Il Museo Tolomeo con il suo Atelier si occupa di progetti di accessibilità culturale. La sua attività non si esaurisce con il racconto storico del patrimonio dell’Istituto Cavazza. Obiettivo è la condivisione dei saperi e questo lo ha portato a relazionarsi con altre istituzioni cittadine. Musei, archivi e biblioteche sono l’ambito d’elezione.
Questo passaggio è il ponte che ci ha avvicinato verso il progetto LXL, Leggere per leggere Bologna, un progetto dell’Associazione Hamelin che “nasce dall’esigenza di creare e formare la figura professionale dell’esperto e dell’esperta di educazione alla lettura, un ruolo spesso legato allo spontaneismo e al volontariato ma fondamentale all’interno della cittadinanza”.
Con l’associazione Hamelin condividiamo la visione che si lega anche alla nostra idea di Museo: leggere non è una forma passiva, non è solo assimilazione di cose che ci arrivano attraverso l’ascolto.
Leggere è un atto creativo, alimenta la nostra immaginazione ed è un atto estetico che influisce sulla nostra lettura del reale. Attraverso la lettura permettiamo lo sviluppo della dimensione immaginativa che moltiplica la nostra personalità.
Fornire questa possibilità a tutte e tutti significa creare l’opportunità per una collettività inclusiva, basata sulla convivenza delle differenze. Grazie a questo pensiero si è sviluppato il progetto “libro in gioco”, un progetto che porta a costruire momenti di lettura dinamica degli albi illustrati. Non semplici letture ad alta voce, ma esperienze che coinvolgono tutto il corpo, messo in movimento nella dimensione emotiva, cognitiva e sensoriale.
Il presupposto è che la visione non è una sola competenza della vista, ma è qualcosa di preesistente, molto più grande e profonda: anche chi è cieco continua a vivere e a sperimentare con una forza irresistibile quel meraviglioso scambio reciproco che avviene tra il mondo interiore e il mondo esteriore, tra una visione del mondo esterno e una visione interna.
Nell’ottobre scorso, in sinergia con lo SCE e la sua responsabile Paola Gamberini, abbiamo messo in scena la lettura dinamica dell’albo Illustrato "La Diga", di David Almond delle Edizioni Orecchio Acerbo. Una giornata intera di laboratorio dove la struttura del racconto è stata riprodotta all’interno di un teatro che spazializza il testo e lo rende presente nelle sue unità semantiche. Al termine i ragazzi hanno costruito una loro restituzione tattile polimaterica utilizzando materiali di varia natura: la cartolina tattile della diga. Il libro in gioco è ora presente sullo scaffale dell’Atelier Tolomeo.
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