAR di Ravenna ma soprattutto un grande passo per fornire un servizio migliore a tutte le persone e aprirsi ai diversi pubblici.





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