Bambini e computer

Uso eccessivo del computer durante il lockdown
Federico Bartolomei

Giornate intere passate senza sosta davanti ai monitor, bambini costretti a lunghe ore di videolezione, per poi continuare con i compiti e infine ancora davanti a uno schermo, che sia tv, videogioco o cellulare, per qualche meritato momento di svago, dato che il tempo libero da trascorrere all’aria aperta è diventato off limits.

Questo uso intenso di pc e tablet, condizione alla quale ci siamo abituati in questo periodo di lockdown, può peró portare ad avere occhi molto affaticati. Tale attività ci sottopone, infatti , ad un carico di lavoro piuttosto impegnativo, sollecitatando in maniera prolungata sia i muscoli intraoculari che extraoculari (interni ed esterni all’occhio).

Cosa possiamo fare per alleviare questi fastidi?

Innanzitutto, bisogna sapere che la muscolatura degli occhi è tanto piu impegnata quanto piú teniamo l’oggetto che si osserva vicino al viso. Educhiamo, quindi, il bambino a mantenere una corretta postura, che permetta di avere una distanza di osservazione fra occhio e dispositivo non troppo ridotta, ovvero almeno di 50-70 cm.

Questa posizione è piú semplice da mantenere se si utilizzano computer o tablet che hanno monitor di maggiori dimensioni; lo smartphone al contrario, essendo tenuto in mano ed avendo un display piú piccolo, lo si tende generalmente ad osservare piú da vicino.

Sempre per favorire una maggior distensione della muscolatura oculare, può essere utile insegnare a fare brevi pause durante l’applicazione, fissando per qualche istante un oggetto posto lontano, magari oltre una finestra.

Bambino dopo aver trascorso troppe ore davanti al monitor

Attenzione peró ad evitare la fastidiosa presenza di riflessi luminosi! È importante che l’illuminazione della stanza, sia omogenea, in quanto un ambiente troppo buio potrebbe favorire una condizione di abbagliamento a causa della luce emessa dal monitor.

Esistono inoltre esercizi, alcuni dei quali eseguibili a domicilio, in grado di migliorare la flessibilità della visione; nel dubbio potrebbe essere utile consultare un ortottista per valutarne la necessità.

Ovviamente se l’oculista ha prescritto occhiali, ricordiamoci di farli indossare, assicurandoci che siano puliti, così da evitare la presenza di fastidiose ombre sulle lenti.

Durante il lavoro al videoterminale, puó inoltre accadere che si tenda ad ammiccare (battere le palpebre) con minor frequenza rispetto al normale, favorendo così l’insorgenza di una possibile condizione di secchezza oculare. Tuttavia, qualora comparisse una sintomatologia eccessiva, caratterizzata ad esempio da occhi molto rossi, lacrimazione, bruciore o mal di testa è consigliabile consultarsi con il proprio oculista di fiducia.

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