"Sensi in gioco"

Un laboratorio multisensoriale per crescere e creare
Paola Gamberini

Affacciarsi al mondo per tanta parte sconosciuto delle emozioni, esplorare e creare, leggere con tutti i sensi: sono questi i grandi valori educativi ispiratori dei due incontri del laboratorio “Sensi in gioco”, che si sono svolti l’8 e il 15 ottobre 2022 presso l’Istituto Cavazza. Organizzato all’interno del progetto I.Ri.Fo.R. “GESTI 2022”, il laboratorio è stato progettato dal Servizio di Consulenza Educativa dell’Istituto, in sinergia con il Museo Tolomeo, ed è stato rivolto a bambini/ragazzi con disabilità visiva di età compresa tra 9 e 14 anni. Il laboratorio ha inteso in primo luogo rispondere al fondamentale bisogno educativo di stimolare e potenziare la manualità, l’esplorazione tattile e l’ascolto attivo, ossia di affinare le risorse sensoriali compensative a supporto sia dell’apprendimento sia della vita indipendente. Ma oltre al potenziamento sensoriale e alla sinergia tra i diversi sensi, le attività proposte hanno voluto promuovere nei partecipanti la creatività e la consapevolezza delle proprie emozioni, offrendosi come contributo alla crescita della persona anche nella sua dimensione interiore, troppo spesso non adeguatamente e non sufficientemente coltivata nel caso di bambini e ragazzi con disabilità visiva. Non meno importante è stato l’intento di offrire un’opportunità di incontro e di socializzazione, un’occasione di vivere il piacere di stare insieme, di sperimentare alcune autonomie (a tavola e nella mobilità), di apprendere divertendosi e lavorando in gruppo. Nella prima giornata abbiamo svolto attività per avvicinare i ragazzi alle proprie emozioni. Siamo partiti dall'utilizzo dell'ascolto come preziosa risorsa capace di attivare l'attenzione verso il mondo esterno (rumori quotidiani), passando poi all'ascolto come risorsa per riconoscere e nominare le emozioni: inizialmente quelle primarie (tramite clip audio rappresentative dei corrispondenti stati d’animo, poi quelle più complesse, facendo scegliere canzoni ai partecipanti e cercando di riconoscere le emozioni suscitate).

Girotondo al laboratorio tra partecipanti e operatrici - Bologna

L’ascolto è stato anche il punto di partenza per aiutare i ragazzi a raccontarsi e a scambiarsi esperienze relative ai propri vissuti, ad attivare l’introspezione e la disponibilità all’ascolto di sé e degli altri. A promuovere l’ascolto attivo e coinvolgente hanno significativamente contribuito anche le esperienze di movimento libero del corpo, accompagnato dalla musica, e le attività di modellazione, anch’esse liberamente ispirate a musiche di sottofondo. Nella seconda giornata ci siamo tuffati in un’esperienza di lettura immersiva. Abbiamo sperimentato un modo alternativo di leggere un libro illustrato, pertanto di per sé inaccessibile a chi non vede. Dopo una lettura ad alta voce, ci siamo immersi nel libro con tutti i sensi. Lo abbiamo ricostruito, vissuto e giocato tutti insieme. Siamo andati oltre le parole per avvicinarci alle cose e trovare risposte concrete alle nostre domande: com’è fatta e come funziona una diga? Che cos’è la nebbia?

Attività al laboratorio - Bologna

Abbiamo sostituito le suggestioni offerte dalle illustrazioni con ricostruzioni dell’ambientazione e dell’atmosfera del testo su un piano multisensoriale. I ragazzi hanno liberamente utilizzato ricostruzioni tridimensionali di personaggi, oggetti e ambientazioni del testo, per rivivere e far rivivere in modo attivo e creativo, insieme al gruppo, la storia raccontata nel libro. Parte dell’ambientazione e del paesaggio evocati nel testo sono stati costruiti dai ragazzi stessi con le proprie mani. La lettura animata ha incluso un ballo di gruppo e le attività manuali sono sempre state accompagnate da sottofondo musicale coerente con il contenuto del racconto. Alla fine ognuno ha prodotto e ha portato con sé una cartolina tattile ispirata al contenuto della storia e ad associazioni libere tra il contenuto e materiali scelti a piacere. Anche a distanza di tempo, i ragazzi hanno espresso vivo entusiasmo per quest’esperienza ricca e intensa, invitandoci a proseguire su questa strada e ad offrire loro tante nuove occasioni di approfondimento e di scoperta.

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