Glaucoma, quel "ladro silenzioso della vista"

Secondo il Dott. Gian Luca Laffi è fondamentale per le persone sopra i quaranta anni fare una visita specialistica perché, se curata in tempo, la malattia può essere fermata
Federico Bartolomei

Dal 6 al 12 marzo si è celebrata la “Settimana mondiale del glaucoma”, una patologia cronico-degenerativa che colpisce circa 800mila persone solo in Italia e rappresenta la seconda causa di disabilità visiva e di cecità nel Paese, dopo la maculopatia degenerativa. Ne parla con noi il Dott. Gian Luca Laffi, oculista di AMOA ets (Associazione Medici Oculisti per l’Africa)

 

Dott. Laffi, perché questa malattia viene chiamata il ladro silenzioso della vista e che impatto ha in Italia ed in Africa dove AMOA opera?

 

Il glaucoma è una malattia cronica, progressiva e degenerativa del nervo ottico che produce un caratteristico danno del campo visivo causato dall’aumento della pressione oculare. L’assenza di sintomi fino a che la malattia non sia in uno stadio avanzato ha fatto sì che questa malattia venga chiamata “il ladro silenzioso della vista”. Questa prerogativa porta ad una sottostima della diagnosi di glaucoma anche in Italia dove attualmente i pazienti sono circa 800mila. In Africa la prevalenza di glaucoma tra la fascia 40-80 anni era di 10,3 milioni nel 2020 e sarà di 19,1 milioni nel 2040.

 

Perché dedicare una settimana al glaucoma?

 

Degli 800mila pazienti glaucomatosi italiani, molti non sanno di esserlo proprio per le caratteristiche della malattia stessa che dicevamo prima. La settimana dedicata al glaucoma serve a sensibilizzare le persone sopra ai 40 anni a fare una visita oculistica specialmente se nella famiglia vi sono casi di glaucoma e a mantenersi controllati se è già stata fatta una diagnosi.

 

La Settimana mondiale rappresenta un momento fondamentale per ricordare a tutti di verificare la pressione dell’occhio, il nervo ottico ed il campo visivo  perché il glaucoma può togliere la vista e rendere ciechi, però se curata in tempo la malattia si può fermare o rallentare.

 

Anche in Africa gli oculisti promuovono la Settimana per il glaucoma ?

 

L’accessibilità di una visita oculistica in Italia è garantita da un sufficiente numero di oculisti (nel 2014 eravamo 117 per milione di abitanti) mentre nell’Africa sub-Sahariana vi è il più basso numero di oculisti al mondo: 2,9 per milione di abitante nel 2014 considerando in questo numero anche i tecnici abilitati agli interventi di cataratta per cui questa malattia sta creando sempre più cecità aggravata dal fatto che l’aderenza alla terapia è scarsa e le informazioni mediche sono limitate. In Africa servirebbero campagne di sensibilizzazione per aumentare l’aderenza alla terapia, formazione di personale specializzato, centri di eccellenza per la cura del glaucoma con miglioramento della tecnologia strumentale.

 

 

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