Si è tenuta la scorsa primavera la cerimonia di inaugurazione del residence sito nell'ala dell'edi cio sede dell'Istituto dei Ciechi
4 Francesco Cavazza con accesso su via Arienti, ai civici 6 e 8. I locali sono stati completamente ristrutturati, nell'ambito di una serie di interventi mirati al recupero
del patrimonio immobiliare dell'Istituto al ne di consentire il perseguimento delle nalità previste dallo statuto, e presentano spazi destinati ad alloggio di studenti ed utenti delle attività e servizi o erti dall'Istituto. Gli ospiti possono abitare in totale indipendenza nelle stanze, prevalentemente singole, per i prolungati periodi
di tempo necessari
alla frequentazione dei corsi promossi dall'ente, potendo fruire anche degli spazi comuni
ad hoc, quali mensa, locale lavanderia nonché un'ampia sala in cui poter condividere momenti di socialità. Possono essere ospitati no a 47 studenti, invitati a sperimentare l'autonomia anche nella di cile fase
di avvio della prima esperienza fuori dalle mura domestiche. L'investimento dell'Istituto Cavazza
è stato rilevante, considerando anche
la cura prestata nella ristrutturazione, tesa a mantenere inalterato lo stile architettonico (ed anzi anche, in alcuni casi, ripristinandolo) coniugandolo con le esigenze degli ospiti;
ma rappresenta un'importante, tangibile conferma degli sforzi compiuti
a favore dell'utenza alla quale sono da sempre destinate tutte le attenzioni dell'ente di via Castiglione, nonostante una congiuntura economica impegnativa e sempre più scevra di contributi da parte della pubblica amministrazione nonché delle fondazioni bancarie.
Il residence di via Arienti acquista pertanto un rilievo primario anche per chi, altrimenti, si troverebbe in grosse di coltà a reperire
un alloggio per il
tempo necessario a frequentare i corsi, in una città come Bologna dalla nota elevata tensione abitativa.
E sono molti i ragazzi che, abituatisi a vivere in autonomia tra le mura dell'Istituto Cavazza, decidono poi di restare nella città felsinea anche una volta conclusi gli studi, nonostante
le citate di coltà logistiche.
L'importanza della rinnovata struttura è testimoniata anche dall'intitolazione della stessa a Paolo Emilio Cavazza, indimenticato membro dal 1959 al 2007 del consiglio
di amministrazione dell'ente fondato dal conte Francesco nel
1881. La cerimonia si è tenuta lo scorso 21 aprile, alla presenza dei gli Gualtiero e Francesco, nonché dell'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, gradito ospite che ha visitato non solo gli spazi della rinnovata residenza,
ma anche le aule ove si tengono le lezioni ed i locali che ospitano il Museo Anteros ed il Museo Tolomeo. I musei hanno suscitato grande curiosità ed il gradimento dell'Arcivescovo di Bologna, allietato altresì dalla gioia
dei tanti "ragazzi del Cavazza" presenti alla cerimonia.
Uno di essi ha improvvisato un'esibizione musicale, cantando l'Ave Maria con tanto di accompagnamento di pianola. La visita si è prolungata ben oltre i canonici tempi propri delle cerimonie inaugurali, risultando per l'arcivescovo un'occasione per prendere cognizione 5 diretta dell'attività dell'Istituto nonché del personale, dei docenti e degli utenti che lo animano.