La TV accessibile

I televisori si sono evoluti al punto da divenire oggetti ad altissimo contenuto tecnologico tale da consentire la visione di prodotti multimediali
Sabato De Rosa

Nel secondo articolo per la rubrica "accessibilità e fruibilità dei dispositivi mobili da parte delle persone non vedenti e ipovedenti" (smartphones e tablets) ci concediamo eccezionalmente una distrazione, una digressione, perché tratteremo di un elettrodomestico, oggetto di arredamento e di compagnia per la maggioranza delle persone; oggetto che fa bella mostra di sé in buona parte delle famiglie e delle case, cioè il televisore: ci si domanderà come mai abbiamo deciso di trattare di questo dispositivo; la risposta risiede sostanzialmente nella difficoltà ad utilizzare questo apparecchio, divenuto ormai un gioiello tecnologico, da parte dei disabili della vista, dal momento che gli apparecchi televisivi di ultima generazione risultano particolarmente complicati da usare per la miriade di cose che sono in grado di fare, per l'elevato numero di servizi ai quali possono assolvere se adeguatamente sfruttati.

I televisori attualmente reperibili sul mercato dell'elettronica si sono evoluti al punto tale da divenire dei veri e propri oggetti ad altissimo contenuto tecnologico in grado di consentire all'utente non soltanto la fruizione di contenuti informativi irradiati via etere, bensì anche la visione di contenuti multimediali provenienti da diverse fonti; contenuti offline disponibili su supporti di memoria dimassa quali pendrives o hard disks od anche da dispositivi collegati alla propria rete domestica; contenuti online (streaming) provenienti dalla rete delle reti, cioè internet, che pullula di servizi quali Netflix, Youtuve ed altri che forniscono a pagamento e non ogni sorta di programmi di intrattenimento, films, serie tv, eventi sportivi ecc., sia in diretta che su richiesta dell'utente stesso; per non parlare poi dello sterminato mondo di filmati di ogni genere e tipo che tanti utenti autoproducono senza necessariamente passare da un editore o da un produttore che ne sovvenzioni la realizzazione.... gli apparecchi televisivi, insomma, si sonotrasformati nel tempo da diffusori e riproduttori passivi di programmi irradiati dalle reti tv tradizionali a veri e propri centri multimediali attivi con i quali l'utente può interagire per fruire a suo piacimento dell'incommensurabile mondo di contenuti multimediali disponibili; centri multimediali per mezzo dei quali si può addirittura navigare in internet, consultare la posta elettronica, giocare ecc.... fatta questa doverosa e propedeutica premessa, proviamo a soffermarci agli aspetti più squisitamente tecnologici attinenti all'accessibilità e alla fruibilità di questiconcentrati di tecnologia da parte delle persone ipo e non vedenti.  A questo riguardo possiamo dire che, in fondo, il fuori tema che abbiamo definito digressione e distrazione, nel redigere questo articolo comunque qualche pertinenza con le piattaforme operative delle quali abbiamo dissertato nel numero precedente di questa rivista; qualche pertinenza, dicevo, esiste: perché alcune case costruttrici di televisori ha deciso di equipaggiare il proprio modello di tv con un sistema operativo di cui abbiamo accennato l'esistenza, cioè android.

Modello di televisore accesibile

Ma andiamo per ordine: nel 2014 sono stati prodotti, dal noto gigante dell' elettronica coreano Samsung, i primi apparecchi televisivi nei quali è stata implementata l'accessibilità, ancorché parziale, per facilitare l'utilizzo degli stessi alle persone ipovedenti e non vedenti; sono state infatti integrate funzioni di lettura dello schermo per mezzo di una sintesi vocale, nonché funzioni di ingrandimento delle scritte che appaiono a video. Su questi dispositivi gli utenti non vedenti possono accedere con semplicità a tutte le informazioni veicolate attraverso la cosiddetta epg (electronic programsguide): in buona sostanza la sintesi vocale legge in automatico il canale che si sta visualizzando al momento, tutte le informazioni relative al programma in onda e ai programmi irradiati nella fascia oraria successiva; informazioni quali: una breve descrizione del programma, la sinossi, la regia, i protagonisti più importanti ecc... si possono configurare autonomamente anche alcune opzioni sempre relative alla fruizione dei contenuti da parte delle persone disabili della vista quali l'attivazione/ disattivazione delle audiodescrizioni. Il non vedente non può in autonomia configurare altre opzioni quali la ricerca e la memorizzazione dei canali televisivi; e non è altresì possibile operare la scelta di contenuti multimediali provenienti da altre fonti citate dianzi.

Possiamo dunque affermare che, pur avendo samsungcompiuto un passo nella giusta direzione, in relazione all'accessibilità, con i modelli di televisori prodotti nel 2014, contrassegnati dalla lettera "h" nella sigla del modello, non ha, per così dire, veramente passato il guado! guado invece superato brillantemente, a quanto ne sappiamo, con i televisori prodotti nel 2015, contrassegnati dalla lettera "j" nella sigla del modello. In questi apparecchi televisivi di ultima generazione Samsung ha integrato l'accessibilità a tutte lefunzioni, a tutte le opzioni e a tutti i menù di configurazione del televisore. Dal momento che questi dispositivi somigliano sostanzialmente a veri e propri computers, come accennato sopra, proprio come i computers, montano a bordo un vero e proprio sistema operativo; nel caso di samsung si tratta di un sistema  proprietario denominato hub/tizen. è possibile installare anche app di terze parti per soddisfare le esigenze più disparate nello sfruttamento di questi apparati. Naturalmente l'accessibilità e l'usabilità delle app di terze parti non è affatto assicurata; anzi, a quanto ne sappiamo, le app di terze parti, in questo caso, risultano totalmente inaccessibili, non perché mancano gli strumenti per renderle tali, ma perché tipicamente gli sviluppatori ignorano i problemi relativi all'accessibilità e quindi non seguono la filosofia del design for all (progettazione universale).

Ovviamente, e potremmo dire per fortuna, altri produttori non sono rimasti alla finestra; e quindi, nel novero dei costruttori di televisori accessibili possiamo citare altri giganti dell'elettronica quali Sony, Sharp, Philips e Lg. Questi brands, nella realizzazione dei propri apparecchi tv, si sono avvalsi, dal punto di vista della dotazione software, di una versione modificata all'uopo del sistema operativo ideato a suo tempo dal noto fornitore di servizi di mountain view, google; ci riferiamo al sistema operativo android del quale ne è stata realizzata una versione speciale chiamata, senza troppa fantasia, android tv. e siccome integrata nel sistema operativo vi è già una sezione relativa all'accessibilità, su questi apparecchi televisivi, tale sezione è stata replicata e implementata con la conseguenza che tali apparati possono disporre di un vero e proprio screen reader denominato talkback, nonché di funzioni avanzate per l'ingrandimento dei caratteri a schermo, utili a persone con problemi di vista anche gravi. Su questi apparecchi tv è possibile fruire di una esperienza di accessibilità quasi paragonabile a quella integrata nei tablets e negli smartphones equipaggiati con android; e questo significa che risultano accessibili non solamente le app e le funzioni di sistema, ma anche tante app di terze parti quali riproduttori audiovideo di cui potremmo citare, a scopo esemplificativo, vlc. note e consigli operativi che ci sentiamo di poter fornire a conclusione di questa breve panoramica: agli utenti non vedenti interessati a fruire della tv in maniera tendenzialmente tradizionale consigliamo l'acquisto di un televisore Samsung della serie "j"; agli utenti che intendono invece utilizzare anche altre potenzialità e funzionalità implementate in questi apparati, suggeriamo l'acquisto di un televisore equipaggiatocon sistema operativo android tv proprio per la peculiarità legata alla maggiore accessibilità di app alternative sviluppate da terze parti. I modelli di televisori nei quali sono state implementate funzioni di accessibilità sono modelli di fascia medioalta, dai costi non propriamente esigui e dalle dimensioni non esattamente modeste: parliamo infatti di apparati con schermi a partire dai 40 pollici in su. Per ciò che concerne, infine, modelli e marche di televisori con sistema operativo android, a nostra conoscenza, quelli che sembrano garantire maggiore e migliore affidabilità sono i televisori prodotti da Sony, serie bravia. 

Desidero infine esprimere tutta la mia gratitudine e la mia riconoscenza al sig. Alessio Lenzi che ha contribuito con la sua esperienza, la sua competenza e le sue conoscenze alla stesura di questo articolo.

 

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