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Eidos, oltre il sembiante

Il Museo, nato per educare allo sviluppo della percezione sensoriale, con delicata raffinatezza invita a cogliere l’essenza dei cicli della vita
Loretta Secchi

Il 23 Ottobre 2021, nella città di Cava de’Tirreni, in provincia di Salerno, per volontà della Fondazione Sinapsi, in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, presso l’ex Convento di San Francesco è nato un Museo polisensoriale il cui nome è Eidos (εἶδος): parola greca il cui significato è "forma" o più propriamente "aspetto", termine dal quale deriva il greco εἴδωλον (éidõlon) traducibile in "idolo", nell’accezione semantica di "simulacro", o "figura”. Il termine divenne significativo nella filosofia greca, quando Platone lo usò con riferimento alle forme ideali nella sua teoria delle idee.

Museo Eidos - Cava de’ Tirreni

Bisogna qui intendere l'idea platonica non come "concetto" bensì come "forma e contenuto" e difatti il filosofo greco utilizza indifferentemente i termini idea, eidos ed ousìa ad indicare la forma comune di tutti i concetti. A partire da qui, si è ritenuto opportuno attribuire a questo museo, abitato da forme coerentemente significate, tale nome, per evidenziare la relazione imprescindibile che esiste tra forma e sostanza in un’opera d’arte, e in senso più ampio nella vita. Il Museo Eidos nasce per educare la collettività allo sviluppo della percezione sensoriale e all’affinamento intellettuale in ogni età e condizione. Inserito in un edifico storico religioso, questo spazio si affaccia sulla natura circostante e ha un accesso privilegiato alla spiritualità del luogo, grazie alla presenza di un chiostro monastico. Gli obiettivi educativi del Museo Eidos consistono nell’abilitazione di una sensibilità complessiva dell’Essere umano calato in contesti di vita che possono, per natura e condizione, deprivare e, per volontà e compensazione, restituire compiutezza del sentire. I destinatari privilegiati dei servizi educativi in programma sono infatti persone con disabilità sensoriali, motorie, cognitive, e tutte quelle persone marginalizzate che appartengono alle fasce più deboli della società. Ma nella realtà dei fatti, questo luogo non può che essere per tutti, anche se orientato, per vocazione, a bambini e giovani con bisogni specifici, in linea con la missione della Fondazione Sinapsi, di cui questo Museo è emanazione. A tale scopo le unità didattiche proposte vengono adeguate alle esigenze educative dei singoli gruppi classe, anche nel rispetto dei programmi ministeriali afferenti agli specifici indirizzi delle Scuole di ogni ordine e grado. Lettura tattile al Museo Eidos - Cava de’ TirreniLa collezione di opere d’arte è impostata su criteri tematici, mediante l’adozione di diadi: coppie di principi opposti e tra loro complementari. Argomenti quali Sacralità e Laicità; Emozione ed Espressione, Stasi e Dinamismo, Evidenza e Dissolvenza; Permanenza e Impermanenza, Maschile e Femminile, condurranno il visitatore lungo un viaggio introspettivo destinato a coinvolgere corpo e mente in esperienze di fruizione immersiva del patrimonio artistico, qui documentato mediante traduzioni e repliche di celebri capolavori pittorici e scultorei della cultura umana. Il Museo Eidos, pur contenuto nel numero di opere esposte, è una realtà che, fortemente radicata nel suo territorio, desidera aprirsi a culture di ogni provenienza, soprattutto mediante la pratica di laboratori esperienziali finalizzati a educare bambini, ragazzi e adulti, alla conoscenza della realtà e della rappresentazione. Una terrazza fiorita integra la collezione, con la presenza di piante riconducibili all’iconografia vegetale presente nelle opere del museo e permette di comprendere i cicli naturali, attraverso la cura e la loro osservazione. Con un’esperienza immersiva e diretta, il visitatore è condotto, mediante lo sviluppo della percezione sensoriale, al valore della pratica per una teoria della conoscenza. Il Museo Eidos si colloca in uno spazio contenuto ma sapientemente allestito, nel rispetto di funzionali e collaudati principi di accessibilità museale. Non va dimenticato quanto il Museo Eidos abbia mutuato la metodologia didattica dal Museo Anteros. Al suo interno i contenuti si offrono a vedenti, non vedenti e ipovedenti, rispettivamente: in caratteri latini, in alfabeto Braille e in scrittura in nero ingrandito, su supporto cartaceo; e in digitale mediante l’ausilio dei QR Code.

 

Mentre i monitor collocati sulle postazioni espositive restituiscono immagini, audio e video in LIS, dedicati alle persone non udenti.

 

Il Museo Eidos, dunque, con delicata raffinatezza si pone l’obiettivo di far riflettere l’intera comunità sul sembiante, invitando a cogliere l’essenza dei cicli della vita: tra teoria e pratica.

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