Marco Lombardo è assessore all’Accessibilità del Comune di Bologna, insieme a tante altre deleghe di analoga importanza. È stato promotore della Candidatura di Bologna al Premio europeo città accessibile, che è stato un mezzo - verrebbe da dire quasi un propulsore - per dare avvio a un metodo partecipativo per costruire un nuovo modello di città, che ha coinvolto persone con disabilità, imprese, professionisti e in generale tutto il tessuto economico e sociale del territorio. Un percorso, iniziato con la nomina del Disability Manager, che ha permesso di strutturare dunque una metodologia progettuale innovativa, con un approccio olistico in grado di permettere sempre più alla comunità cittadina di andare oltre le barriere, in primis quelle invisibili costituite dai pregiudizi. Obiettivo primario dell’amministrazione dovrebbe in questa ottica far sì che ognuno possa liberare il proprio potenziale umano e realizzarsi come persona.
La città di Bologna non ha vinto il Premio europeo città accessibile, non questa volta, ma la candidatura ha permesso la selezione di 35 progetti, a ognuno dei quali Lombardo, affiancato dal Disability Manager e dal suo staff, si sta dedicando affinché possa essere realizzato per far sì che Bologna possa vincere alla prossima edizione del premio.
Marco Lombardo in questi giorni ha pubblicato una lettera sul Resto del Carlino, dedicata al tema di Etica e Digitale, nata da una sua conversazione con Luciano Floridi. Ciò che emerge con forza in quelle righe è la sfida sul terreno dell’uguaglianza che implica l’accesso alle competenze digitali, riflessione ancor più importante ora che la pandemia ha accelerato il processo di transizione digitale. A questo proposito, Lombardo individua proprio nel progetto Limitless la capacità di raccogliere la sfida della longevità sul terreno dell’uguaglianza.
Quello che traspare con forza durante tutta la mia chiacchierata con Lombardo è un uomo che ha fatto proprio il sogno di una città che sia in grado di includere come ordinario il percorso dell’accessibilità, rendendo così sempre più semplice per tutte le persone di realizzare i propri talenti e i propri
desideri.
L’obiettivo è ancora più grande, così come il sogno: quello di sostenere ogni anno nuovi progetti e di mantenere vivo il processo partecipato verso una città che sempre più sia in grado di andare oltre tutte le barriere.
"L’innovazione digitale può essere efficace e capace di influire veramente sulla vita dei cittadini solo se è inclusiva. Iniziative come il progetto Limitless sono importantissime per fare in modo che il processo di innovazione digitale sia accessibile a tutti in maniera semplice e immediata."
Elena Gaggioli, assessore del Comune di Bologna con delega all’Agenda Digitale