Anna Guidarini Rossini

Cancellato il divieto per le donne di esibirsi in teatro (1797), è la prima donna a ricoprire, in scena, un ruolo femminile
Maria Chiara Mazzi

“Slanciata, con un incarnato freschissimo e un po’ pallido, capelli corvini di riccioli naturali. Gioviale e gioiosa sempre, con le labbra atteggiate a un costante sorriso e con un’espressione di angelica dolcezza. La sua voce era bella e piena di grazia, soave come la sua figura..”

Queste le parole con le quali Gioachino Rossini ricorda sua madre, Anna Guidarini.

Anna Guidarini Rossini - ritrattoAnna Guidarini, nata a Pesaro il 26 luglio 1771, è figlia del fornaio Domenico e abita in centro, in una casa dove si fa musica per diletto e dove lei canta con voce di soprano nelle serate tra amici. Qui, nel 1791, prende alloggio il giovane trombettista Giuseppe Rossini da Lugo: i due si innamorano, si sposano (il 26 settembre 1791) e iniziano la loro vita, lui di trombettista municipale e lei di cantante dilettante. Arrivati i soldati di Napoleone nel 1797 e cancellato il divieto per le donne di esibirsi in teatro, Anna trasforma il passatempo in lavoro. Debutta ad Ancona, suscitando grande stupore nel pubblico che per la prima volta vedeva un ruolo femminile sostenuto da una donna, poi la troviamo, a Jesi, Ferrara, Bologna (al Marsigli-Rossi), Imola, cantare in opere buffe di Paisiello, Cimarosa, Mayr, Mosca, ecc. Intanto, la rivoluzione si esaurisce e i protagonisti (tra i quali Giuseppe Rossini) vengono catturati, processati e imprigionati.

Anna Guidarini Rossini - ritrattoDopo alterne vicende, nel 1802 la famiglia Rossini si sposta a Bologna, dove la presenza di teatri e impresari può favorire la carriera di Anna e quella del promettente Gioachino, il cui nome comincia ad apparire a fianco a quello della madre, prima come cantante e poi come compositore.

La Guidarini termina nel 1807 a Rovigo la carriera di cantante, ma diventa, da quel momento, un punto di riferimento per il figlio: decine sono le lettere che Anna e Gioachino si scambiano da tutta Italia e che, ancora oggi, sono preziosa fonte di informazioni artistiche.

Poi, la malattia di cuore della quale Anna soffriva sin da bambina, si aggrava fino alla morte, avvenuta a Bologna il 20 di febbraio 1827.

Essa ora riposa, assieme al marito Giuseppe e al soprano Isabella Colbran, in un magnifico sepolcro della Certosa di Bologna.

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