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Bilancio sociale 2022

Logo Istituto dei Ciechi Francesco CavazzaLogo della Consulta tra le antiche istituzioni bolognesi

"Esiste un punto tra
ciò che le persone vedono di noi
e ciò che
non si può fare a meno che
le persone vedano di noi.
E questo ha a che fare con il divario tra
l’intenzione e l’effetto."
Diane Arbus

PREMESSE

L’istituto Cavazza ha vissuto fin dalla sua fondazione nel 1881 situazioni, fasi e modalità organizzative diverse, ma sempre improntate al raggiungimento di risultati di prim’ordine nel panorama italiano della disabilità visiva, soprattutto orientate ad una reale ricollocazione delle persone nei contesti sociali più inclusivi.

Sebbene con differenti modalità, fino alla metà degli anni ’70 l’attività si è qualificata per il supporto agli studi superiori e universitari, tanto da consentire a centinaia di ciechi di raggiungere i livelli di studio elevati, alcuni dei quali di grande prestigio nazionale nella società di tutti.

Dalla metà degli anni ’70, anche sulla spinta del grande movimento nazionale della “de-istituzionalizzazione”, l’attività di accoglienza, per consentire i percorsi di studio, si è mutata progressivamente in un supporto al processo di inclusione scolastica nella scuola di tutti, favorito dalle leggi n. 360 del 1976 e N.517 del 1977 e in regione Emilia-Romagna in particolare, dalla nascita del “Centro regionale per la produzione dei materiali didattici”, basato proprio dentro l’Istituto e mirato a dare supporto ai bambini e ai ragazzi che cominciavano a frequentare le scuole pubbliche comuni.

Corsi di formazione universitaria per gli insegnanti di sostegno e produzione e distribuzione di materiali didattici e tiflotecnici di ogni genere, con particolare riguardo ai libri di testo in Braille adottati nelle singole classi frequentate da alunni con disabilità visiva, hanno caratterizzato circa un ventennio dell’attività istituzionale, accanto ad un nuovo terreno di azione volto alla vera e propria formazione professionale diretta.

In quest’ultimo settore, due attività fondamentali che tenevano insieme tradizione e innovazione, hanno iniziato a svilupparsi all’inizio degli anni ’80: i corsi per centralinisti telefonici e quelli per programmatori di elaboratori elettronici.

I primi riprendevano una antica tradizione degli anni ’50, quando Bologna fu la prima città presso la quale si svolsero corsi di tal genere, anche in presenza della nuova legge n. 594 del 1957, animati principalmente da Alberto Casali, con il supporto dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Il Cavazza, fin dal 1981, pertanto, ha svolto e tutt’ora svolge corsi annuali e rilascia il titolo professionale di centralinista a un numero di 20-30 allievi l’anno, con il sostegno finanziario e normativo della Regione Emilia-Romagna.

Dal 1980, per impulso di alcuni allievi e appassionati, con il supporto decisivo di IBM Italia, l’Istituto ha dato avvio ai corsi per programmatori di elaboratori elettronici che hanno qualificato una quindicina di allievi l’anno, per oltre un decennio, con relativo collocamento lavorativo presso grandi aziende e istituzioni in tutta Italia, nonostante l’assenza di qualsiasi norma obbligatoria o incentivante a livello locale o nazionale.

Sempre sul finire degli anni ’70, per volontà di un gruppo di allievi ed ex allievi, nacquero le prime esperienze di produzione e distribuzione di libri parlati e di periodici settimanali che cominciarono a circolare tra i lettori non vedenti e ipovedenti in tutta Italia. Due periodici di grande tiratura nazionale cominciarono ad apparire puntualmente riprodotti su audiocassette ogni settimana con un impegno che rappresentò la prima esperienza d’avanguardia, unitamente a tanti titoli editoriali prodotti con regolarità che andavano a incrementare un catalogo di opere letterarie e scientifiche di valore assoluto.

Anche l’arte pittorica e scultorea hanno trovato attenzione e risposte al Cavazza, che dal 1998 ha dato un impulso a un museo di collezione e produzione di rappresentazioni tridimensionali di quadri famosi apprezzati non solo a livello nazionale. A questo museo si è aggiunta da alcuni anni una nuova struttura sperimentale che tenta di fondere insieme tecnologia, arte e tridimensionalità esperienziale in un grande progetto di rappresentazione e conoscenza della realtà a 360 gradi.

Intorno alla fine degli anni novanta, inoltre, si presentò sulla scena il grande tema dell’ipovisione che il Cavazza seppe cogliere con tempestività, organizzando un proprio ambulatorio di visite e una struttura riabilitativa basata sull’impiego di ausili specifici e perfino sullo sviluppo di un software dedicato che ancora oggi trova impiego soddisfacente.

Nel corso degli ultimi decenni, per conseguenza di tanti cambiamenti così rapidi e diversi, l’organizzazione strutturale e amministrativa dell’istituto è mutata progressivamente, ma radicalmente attraverso la sostituzione di figure professionali a basso contenuto di conoscenze e competenze, con professionalità di alto livello, mentre si realizzava una esternalizzazione di alcuni servizi di funzionalità quotidiana per i quali veniva meno ogni convenienza alla gestione diretta.

Numerosi sono oggi i laureati in discipline diverse e variegate nelle competenze dei quali l’Istituto si avvale: ingegneria, scienze dell’educazione, psicologia, storia dell’arte, architettura, oftalmologia, filosofia tra le altre, a certificare la qualità e la diversità delle competenze in campo, alle quali si affiancano preziose capacità testimoniate anche dai diversi titoli di scuola superiore come ragioneria, licei vari, aree tecniche e altro.

Oggi siamo dunque dinanzi a nuove sfide che richiedono ancora una volta organizzazione e strutturazione delle professionalità già disponibili, unitamente all’aggiunta di nuove competenze, per dare al nostro Istituto continuità e qualità delle attività in corso e per rispondere ad una problematica emergente che tende a divenire una vera e propria priorità nel settore.

Una sfida enorme, volta al contrasto della disabilità complessa in tutti i suoi laceranti aspetti, nella quale la cecità rappresenta forse l’elemento meno significativo laddove si aggiungono ulteriori deficit sensoriali quali la sordità fisici come le difficoltà di deambulazione e di uso di mani e braccia; psichici, legate a deficit di varia gradazione e gravità dai disturbi specifici dell’apprendimento e/o del comportamento al funzionamento vero e proprio del cervello con le relative conseguenze.

Nota metodologica

La metodologia adottata per la redazione del Bilancio sociale al 31/12/2022 è conforme alle linee guida indicate nel D.Lgs. n. 117/2017, art. 13, c. 1, nel rispetto dei principi, dei criteri e degli schemi di cui al decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 5 marzo 2020. Il bilancio è stato predisposto in conformità alle clausole generali, ai principi generali di bilancio e ai criteri di valutazione di cui, rispettivamente, agli articoli 2423 e 2423-bis e 2426 del codice civile e ai principi contabili nazionali, in quanto compatibili con l’assenza dello scopo di lucro e con le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale degli enti del Terzo Settore, come stabilito dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 5 marzo 2020.

Si è tenuto conto del principio contabile OIC n.35, che disciplina i criteri per la redazione del bilancio degli enti del Terzo Settore, con particolare riguardo alla sua struttura e al contenuto, nonché alla rilevazione e valutazione di alcune fattispecie tipiche degli enti del Terzo Settore.

Il bilancio assume la forma prevista per gli enti di maggiori dimensioni, essendo il volume complessivo di ricavi e altri proventi, come risultanti dal bilancio dell’esercizio precedente, non inferiore a € 220.000 e quindi oltre il limite di cui all’art. 13 c.2 del D.Lgs. n. 117/2017.

Il presente bilancio sociale è stato redatto ispirandosi liberamente sia ai Principi di Redazione del Bilancio Sociale elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) del 2001 sia agli Standard Internazionali del GRI (Global Reporting Initiative).

Finalità e principi di redazione

Il Bilancio Sociale viene redatto per dare rilievo agli effetti prodotti sui destinatari delle diverse iniziative intraprese nel rispetto dei dettati statutari, per rendere conto delle attività svolte e comunicare ai propri stakeholders le risorse impiegate e i risultati ottenuti in termini di partecipazione, formazione, crescita e sviluppo delle autonomie dei soggetti destinatari delle iniziative e per dare conto dei risultati raggiungi a chi con il proprio lavoro o con il proprio denaro ha contribuito alla nascita ed allo sviluppo dell’Istituto.

Il Bilancio Sociale è lo strumento che per definizione consente di dare informazioni e rendicontare i risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un ente. Rappresenta altresì un valido strumento di autoanalisi che aumenta la consapevolezza della struttura organizzativa interna offrendo una chiave di lettura per l’interpretazione dei valori del bilancio d’esercizio o di eventuali scostamenti con le annualità precedenti.

In particolare, il Bilancio Sociale si propone di:

  • fornire ai portatori di interesse (stakeholders) un quadro complessivo delle attività, della loro natura e dei risultati/effetti dell’organizzazione;
  • aprire un processo interattivo di comunicazione sociale;
  • favorire processi partecipativi interni ed esterni all’organizzazione;
  • fornire informazioni utili sulla qualità delle attività dell’ente per ampliare e migliorare le conoscenze e le possibilità di valutazione e di scelta degli stakeholders (lavoratori, associati, cittadini, pubbliche amministrazioni, ecc.);
  • dare conto dell’identità e del sistema di valori di riferimento assunti dall’ente e della loro declinazione nelle scelte strategiche, nei comportamenti gestionali, nei loro risultati ed effetti;
  • fornire informazioni sul bilanciamento tra le aspettative degli stakeholders e gli impegni assunti nei loro confronti;
  • rendere conto del grado di adempimento degli impegni assunti;
  • esporre gli obiettivi di miglioramento;
  • rappresentare il “valore aggiunto” generato dalle attività dell’organizzazione;
  • fornire informazioni ulteriori rispetto a quelle meramente economiche e finanziarie;
  • facilitare la conoscenza rispetto al valore generato dall’organizzazione ed effettuare così delle comparazioni nel tempo dei risultati conseguiti.

Nella redazione del Bilancio Sociale si devono rispettare i seguenti principi:

  • completezza: devono essere identificati tutti i principali stakeholders e inserite le informazioni rilevanti di interesse di ciascuno;
  • rilevanza: devono essere inserite senza omissioni tutte le informazioni utili ad una valutazione da parte degli stakeholders;
  • trasparenza: devono essere chiariti i criteri utilizzati per rilevare e classificare le informazioni;
  • neutralità: le informazioni devono essere rappresentate in modo imparziale, chiarendo quindi aspetti positivi e negativi;
  • competenza di periodo: devono essere documentate le attività e i risultati dell’anno di riferimento;
  • comparabilità: devono essere inseriti per quanto possibile dati che consentano il confronto temporale e il confronto con altri territori/enti;
  • chiarezza: deve essere adottato un linguaggio accessibile anche a lettori privi di specifica competenza tecnica;
  • veridicità e verificabilità: devono essere citate le fonti utilizzate;
  • attendibilità: si devono evitare sovrastime o sottostime;
  • autonomia: laddove sia richiesto a soggetti terzi di collaborare alla redazione del bilancio, ad essi va garantita autonomia e indipendenza nell’esprimere giudizi.

Accanto ai principi, le linee guida individuano i contenuti minimi che ciascun Bilancio Sociale deve contenere, definendo così la struttura dei capitoli che lo compongono. In sintesi, un Bilancio Sociale deve indicare:

  • metodologia adottata: criteri di redazione del bilancio (vedi sopra circa “principi di redazione”) ed eventuale modifica dei criteri rispetto agli anni precedenti;
  • informazioni generali sull’ente: anagrafica, area territoriale e ambito di attività, mission, relazione con altri enti e informazioni sul contesto di riferimento;
  • governance: dati sulla base sociale e organismi diretti e di controllo, aspetti relativi alla democraticità interna e alla partecipazione, identificazione degli stakeholders;
  • attività: informazioni quantitative e qualitative sulle attività realizzate, sui destinatari diretti e indiretti e per quanto possibile sugli effetti, indicando il raggiungimento o meno degli obiettivi programmati e i fattori che ne hanno facilitato o reso difficile il conseguimento. Vanno indicati fattori che rischiano di compromettere le finalità dell’Ente e le azioni messe in atto per contrastare tale evenienza;
  • situazione economica e finanziaria: provenienza delle risorse con indicazione separata per fonte pubblica e privata, informazioni sulle attività di raccolta fondi, eventuali criticità gestionali e azioni intraprese per mitigarle;
  • altre informazioni: contenziosi, impatto ambientale (se pertinente), rispetto diritti umani, prevenzione della corruzione.

Nell’impostazione generale si è scelto come sempre un approccio che garantisse, oltre a completezza d’informazioni e trasparenza, anche semplicità e facilità di lettura, per renderlo fruibile a tutti gli stakeholder: da qui l’utilizzo di un linguaggio il più possibile divulgativo accompagnato da infografiche semplici e intuitive ogni volta che la complessità o la numerosità delle informazioni lo richiedevano.

Modalità di comunicazione

Il presente bilancio sociale è stato presentato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 27/11/2023 che ne ha deliberato, una volta letto e condiviso, l’approvazione.

Successivamente il bilancio sociale sarà reso pubblico sul sito dell’Istituto dei Ciechi F. Cavazza: www.cavazza.it

PARTE PRIMA – Identità dell’Istituto

Profilo generale in breve

Immagine Logo Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza con la seguente didascalia: L'edificio, già monastero delle Suore Cappuccine e quindi chiesa e conservatorio delle Zitelle di San Giuseppe, sorse nel 1606 come ritiro per ragazze povere per iniziativa del padre gesuita Giorgio Giustiniani. Fu costruita, all'angolo fra strada Castiglione e Borgo dell'Oro, l'attigua chiesetta dedicata a San Paolo, successivamente unita ai locali del conservatorio. Nel 1817 si insediarono le suore di Santa Maria Egiziaca. L'8 maggio 1888, in occasione della "Esposizione Emiliana" di Bologna, il re Umberto I e la regina Margherita inaugurarono qui la sede dell'Istituto dei ciechi.

L’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza nasce a Bologna nel 1881 da un gruppo di giovani appartenenti alla nobiltà cittadina, tra i quali si segnala il Conte Francesco Cavazza.

Da subito si occupa di integrazione, formazione, riabilitazione e autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti.

Sempre attento ai mutamenti sociali e al progresso tecnico e scientifico, ha modificato la propria attività per offrire ai ciechi e agli ipovedenti italiani le migliori opportunità di formazione, di studio e di integrazione professionale.

VISION

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono 253 milioni le persone che soffrono di disabilità visive, oltre il 3% della popolazione mondiale.

In Italia le più recenti stime Istat rivelano che sarebbero circa 360mila le persone non vedenti e circa un milione e mezzo quelle con disabilità visiva.

Le problematiche visive, siano esse totali o parziali, condizionano il modo in cui la persona acquisisce informazioni dall’ambiente e dal punto di vista psicologico determina una conseguente modificazione dei processi percettivi.

La competenza percettiva extra-visiva è una risorsa importante sia per le persone cieche che per quelle ipovedenti. Le differenti modalità senso-percettive funzionano in modi specifici e peculiari, e quindi, ad esempio, studiare la percezione uditiva significa anche conoscere i diversi fenomeni acustici ed il modo attraverso il quale le persone riescono a ottenere informazioni importanti sull’ambiente, attraverso l’udito, che è un senso distale importante oltre la vista. Le specificità della percezione tattile sono state oggetto di approfondito studio prima dai pedagogisti tiflologi, e solo in seguito dagli psicologi. È importante sapere che numerose leggi tipiche della percezione visiva non possono essere applicate alla percezione tattile, essendo quest’ultima una qualità fenomenica dell’esperienza del tutto differente da una sorta di “vista a rilievo”.

L’acquisizione di strategie adattive per utilizzare le informazioni provenienti dalla vista e dagli altri canali sensoriali è dunque un importante settore di interesse, i cui risultati sono utili per impostare i programmi di molte attività educative o riabilitative, in cui lo psicologo collabora con altre figure professionali a seconda del caso, come l’ortottista, l’oculista, l’istruttore di orientamento e mobilità, l’educatore, il terapista occupazionale.

Alcune competenze di psicologia della percezione possono essere molto utili anche allo psicologo clinico, in quanto, la conoscenza specifica di certi fenomeni percettivi, mette in migliori condizioni il professionista, quando si accosta alla comprensione del mondo soggettivo del suo paziente disabile della vista, comprendendone meglio la sua esperienza personale, i suoi limiti ma anche le enormi risorse a sua disposizione.

In questo contesto l’Istituto ha come vision la creazione di un mondo senza barriere che sappia rispettare, ascoltare, includere e valorizzare tutti i ciechi e gli ipovedenti attraverso varie iniziative di promozione e sensibilizzazione canalizzate nei seguenti principi:

  • riscoprire e valorizzare l’unicità di ogni essere umano;
  • percepire il mondo con un approccio tattile e fisico, l’universo interiore delle persone che per percepire il mondo usano sensi alternativi alla vista;
  • sensibilizzare la società verso coloro che sono stati privati della vista promuovendo l’integrazione sociale e culturale;
  • migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visiva, l’integrazione intesa come diritto e come risorsa.

VISION

La creazione di un mondo senza barriere che sappia rispettare, ascoltare, includere e valorizzare tutti i ciechi e gli ipovedenti.

MISSION E LINEE STRATEGICHE

L’istituto Francesco Cavazza non ha fini di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

In particolare, svolge la propria opera in modo esclusivo in favore delle persone cieche e ipovedenti, qualunque sia la loro provenienza e condizione, nel quadro delle politiche di integrazione e di inclusione sociale.

Ha lo scopo di diffondere la cultura dell’integrazione, di promuovere il ruolo attivo delle persone cieche nella società e rendere consapevole l’opinione pubblica delle potenzialità e delle risorse presenti in ogni persona, abbattendo pregiudizi e barriere psicologiche.

La struttura fornisce un servizio di assistenza, consulenza ausili oltre a riabilitazione ed educazione visiva alle persone cieche e ipovedenti.

Sempre attento ai mutamenti sociali e al progresso tecnico e scientifico, ha modificato la propria attività per offrire alle persone cieche e ipovedenti le migliori opportunità di formazione, di studio e di integrazione professionale.

L’Istituto offre servizi di consulenza tiflo-pedagogica al fine di perseguire i seguenti obiettivi generali:

  • acquisizione di maggiori indicazioni metodologiche in relazione alla minorazione visiva;
  • integrazione delle indicazioni metodologiche per la minorazione visiva nell’ambito del progetto educativo;
  • conoscenza di materiale didattico ed ausili specifici.

Oggi tra gli innumerevoli impegni portati avanti dall’Istituto vanno ricordati:

  • la ricerca e lo sviluppo di strumenti hardware e software per consentire l’accesso ai più moderni sistemi informatici da parte di utenti ciechi e ipovedenti;
  • un centro di formazione professionale che sviluppa ricerca e innovazione per assicurare l’accesso a nuove opportunità professionali ed occupazionali per le persone cieche e ipovedenti;
  • attività e progetti per l’Integrazione, la riabilitazione e l’autonomia delle persone cieche e degli ipovedenti;
  • il Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna ANTEROS che, tramite appropriate tecniche e metodologie di lettura tattile delle riproduzioni in bassorilievo di grandi opere pittoriche di tutte le epoche, consente la comprensione dell’arte da parte di ciechi e ipovedenti;
  • attività e progetti, in collaborazione con INVAT – Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie - per la Sperimentazione degli Ausili Didattici con funzioni di supporto tecnico e professionale agli alunni non vedenti e agli insegnanti impegnati nell’integrazione scolastica, nonché ai disabili visivi;
  • un’ausilioteca, aperta al pubblico, al fine di estendere le conoscenze di utenti e operatori e di favorire le scelte più adeguate alle specifiche esigenze di ciascuno.

L’Istituto si avvale di competenze qualificate nel settore tiflologico, tiflo-tecnico e informatico che assicurano prestazioni professionali di elevata qualità, finalizzate a fornire un supporto stabile in ambito scolastico, capace di fronteggiare la “rivoluzione informatica” in atto senza rischiare l’esclusione di categorie disagiate come le persone cieche e gli ipovedenti.

Di seguito le attività svolte dall’Istituto:

  • corsi di formazione, convegni ed eventi;
  • servizio di consulenza educativa per famiglie e operatori scolastici;
  • supporto didattico e tecnologico all’integrazione dei bambini non vedenti nella scuola;
  • trasmissioni della web radio “Radio Oltre”
  • pubblicazione del periodico “Vedere Oltre”
  • distribuzione di libri accessibili alla disabilità visiva;
  • servizi di consulenza per l’uso del computer e dei prodotti informatici per persone con disabilità visiva e rivolti a privati, scuole e aziende;
  • museo Tolomeo. Storie, arti e tecnologie;
  • museo tattile Anteros.

MISSION

Diffondere la cultura dell'integrazione, promuovere il ruolo attivo delle persone cieche nella società e rendere consapevole l'opinione pubblica delle potenzialità e delle risorse presenti in ogni persona.

STAKEHOLDERS

Per stakeholders si intendono tutti i soggetti interni ed esterni, pubblici e privati, che sono portatori di interesse e verso i quali l’Istituto si sente responsabile.

Attraverso il Bilancio Sociale, l’Istituto si propone di rendere conto delle attività realizzate delle risorse impiegate e dei risultati conseguiti, tenendo presente tutte le aspettative e i giudizi di questi soggetti, in modo da permettere una valutazione consapevole e fondata sulle scelte e sull’operato dell’Istituto.

Attualmente i principali stakeholders dell’Istituto Cavazza sono:

Dipendenti e collaboratori

L’istituto dei Ciechi Francesco Cavazza è composto da persone che si adoperano per raggiungere gli obiettivi prefissati nella missione redatta nel 1881 al momento della fondazione dell’istituzione Bolognese. I professionisti che prestano servizio all’Istituto sono formatori, ortottisti, psicologi, manager, creativi, ingegneri informatici ed elettronici. È con una forte sinergia tra queste diverse professionalità che l’Istituto può erogare i servizi alla qualità più alta possibile a livello nazionale.

Donatori

Accanto alle numerose oblazioni da privati ci sono enti donatori partner che finanziano eventi e iniziative.

Beneficiari dei servizi e famiglie

L’utenza principale è rappresentata dalle persone con disabilità della vista, ma l’effetto del lavoro dell’Istituto va ben oltre i beneficiari diretti avendo un impatto forte su tutte le persone che si occupano a vario titolo di persone cieche e ipovedenti. Le scuole, le famiglie, le altre associazioni che operano nell’ambito e non, le aziende private che accolgono i corsisti in stage e le istituzioni stesse che supportano e traggono beneficio dall’intervento dell’Istituto sono alcuni dei macro-gruppi sui quali il lavoro dell’Istituto ha un forte impatto.

Istituzioni pubbliche

Il rapporto con le istituzioni pubbliche del territorio è stretto e di forte collaborazione. È grazie ai legami intessuti nel tempo con la Regione Emilia Romagna che l’Istituto può preparare i corsisti al mondo del lavoro. La forte presenza istituzionale agli eventi organizzati dalla struttura rafforza il rapporto con i maggiori enti di sviluppo.

Diversi sono i progetti in collaborazione con i musei cittadini ed il comune di Bologna e con importanti strutture museali nel mondo (Guggenheim Venezia, Musei Vaticani, Museo civico Medievale di Bologna, Santuario di Chiampo).

Enti privati

Molti sono gli enti privati che intrecciano il loro percorso con quello dell’Istituto, come le aziende che ospitano i corsisti in stage arricchendoli e arricchendosi della loro collaborazione. L’Istituto collabora con la Zanichelli Editori e con diversi musei producendo su loro commissione materiale, offrendo consulenze e lavori di curazione.

Molti sono gli enti istituzionali che condividono la missione dell’Istituto: la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, La Biblioteca dei Ciechi “Regina Margherita” di Monza, l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti e tutti gli istituti dei Ciechi in Italia.

Collettività

L’istituto dei Ciechi Francesco Cavazza rappresenta un punto di riferimento per persone cieche e ipovedenti a livello ragionale e nazionale. È anche di grande importanza per la cittadinanza Bolognese che in diverse occasioni all’anno è invitata a prendere parte all’interno dell’edificio dell‘800 a incontri, concerti ed attività sportive nella palestra dell’Istituto.

Attraverso la newsletter e le attività sociali curate dall’Istituto viene alimentato lo stretto legame con la collettività.

L’Istituto offre l’uso di spazi per attività ad enti esterni che li richiedono, fra i tanti l’Università Primo Levi che organizza corsi di canto corale nella sala Bentivoglio.

PARTE SECONDA - LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

I Livello: Presidenza

Consiglio di Amministrazione

L’11 aprile 2022 si insedia l’attuale Cda, costituito da:

  • Pier Michele Borra, nominato dall’Assemblea dei Soci Benefattori;
  • Gualtiero Cavazza Isolani, Famiglia Fondatrice;
  • Elio De Leo, nominato dall’Assemblea dei Soci Benefattori;
  • Salvatore Romano, nominato dell’U.I.C.I. onlus, Roma;
  • Sabrina Tangreti, nominato dal prefetto di Bologna.

Presidente e Vicepresidente

Il nuovo CdA elegge a sua volta:

Elio De Leo, presidente;

Pier Michele Borra, Vicepresidente.

Assemblea dei Soci Benefattori

L’organo è regolato dall’art. 9 dello Statuto, al 31/12/2022 la compagine sociale dell’Istituto è composta da 56 soci benefattori.

Sindaco Unico

Sebastiano Resta rappresenta l’Organo di controllo dell’Istituto. Nominato dall’Assemblea con delibera dell’11 aprile 2022.

II Livello

Direttore Generale

Il Consiglio di Amministrazione nomina con delibera N. 35 del 06/05/1988 Mario Barbuto, nominato direttore dell’Istituto.

III Livello

  • Area patrimoniale
  • Area tiflotecnica e tifloiformatica
  • Ipovisione
  • Servizio di consulenza educativa
  • Residence Paolo Emilio Cavazza
  • Formazione, convegni ed eventi
  • Progetti ed attività museali.

DIPENDENTI E CONSULENTI

Per la tipologia di attività svolta, l’Istituto ha la necessità di affiancare al lavoro gratuito dei volontari, quello retribuito di dipendenti (per l’anno 2022 sono 9) e collaboratori specializzati con particolari professionalità. Nell’elenco che segue si riporta la suddivisione dei dipendenti e collaboratori per ciascuna Area di attività e per ruolo ricoperto.

Area attività istituzionale

Bartolomei Federico, ortottista; Benatti Vecchi Roberto, collaboratore “RadiOltre”; Benson Rachael, docente di lingua inglese; Bessand Christelle, docente di lingua francese; Borghi Alberto, redazione Vedere Oltre; Calia Francesca, ricevimento e accoglienza utenti; Cellucci Giovanni, assistenza hardware e software; Ciaffoni Giovanni, consulenza software e ausili didattici; Ciani Luca, insegnante di braille; Cimini Serena, consulente psicologa (consulente del servizio consulenza educativa – SCE); Colombini Silvia, responsabile progetto grafico “Vedere Oltre”; De Angelis Maura, segretaria della rivista “Vedere Oltre”; De Rosa Sabato, consulenza tiflotecnica informatica; Fabuozzo Andrea, insegnante di discipline giuridiche; Ferrero Fabio, esperto e consulente per l’accessibilità dei siti web; Fornasari Fabio, atelierista Museo Tolomeo; Fossati Marco, insegnante e consulente di orientamento e mobilità; Gamberini Paola, coordinamento organizzativo servizi educativi (coordinatrice SCE); Grishanenkova Vera, servizi di comunità; Indelicato Francesca, consulente didattica del braille (consulente SCE); Iorio Gennaro, collaboratore “RadiOltre”; Iuvone Lucia, coordinatrice della formazione professionale; Lapietra Vito, addestramento tifloinformatico (consulente SCE); Legorano Rosa, assistente di comunità; Landolfo Michele, consulente ausili tecnologici non vedenti; Lelli Silvia, ricevimento e servizi di biblionastroteca; Piccolo Michele, riproduzione tattile opere d’arte, attività laboratoriali museo, comunicazione online; Manzotti Stefano, collaborazione didattica museo Anteros; Marchello Antonio, capo redattore “Vedere Oltre”; Mattioli Marco, coordinamento attività tiflotecniche e assistenza hardware e software; Mazzi Maria Chiara, redazione “Vedere Oltre”; Prati Giacomo, insegnante di comunicazione; Schiff Irene, consulenza e supporto psicologico; Secchi Loretta, curatrice museo Anteros; Sosio Egidio, coordinamento formazione professionale; Torrente Fernando, consulente software, ausili didattici e attività museali; Vignoli Enzo, redazione “Vedere Oltre”; Zanni Francesca, servizi amministrativi e patrimoniali; Zocca Matteo, insegnante di marketing.

Area patrimonio immobiliare

Ciaffoni Giovanni, servizi amministrativi e patrimoniali.

Area attività residence

Iuvone Lucia, responsabile di comunità e attività di coordinamento Residence.

Area gestione finanziaria e area attività commerciale

Barbuto Mario, Direttore Generale; Torrente Luca, coordinamento attività e segretario di direzione.

I servizi sviluppati e maturati nel corso degli ultimi 20/30 anni e tutt’ora attivi, possono essere riepilogati nelle seguenti aree principali:

  • Formazione Professionale;
  • Corsi di formazione, convegni ed eventi;
  • Consulenza Educativa (SCE);
  • Ipovisione e riabilitazione visiva;
  • Comunicazione;
  • Tecnologie, servizi digitali e ausilioteca;
  • Accoglienza e residenzialità
  • Patrimonio immobiliare;
  • Attività culturale, artistica e museale;
  • Progettazione e fundraising;
  • Supporto amministrativo e contabile.

PARTE TERZA – Attività di progettazione e fundraising

L’Istituto dedica forze economiche e risorse umane ogni anno nell’attività e nei processi di raccolta fondi. Svolge attività di ricerca di opportunità economica finalizzata al finanziamento e sostegno di progetti istituzionali, attraverso risorse umane competenti e specializzate.

I progetti di natura istituzionale sviluppati e finanziati nell’anno 2022 sono i seguenti:

  • Palestra dei sogni.
  • Una giostra per tutti.
  • Bloom Again.
  • Le giornate di Autonomia.
  • Lunetta Park.
  • Limitless
  • Convenzione Settore Mobilità
  • Liquid LAB.
  • Libri in Gioco.

PALESTRA DEI SOGNI

Logo "Palestra dei aogni"La “Palestra dei Sogni” è un progetto innovativo realizzato grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e del Gruppo Hera. L’attività principale consiste in un insieme di attività visuo-motorie proposte in modalità ludica con l’utilizzo di stimoli luminosi, colorati e ad alto contrasto, presentati all’interno di programmi specifici in ambienti fruibili con diverse condizioni di luminosità ambientale.

Nel periodo compreso fra il mese di settembre e ottobre sono stati valutati tutti i bambini che si sono rivolti al Servizio di Consulenza Educativa del nostro Istituto. Sono stati diversi i parametri presi in esame e che ci hanno condotto a selezionare gruppi omogenei a cui rivolgere le attività.

Ai gruppi così individuati è stato proposto un primo percorso fatto di 3 incontri che ha promosso l’attenzione allo stimolo visivo, la concentrazione, il coordinamento oculo-manuale e oculo-podalico, lo spirito competitivo ma anche cooperativo. Miglioramenti dovuti al perceptual learning si notano fin da subito; già tra il primo e il secondo incontro si sono potuti apprezzare miglioramenti nella risposta agli stimoli visivi proposti.

I dispositivi tecnologici utilizzati ci permettono di raccogliere, in riferimento alle attività proposte, i parametri relativi alla correttezza del gesto oltre alla sua precisione e velocità di esecuzione.

I risultati ottenuti confermano la bontà del progetto e ci spingono a proseguire con questo lavoro che speriamo possa includere sempre più bambini e avere una massima diffusione mediatica. È importante sensibilizzare la società sulla necessità di abbattere le barriere visive; alcuni principi applicati al materiale in uso possono infatti essere utilizzati o replicati in ambienti domestici o ad uso pubblico per favorire la fruibilità degli spazi e l’attività ludico-motoria.

UNA GIOSTRA PER TUTTI

Logo "una Giostra per tutti"Il progetto “Una Giostra per Tutti”, ha visto l’Istituto coinvolto da TÜV SÜD in un’analisi dei rischi indotti dall’uso delle giostre dei parchi divertimento per le persone con disabilità della vista. Nel 2021 ad un ospite di un noto parco divertimenti Sud Coreano è stato negato l’accesso ad una montagna russa perché non vedente, il caso ha portato ad una causa legale che ha convinto i gestori del parco ad avvalersi della valutazione della TÜV SÜD per determinare se ci sono dei rischi intrinsechi con l’uso della giostra per persone con disabilità della vista.

Il Test, tenutosi a Mirabilandia, ha coinvolto il team di psicologi del Sant’Orsola coordinato dall’Istituto Cavazza, un team di medici ed un gruppo di persone con disabilità della vista diviso nelle categorie descritte dalla legge Sud Coreana in materia di disabilità sensoriale.

Con il lavoro svolto sull’arco di quattro giornate, su tre categorie di giostre, si sono raccolti dati psicologici e fisiologici delle persone che hanno portato gli esaminatori a credere che non ci siano rischi fisiologici in sé nell’uso delle giostre legati alla disabilità stessa.

BLOOM AGAIN

Logo "Bloom Again"Il progetto di lunga durata è stato avviato il 18 maggio 2020 e si è concluso il 17 luglio 2023. L’obiettivo specifico del progetto è stato quello di implementare il lavoro di rete per creare e definire nuovi modelli replicabili di educazione e inclusione in diversi contesti educativi scolastici ed extra-scolastici. Il progetto intende realizzare attività che si svilupperanno su 2 linee di intervento, ovvero:

  1. risposta ai bisogni reali e tangibili raccolti;
  2. proposta/testaggio di nuove attività.

Gli interventi nei quali l’Istituto è stato coinvolto come Super-Partner si sono svolti in forma di raccolta di materiale video-documentale nelle seguenti regioni pilota: Lombardia, Lazio, Campania, Toscana, Sicilia. I risultati previsti del progetto Bloom Again riguardano sia i destinatari diretti che indiretti. Per i primi si attendono diversi risultati come lo sviluppo di percorsi individualizzati rispondenti alla tipologia di disabilità e ai bisogni dei singoli. Questo obbiettivo specifico è stato perseguito da un’operazione concertata dall’Istituto per creare video-corsi online gratuiti per tutti gli operatori di settore interessati. Auspichiamo che ciò condurrà a un aumento delle abilità individuali e al rafforzamento delle competenze relazionali e sociali negli utenti che partecipano ai campi estivi UICI in Italia.

LE GIORNATE DI AUTONOMIA

Logo "Le giornate di autonomia"Il progetto è supportato finanziariamente da “Re-Use with Love” finalizzato alla creazione di giornate di formazione per lo sviluppo di competenze legate all’autonomia personale con adolescenti e pre-adolescenti. Le attività gestite dal Servizio di Consulenza Educativa con il supporto di educatori ha coinvolto 16 bambini della Regione Emilia-Romagna.

LUNETTA PARK

Logo "Lunetta Park"Il progetto è supportato finanziariamente dalla Fondazione “Con i Bambini” finalizzato al contrasto della povertà educativa e ha avuto come scenario il parco della Lunetta Gamberini. Il progetto coordinato da Archilabò, ha coinvolto l’istituto Cavazza in opere di divulgazione dell’accessibilità degli spazi scolastici, con corsi di formazione, interventi nelle classi della scuola del parco Lunetta Gamberini e con la creazione di video tutorial “schoolkit” mirati all’arricchimento dell’offerta degli insegnanti. I brevi corsi video sono stati pensati per sviluppare attività con studenti con disabilità, mentre le lezioni frontali puntavano alla formazione tiflo-informatica degli insegnanti delle scuole medie.

LIMITLESS

Logo "Limitless"Il progetto si rivolge a persone anziane con disabilità visiva o affette da vista fragile, dove per vista fragile si intende una condizione di non perfetta visione non così grave da essere classificata come cecità o ipovisione, ma sufficiente per rendere più complesse attività come la lettura, incidendo così in maniera negativa sulla vita quotidiana. Questa tipologia di condizione è molto frequente nella fascia generazionale degli anziani. Si stima che in Italia le situazioni di grave limitazioni visiva siano presenti nel 5,4% degli over 65 anni e nell’8,6% degli over 75.

Per intercettare i destinatari, si forniranno materiali informativi e comunicativi da divulgare sia ai Quartieri sia a Centri anziani e Centri sociali ricreativi presenti nel territorio bolognese. Verranno inoltre usati i canali social dell’istituto. Il progetto è stato supportato finanziariamente dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna.

CONVENZIONE SETTORE MOBILITÀ

Logo "Convenzione settore mobilità"Il progetto è supportato finanziariamente dal Comune di Bologna finalizzato allo studio delle barriere architettoniche sul territorio cittadino con particolare interesse sugli edifici comunali, ma non solo. Sono stati prese in considerazione:

  • percorsi pedonali;
  • percorsi ciclabili;
  • percorsi ciclopedonali;
  • accesso e fruizione degli spazi pubblici;
  • accesso ai servizi di trasporto pubblico;
  • cromatismi per accessibilità sensoriale;
  • mappe tattili di orientamento e mobilità in autonomia;
  • segnaletica orizzontale e verticale;
  • dispositivi elettronici informativi e di ausilio alla mobilità delle persone con difficoltà
  • impianti semaforici con dispositivi acustici;
  • impianti di pubblica illuminazione.

La relazione finale è stata consegnata al Comune riscuotendo un ampio successo nell’amministrazione, con la certezza che questa applicherà i risultati evidenziati nei prossimi interventi sulla città.

LIQUID LAB

Logo "Liquid Lab"Liquid Lab è un progetto di welfare culturale, improntato alla creazione di una nuova biblioteca tematica e lo sviluppo di attività innovative al suo interno. Il progetto che ruota attorno a sperimentazioni nel campo dei nuovi linguaggi e tecnologie, ha coinvolto diverse realtà cittadine e l’Istituto si è speso nel campo dell’accessibilità e dell’alfabetizzazione informatica, oltre che in quello della lettura. Il progetto non si è limitato alle mura della biblioteca di vicolo Bolognetti, ma ci ha visti intervenire in altre biblioteche cittadine che hanno ospitato i nostri formatori, questo ci ha permesso di raggiungere categorie più fragili ed erogare un servizio in modo capillare. Liquid Lab è un progetto supportato finanziariamente dal Comune di Bologna.

LIBRI IN GIOCO

Logo "Libri in gioco"Il progetto è supportato finanziariamente dalla Regione Emilia Romagna finalizzato alla accessibilità dei libri per la prima infanzia. L’originalità del progetto sta nell’intervenire su albi illustrati per i più piccoli, ma avendo come obbiettivo i genitori. L’istituto attrezzatosi di nuove tecnologie per la lavorazione cartotecnica ha realizzato kit adesivi per modificare gli albi delle principali biblioteche della Regione ER. Il progetto è ancora in essere è vedrà il suo completamento nel 2023.

PARTE QUARTA – Attività del 2022

PREMESSA

Si riporta la rendicontazione di tutte le attività svolte dall’Istituto nel 2022 al fine di mettere tutti gli stakeholders nella condizione di poter esprimere un giudizio sulle scelte strategiche e azioni intraprese dall’istituto.

La rendicontazione riguarda le singole attività, con una breve presentazione, con l’indicazione degli obiettivi perseguiti, delle risorse impiegate, delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti.

Le attività sono sostenute principalmente dai fondi provenienti dalla gestione patrimoniale, dall’attivazione di progetti specifici, dalla formazione, dall’offerta di servizi ai disabili visivi, da donazioni e oblazioni.

  • Formazione Professionale.
  • Consulenza Educativa per famiglie e operatori scolastici.
  • Radio Oltre.
  • Ipovisione e riabilitazione visiva.
  • Museo tattile Anteros.
  • Area informatica sperimentazione ausili didattici.
  • Attività tiflotecnica.
  • Museo atelier Tolomeo.
  • Vedere Oltre.
  • Accoglienza e ospitalità.
  • Biblioteca.

FORMAZIONE SPECIFICA

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

In accordo con la Regione Emilia-Romagna, l’Istituto realizza un percorso formativo per "Centralinista – Operatore dell’informazione nella comunicazione" rivolto a persone disoccupate cieche ed ipovedenti (Rif. Delibera Giunta Regionale 336 del 26.03.2007).

Per l’anno 2022 in esecuzione dell’ordinanza del presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza n. 14 del 21/06/2020, previa assegnazione da parte della regione Emilia-Romagna, è stato istituito il corso della durata complessiva di 1.200 ore, articolato in 40 ore settimanali per 8 ore giornaliere. Al corso hanno partecipato 29 allievi per l’acquisizione della qualifica di centralinista telefonico e per la certificazione delle "competenze allargate alla sfera della comunicazione e gestione delle informazioni".

Il corso ha come obiettivo la formazione di operatori con competenze aggiuntive nell’ambito della comunicazione della gestione dei dati e delle informazioni e del rapporto tra azienda e utenti al fine di favorire l’inserimento lavorativo più celere e meglio rispondente alle necessità e caratteristiche richieste dai datori di lavoro.

L’esame di qualifica finale è nel contempo anche esame abilitante finalizzato all’iscrizione diretta nell’albo dei centralinisti telefonici non vedenti come previsto nella Legge 113/85 (collocamenti obbligatorio al lavoro dei centralinisti non vedenti)

L’Istituto svolge altresì, sia autonomamente, che in collaborazione con il CTC (Centro di Formazione della Camera di Commercio di Bologna), corsi di alfabetizzazione e approfondimento informatico, nonché dinamiche della comunicazione moderna, rivolti sia a privati che ad Aziende ed Enti che ne fanno richiesta, nell’ambito dell’aggiornamento e riqualificazione professionale legato alla mansione del centralinista telefonico.

Risorse impiegate

Nel 2022 le risorse economiche impiegate per l’attività sono state di euro 406.000 provenienti dalla Regione Emilia-Romagna e di euro 384.500 provenienti in parte dalla convenzione con la Regione e in parte dalle famiglie dei partecipanti e dagli enti territoriali finanziatori. Per lo svolgimento dell’attività l’Istituto si avvale del lavoro di un gruppo di collaboratori e un’equipe di educatori e specialisti esterni.

L’intera attività è coordinata da un responsabile con qualifica di insegnante. In particolare, le risorse umane e istituzionali impiegate sono: Iuvone Lucia: coordinatore della didattica; Sosio Egidio: coordinatore scientifico e insegnante della legislazione di tutela; Ciani Luca: insegnante braille e servizi amministrativi; Cellucci Giovanni e Mattioli Marco: insegnanti di discipline informatiche; Fossati Marco: insegnante mobilità e orientamento; CTC (Centro Tecnico del Commercio): Inglese, Francese, Cultura Generale, Marketing, Comunicazione, Diritto. I consulenti che operano in collaborazione sono: Zocca Matteo, Prati Giacomo, Benson Rachael, Bessand Christelle, Fabuozzo Andrea, Marrani Poli Sergio.

Risultati raggiunti

Con la collaborazione del team di educatori e volontari, l’Istituto ha realizzato uno studio di formazione di operatori telefonici qualificato ed efficace, finalizzato nella definizione di competenze nell’ambito della comunicazione, della gestione dei dati e delle informazioni e del rapporto tra azienda e utenti, in modo da favorire un inserimento lavorativo veloce e rispondente alle esigenze del mercato.

Di seguito gli obiettivi raggiunti negli ultimi tre anni:

  • 2020: 1 corso svolto; 27 partecipanti; 26 diplomati.
  • 2021: 1 corso svolto; 26 partecipanti; 24 diplomati.
  • 2022: 1 corso svolto; 27 partecipanti; 26 diplomati.

Spazi dedicati

Gli spazi dedicati per lo svolgimento della formazione professionale svolta nell’anno 2022 includono principalmente aule e uffici dedicati allo studio e alla continua ricerca per poter offrire una didattica al passo con le esigenze del mercato: la superficie dedicata è pari a mq. 300.

Stakeholders

Negli anni si sono susseguiti corsi di formazione in costante evoluzione che hanno avuto in comune tra loro un riscontro fortemente positivo da parte degli allievi. I destinatari dell’iter formativo sono: disoccupati disabili visivi affetti da cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi anche con correzione di lenti.

I partecipanti rientrano in un’ampia fascia d’età dai 18 ai 55 anni e provengono da tutta Italia. Il bisogno primario che li spinge a prendere parte ai corsi è quello di entrare a far parte del mondo lavorativo e acquisire autonomia personale. In questo senso il corso per Centralinisti e Operatori dell’Informazione nella Comunicazione ha un forte valore aggiunto per la crescita personale in ambito sociale e comunitario.

L’Istituto, riconoscendo le difficoltà che molti degli allievi manifestano nell’ambito dell’autonomia e mobilità personali, al fine di venire incontro a queste esigenze, predispone un servizio di supporto e sostegno all’autonomia e alla mobilità sia interna all’Istituto che esterna, finalizzata a consentire agli allievi che frequentano il corso la fruizione in condizioni di sicurezza e di piacere sia degli spazi interni dell’Istituto che delle opportunità che la città offre per quanto concerne la cultura, la musica, il cinema, gli eventi pubblici e più semplicemente la conoscenza dell’ambiente urbano per l’assolvimento di piccole e grandi necessità individuali. Con piacere si è spesso riscontrato l’effetto del grande fascino per la città di Bologna che porta i ragazzi a tornare a visitare l’Istituto e le persone che lo popolano.

Al termine del percorso di studio di 9 mesi gli allievi, oltre all’acquisizione del titolo, riconoscono l’importanza dell’autonomia come veicolo per l’integrazione sociale. Nel giro di due anni circa i diplomati arrivano ad ottenere il posto di lavoro.

SERVIZIO DI CONSULENZA EDUCATIVA

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

Il Servizio di Consulenza Educativa, che opera in sinergia con l’Ausilioteca "Augusto Romagnoli", il museo tattile “Anteros” e il centro ipovisione, rappresenta a livello regionale un punto di riferimento per le famiglie, gli studenti e gli operatori scolastici in relazione alle specifiche esigenze educative e formative suscitate dalla disabilità visiva.

 La finalità del Servizio in generale è di affiancare allievi, famiglie ed insegnanti, offrendo un efficace supporto in quel complesso percorso di integrazione scolastica i cui protagonisti sono troppo spesso lasciati soli a dibattersi tra norme tanto precise quanto inapplicate, inefficienze e disservizi, inevitabili ansie ed insicurezze.

L’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza svolge attività educativa specializzata e mirata ai soggetti destinatari degli scopi istituzionali: le attività riguardano consulenze tiflo-pedagogiche rivolte alle famiglie, agli operatori scolastici e ad altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione scolastica a supporto dei soggetti finali destinatari quali i bambini e i giovani ciechi e ipovedenti da 0 a 18 anni, a livello regionale.

Il principio guida fondamentale del Servizio è che l’integrazione scolastica debba essere affrontata secondo una prospettiva globale e processuale, e pertanto, prima di tutto, nel segno della progettualità e della continuità, onde evitare che costituisca un percorso a sé stante, e divenga invece un momento organicamente inserito nella trama più ricca e complessa di un progetto di vita.

Le attività in particolare consistono in:

  • analisi della condizione visiva del soggetto, delle sue possibili evoluzioni e ricadute funzionali, in sinergia con il Centro Ipovisione;
  • analisi dell’ambiente educativo;
  • rilevazione dei bisogni educativi scolastici ed extrascolastici;
  • suggerimenti su strategie educative da adottare a scuola e a casa;
  • indicazioni su metodi e strategie didattiche, tecniche e strumenti di apprendimento;
  • individuazione di opportuni sussidi e ausili tiflo-didattici e tiflo-informatici;
  • specificazione delle modalità di personalizzazione dei testi scolastici;
  • informazioni sulle modalità di reperimento di sussidi e ausili;
  • consigli e orientamenti miranti al potenziamento delle autonomie personali e di studio;
  • indicazioni per facilitare l’interazione tra le diverse componenti dell’ambiente educativo.

Le consulenze sono prestate a titolo gratuito presso la sede dell’istituto o a distanza in caso di particolari esigenze e nei momenti di passaggio di ciclo di ordine scolastico.

  • Corsi di formazione rivolti ad operatori educativi e scolastici.
  • Corsi Braille rivolti ad operatori scolastici e genitori secondo modalità concordate in sede di consulenza.
  • Supporto e consulenza tecnico-informatica sia a domicilio sia nelle scuole.
  • Supporto, anche a distanza, nell’uso dei software didattici.
  • Formazione per operatori educativi e scolastici.
  • Supervisione a iniziative e progetti miranti al potenziamento delle autonomie.
  • Potenziamento dell’educazione estetica e dell’educazione tattile in sinergia col Museo Anteros.

Risorse impiegate

Nel 2022 il costo di gestione del Servizio di Consulenza Educativa ammonta ad euro 50.000.

Il servizio è erogato da un’equipe multi-professionale così composta: Paola Gamberini, coordinatrice, consulente tiflo-pedagogica; Serena Cimini: psicologa, consulente tiflo-pedagogica; Vito Lapietra, consulente esperto informatico; Francesca Indelicato, consulente, esperta in didattica del Braille; Federico Bartolomei, ortottista.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 114 consulenze in sede.
  • 77 consulenze a distanza.
  • 90 utenti coinvolti.

Addestramento all’uso di ausili per ragazzi inseriti nella scuola dell’obbligo

  • 23 bambini e ragazzi coinvolti
  • 20 incontri a scuola e 72 incontri a distanza

Giornate autonomia (con il supporto di “Re-use with Love”)

  • 13 ragazzi coinvolti, 6 operatori
  • 6 giorni, 54 ore

Laboratori in collaborazione con I.Ri. Fo. R. “Sensi in gioco”

  • 6 ragazzi di cui 1 con pluri-disabilità, 5 operatori
  • 6 giorni, 14 ore

Palestra dei sogni (con il contributo della Cassa di Risparmio di Bologna e del gruppo Hera)

  • 4 bambini/adolescenti, 3 operatori
  • 4 giorni, 8 ore

Visite delegazioni nazionali e internazionali

  • 10 ore

Corsi Braille rivolti a genitori, insegnanti ed educatori

  • 7 persone coinvolte
  • 2 corsi, 24 ore, 10 ore Docenza Lab. Didattica Disabilità visiva per Università di Bologna

G.A.M.E. Gioco, Autonomie, Mare, Emozioni (campo estivo riabilitativo cofinanziato I.Ri.Fo.R. onlus)

  • 27 partecipanti, 10 operatori di cui 1 coordinatrice, 1 psicologa, 1 orientamento e mobilità, 1 idro-terapista, 1 volontario, 1 tirocinante, 1 produzione Immagini e Video

Spazi dedicati

Gli spazi dedicati per lo svolgimento dell’attività di consulenza svolta nell’anno 2022 includono principalmente aule per lo svolgimento dei corsi e uffici dedicati per lo studio e la ricerca: la superficie dedicata è pari a mq. 63.

Stakeholders

Il servizio di consulenza educativa segue gli studenti fino alla scuola dell’obbligo da zero a diciotto anni, ed offre supporto e direttive ai genitori, agli insegnanti curricolari di sostegno che fruiscono delle consulenze, agli operatori socio-sanitari (neuropsichiatri, fisioterapisti, logopedisti, etc.) che seguono le persone oggetto della consulenza.

Il servizio promuove un intervento il più possibile tempestivo, nell’ottica di un lavoro sinergico tra le figure coinvolte nella crescita globale dei bambini/ragazzi con disabilità visiva.

L’ipovisione può interessare la popolazione di tutte le età e ha conseguenze dirette sulla qualità della vita e sulla capacità di svolgere le normali attività quotidiane come ad esempio: leggere, scrivere, utilizzare i mezzi pubblici, gestire l’autonomia domestica e l’igiene personale.

Adeguati percorsi riabilitativi e l’individuazione e l’utilizzo di ausili ottici ed elettronici possono permettere un recupero significativo dell’autonomia personale.

IPOVISIONE E RIABILITAZIONE VISIVA

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

L’ausilioteca/servizio ipovisione è un punto di riferimento per le persone cieche e ipovedenti di tutte le età. Un luogo dove individuare e sperimentare gli ausili più utili per migliorare l’autonomia nelle varie attività della vita quotidiana sotto la guida di operatori esperti.

La struttura fa inoltre parte del Gruppo di Studio del Registro D.A.Re-INVAT, studio multicentrico che analizza la diffusione degli ausili sul territorio italiano e l’esperienza d’uso delle persone che ne fanno uso.

La competenza e l’esperienza dell’Istituto si concretizza anche nell’erogazione di iniziative di formazione rivolta agli addetti ai lavori attraverso l’organizzazione di corsi e convegni.

Il contesto in cui si muove questo servizio è ben descritto nel recente rapporto Istat che individua in 3,1 milioni il numero di persone che, nel nostro Paese, a causa di problemi di salute, soffrono di gravi limitazioni tali da impedire il normale svolgimento di attività quotidiane abituali. La categoria degli anziani è quella maggiormente colpita: ad essere affetti da tali condizioni sono circa 1 milione e mezzo gli ultrasettantacinquenni - circa il 20% dell’intera popolazione di questa fascia d’età. Spicca dunque un’età media avanzata delle persone con disabilità (67,5 anni) rispetto a quella della popolazione.

Per quanto riguarda il problema della cecità e dell’ipovisione, ll’1,9% delle persone dai 15 anni in su soffre di gravi limitazioni sul piano visivo. Questa percentuale sale al 5,0% tra gli chi ha più di 65 anni e all’8,0 tra chi ha più di 75 anni.

Per quanto riguarda le limitazioni moderate nella vista, ne soffre il 16,7% della popolazione (il 28,8% di chi ha più di 65 anni e il 33,9% di chi ha più di75 anni).

Dunque, se si sommano le limitazioni visive moderate a quelle gravi, complessivamente ne soffre il 18,6% della popolazione, percentuale che sale al 33,8% tra gli ultrasessantacinquenni e al 41,9% tra gli ultrasettantacinquenni.

Le stime evidenziano che il numero dei soggetti affetti da ipovisione è in aumento per molteplici cause, tra cui, in particolare per quanto riguarda il nostro Paese, il progressivo aumento della speranza di vita, che ha portato a una maggiore diffusione di malattie oculari legate all’invecchiamento, quali la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma, la cataratta, patologie vascolari retiniche. Hanno influito anche i grandi progressi scientifici e tecnologici dell’oftalmologia registrati negli ultimi decenni, che hanno portato ad una riduzione dei pazienti destinati alla cecità, ma che, contemporaneamente, hanno determinato un incremento dei soggetti con residuo visivo parziale, insufficiente a garantire il mantenimento di una completa autonomia.

Risorse impiegate

Le risorse dedicate alle attività dell’ipovisione e l’ausilioteca sono quantificate in 25.000 euro annui. Responsabili: Federico Bartolomei, ortottista e Michele Landolfo operatore di ausilioteca tiflo-informatico.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

L’accesso al servizio avviene attraverso appuntamento telefonico con l’accoglienza.

Al centro delle modalità di intervento dell’equipe c’è la persona con la propria limitazione funzionale, il proprio livello di autonomia residua e i propri obiettivi.

Il nostro approccio alla prima valutazione parte da una attenta analisi delle capacità residue di svolgere le principali attività della vita quotidiana come: provvedere alla cura di sé (lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, ecc.), svolgere le attività domestiche quotidiane (preparare i pasti, fare la spesa, usare il telefono, prendere le medicine, ecc.), gestire le risorse economiche, adempiere alle attività amministrative, spostarsi liberamente a piedi e coi mezzi pubblici.

Le soluzioni individuate terranno conto anche della eventuale presenza di ulteriori limitazioni che possono interessare l’udito, la deambulazione, gli aspetti cognitivi.

  • 173 persone adulte valutate e assistite.
  • 785 accessi totali.

Nell’anno 2022 sono state valutate e assistite 173 persone adulte. Ogni persona ha avuto la possibilità di intraprendere un percorso personalizzato distribuito in più sedute (accessi). Il numero totale degli accessi dell’anno è stato di 785.

Accanto alle sedute strutturate sulla singola persona sono attivi percorsi educativi/riabilitativi di gruppo:

  • progetto LIMITLESS, per favorire l’apprendimento alle persone della terza età delle tecnologie legate all’accessibilità di tablet e smartphone per la letto-scrittura, e l’accesso alle risorse legate al web. L’attività di gruppo favorisce lo scambio di esperienze e la socialità.
  • progetto PALESTRA DEI SOGNI: ambiente ideato per favorire l’attività visuo-motoria per le persone ipovedenti, con il supporto di ausili luminosi e sonori.

Attività di ricerca

Il Servizio partecipa allo Studio osservazionale sugli ausili per la riabilitazione visiva: Devices & Aids Register (Dare) promosso dall’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie (INVAT).

Il 2022 è coinciso con la prima pubblicazione dal titolo Low-vision rehabilitation in Italy: Cross-sectional data from the Device and Aids Registry (D.A.Re) sulla rivista internazionale European Journal of Ophthalmology. I dati sono stati presentati nell’anno anche a numerosi convegni e congressi di carattere nazionale.

Attività di formazione

Nell’ambito dell’attività di formazione, diffusione e sensibilizzazione i due principali eventi organizzati sono stati:

  • convegno nazionale “Intelligenza artificiale e tecnologie digitali al servizio della prevenzione e riabilitazione visiva. 25 anni della legge 284/97” tenutosi a Napoli nel mese di maggio.

Le due giornate congressuali, hanno visto un’affluenza in presenza di oltre 300 persone principalmente fra oculisti, ortottisti e ottici. La diretta online sulla pagina FB UICI Presidenza Nazionale ha registrato 1.000 visualizzazioni nella giornata di venerdì 13, e oltre 400 nella mattina di Sabato 14.

  • corso operatore di ausilioteca, rivolto a 35 professionisti fra: ortottisti, oculisti, ottici, psicologi, psicoterapeuti, educatori, pedagogisti, TNPE, assistenti alla comunicazione, terapisti occupazionali, tiflologi, operatori di orientamento e mobilità, tecnici della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali, esperti nel settore della disabilità visiva.

Il corso ha una durata totale di 80 ore suddivise in 36 ore in modalità online, 24 ore in presenza e 20 ore di tirocinio pratico.

Spazi dedicati

L’attività si svolge al secondo piano dell’istituto con una superficie dedicata di 200 mq. Gli ambienti sono attrezzati con i più moderni ausili ottici, elettronici e informatici. È presente anche un’area chiamata “palestra” per svolgere attività visio-motorie adatte ai giovani e meno giovani. Il training formativo sulle tecnologie assistive informatiche viene svolta nelle aule multimediali situate al primo piano.

Obiettivi futuri

Per il futuro si vuole incrementare la progettazione di iniziative educativo/riabilitative di gruppo che abbiano una ricaduta diretta sulle principali problematiche relative alla quotidianità di ciechi e ipovedenti. Saper raccogliere le richieste dell’utenza e fornire risposte concrete e fattibili permette di essere efficaci e coinvolgenti contrastando così anche il rischio di abbandono dai percorsi.

Stakeholders

Le persone che ogni settimana accedono al servizio dell’ausilioteca e del centro ipovisione sono principalmente persone appartenenti alla fascia di età più alta della popolazione. Gli utenti si avvicinano alla nostra struttura dopo un percorso di cure oftalmiche che non sono riuscite a risolvere interamente il problema trattato lasciando una condizione di visione ridotta o addirittura di cecità assoluta e irreversibile. La conseguenza immediata è la perdita dell’autonomia e il naturale bisogno di cure e aiuto da parte della famiglia. Questa ricaduta sul nucleo familiare ha anche un effetto di incremento del costo sociale della persona. Spesso il problema fisiologico si affianca a stati depressivi che peggiorano ulteriormente la condizione dell’interessato.

Il lavoro che avviene all’interno dell’Istituto con l’utente lo aiuta a riguadagnare l’indipendenza persa e a migliorare la sua qualità della vita nonché quella di chi gli sta attorno. Il Centro ipovisione segue anche i bambini/ragazzi che si rivolgono al servizio di consulenza educativa. L’ausilioteca, in sinergia al lavoro del centro, permette all’utente di testare e scegliere l’ausilio più efficace per il problema specifico sul quale si vuole intervenire.

Si sottolinea l’importanza delle giornate che il centro di ipovisione dedica all’attività di prevenzione offrendo all’intera cittadinanza uno screening della vista volto a diagnosticare alcune fra le patologie più diffuse, l’ambliopia fra i bambini e il glaucoma fra gli anziani.

AREA INFORMATICA E SPERIMENTAZIONE AUSILI DIDATTICI

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

L’area è un centro informatico per la sperimentazione degli ausili tiflodidattici che fornisce supporto tecnico e professionale agli alunni ciechi, ai loro genitori e agli insegnanti di sostegno e curriculari.

Il Centro raccoglie e dà informazioni sulle tecnologie informatiche adottate per favorire l’integrazione scolastica di alunni ciechi e ipovedenti e promuove inoltre lo sviluppo di nuove soluzioni hardware e software basate sul proficuo intreccio di esperienze tiflologiche e tecnologiche.

L’obiettivo primario è di garantire una costante e sistematica informazione e documentazione sull’esistenza, la sperimentazione e l’acquisizione di ausili informatici idonei ad accrescere l’efficacia dell’azione didattica ed educativa, tenuto conto delle minorazioni visive degli utilizzatori.

Risorse impiegate

Le risorse impiegate per il funzionamento del CISAD sono rappresentate dagli stipendi di due dipendenti e il compenso di un collaboratore per un totale di euro 98.000.

Fernando Torrente, Coordinatore; Giovanni Luca Ciaffoni, Ingegnere informatico; Giovanni Cellucci, Ingegnere elettronico.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • Corsi, laboratori, formazione:

collaborazione con l’Università di Bologna per laboratori rivolti a studenti di Scienze della Formazione. In particolare, l’Istituto ha stretto una convenzione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Berti”. Tale convenzione è rinnovata annualmente. L’accordo prevede due laboratori di formazione professionale per l’educatore sociale e culturale di 25 ore ciascuna che si svolgono all’interno dei locali dell’Istituto.

Primo laboratorio “Dalla tavoletta Braille allo screen reader”. Contenuti: cenni sulla minorazione visiva dal di vista medico, legale e sociale; breve storia della tiflotecnologia; sussidi tiflologici; dal Braille "tradizionale" al Braille informatico; l’informatica per il non vedente e per l’ipovedente; strumenti di lettura e scrittura per i non vedenti e per gli ipovedenti; OCR e stampa a rilievo; accessibilità e usabilità dei documenti digitali; Information Tecnology e didattica con non vedenti e ipovedenti.

Secondo laboratorio: “L’educazione estetica per l’Integrazione”. Contenuti: percorso formativo di un bimbo non vedente e ipovedente; rapporto tra narrazione e descrizione degli oggetti; rappresentazione della spazialità all’interno di una composizione data; stasi e dinamismo nella lettura tattile; sviluppo dell’immaginazione su somiglianza e difformità.

  • Sviluppo, manutenzione, supporto e aggiornamento software:

Supporto software “Tombola on line” per UICI; Supporto, implementazioni e interrogazioni varie gestionale “DARE (Devices & Aids Register)” - Archivio pazienti e ausili per indagini statistiche; Supporto software “Registro corso di centralino” Supporto software “Menu Residence” - Prenotazione pasti utenti istituto; Supporto e manutenzione software “Patrimonio”

  • Sviluppo, manutenzione, supporto e aggiornamenti siti web

AMGO; Sito istituzionale; Residence; I.Ri.Fo.R.; Progetto Limitless.

  • Consulenze e assistenza:

Braillekoiné: consulenza agli utenti; Consulenza telefonica, via e-mail, presso i locali del centro, presso le scuole e le varie istituzioni; Collaborazione con INVAT: Analisi e consulenza accessibilità app; Collaborazione con INVAT: Analisi accessibilità siti web e test applicazione Edico (software per la matematica).

  • Collaborazioni e progetti vari:

Analisi di prodotti multimediali e realizzazione di script; Collaborazione progetto Bloom Again: preparazione questionario, fogli per raccolta informazione e analisi, incontri di formazione esperienziali rivolti ai CCT.

  • Supporto colleghi e collaborazioni interne:

Collaborazione con musei Tolomeo e Anteros; Collaborazione con ausilioteca/centro ipovisione e servizio di consulenza educativa; Supporto hardware e software rivolto ai dipendenti e collaboratori dell’istituto.

  • Progettazione e coordinamento attività:

Collaborazione alla realizzazione dei campi estivi per ragazzi organizzati in collaborazione con l’I.Ri.Fo.R.

Spazi dedicati

Il centro informatico per la Sperimentazione degli ausili tiflodidattici occupa mq. 125 della superficie dell’Istituto.

Stakeholders esterni alla struttura

  • Università degli Studi di Bologna: collaborazione con l’ufficio disabili; laboratori rivolti a studenti di Scienze della Formazione; organizzazione tirocini per studenti in Scienz e della Formazione; supporto per tesi di laurea.
  • Università del Molise: corsi di tiflotecnologia in collaborazione con I.Ri.Fo.R Molise.
  • Utenti non vedenti, ipovedenti, aziende: sito web Istituto – configurazione e manutenzione; valutazione e consulenze accessibilità siti web e app varie.
  • Studenti non vedenti/ipovedenti e insegnanti: analisi di prodotti multimediali e realizzazione di script (collaborazione con casa editrice Zanichelli); realizzazione ti testi scolastici accessibili (collaborazione con casa editrice Zanichelli); BrailleKoiné: consulenza agli utenti; consulenza telefonica, via email, presso i locali del centro, presso le scuole e le varie istituzioni.
  • Studenti provenienti dall’estero (UE): collaborazione con società YouNet per organizzazione stage di studenti di scuole superiore presso il centro,
  • UICI: sito web I.Ri.Fo.R. – manutenzione e supporto; piattaforma e-learning I.Ri.Fo.R. – manutenzione e supporto.

Stakeholders interni alla struttura

  • Settore formazione  corsisti centralino: software registro corso di centralino – manutenzione e aggiornamento; software per prenotazione pasti utenti Istituto – manutenzione e aggiornamento; supporto hardware e software rivolto a dipendenti e collaboratori; docenza ai corsi di informatica per corsisti centralino
  • Settore ipovisione /servizio di consulenza educativa: sito web AMGO – manutenzione e aggiornamento; app Visionpad -manutenzione e aggiornamento.
  • Settore gestione patrimonio: software gestionale per la gestione del patrimonio – manutenzione e aggiornamento.
  • Settore musei: collaborazioni varie con i musei Tolomeo e Anteros.

ATTIVITÀ TIFLOTECNICA, TECNOLOGIE, SERVIZI DIGITALI

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

L’attività tiflotecnica studia lo sviluppo e l’impiego di ausili (hardware e software) al fine di rendere possibile alle persone con deficit visivo l’accesso a informazioni digitali, il miglioramento dell’autonomia personale e lo svolgimento di attività specifiche, mediante l’utilizzo di altri canali sensoriali.

L’Istituto proseguirà e intensificherà le proprie attività in favore delle persone cieche e ipovedenti italiane, come ha sempre fatto da oltre 130 anni, ma sarà presente nel settore delle tecnologie assistive con un altro ruolo e altre competenze, in conformità con le politiche nazionali sviluppate dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e stabilite nell’ambito del Coordinamento Nazionale degli enti operanti nell’area della disabilità visiva.

L’attività tiflotecnica è svolta in appoggio con l’istituto nazionale di valutazione degli ausili e delle tecnologie (acronimo: INVAT).

In particolare, l’Istituto ha sottoscritto un accordo con INVAT per l’impiego di risorse umane e spazi con durata dal 01/01/2022 al 31/12/2022, finalizzato allo svolgimento dell’attività tiflotecnica. Nell’accordo si prevede un corrispettivo a favore dell’Istituto di seguito dettagliato: euro 24.400 per l’utilizzo delle risorse umane; euro 11.333 per l’utilizzo degli spazi.

Risorse impiegate

Le risorse impiegate dall’istituto per lo svolgimento dell’attività tiflotecnica ammontano ad euro 30.000 e corrispondono a quanto impiegato per la fornitura del servizio Braille ai correntisti non vedenti della Banca Popolare di Sondrio e alle attività annuali svolte in appoggio con l’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie come sopra menzionato.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

Di seguito le attività svolte nell’anno 2022:

  • Monitoraggio siti web e app (gruppo OSI);
  • Compilazione database Registro Ausili (D.A.RE);
  • Produzione rubrica mensile web Orizzonti Multimediali;
  • Video recensioni di ausili e dispositivi accessibili per il canale YouTube;
  • Valutazione accessibilità App Trenitalia;
  • Partecipazione Accessibility Days;
  • Valutazione accessibilità app NoiDiPoste;
  • Valutazione accessibilità sito Poste;
  • Valutazione accessibilità sito BancoPosta;
  • Valutazione accessibilità sito Poste Business;
  • Valutazione accessibilità sito Autogrill;
  • Valutazione accessibilità app BPER;
  • Consulenza redazione dichiarazione accessibilità sito BPER;
  • Valutazione accessibilità app MPS;
  • Valutazione accessibilità sito web Comune di Vinovo;
  • Valutazione accessibilità servizio PEC Namirial;
  • Valutazione accessibilità piattaforma CNOP;
  • Collaborazione con SMEG per realizzazione elettrodomestici accessibili ai non vedenti;
  • Realizzazione di diversi progetti con il sistema LETIsmart;
  • Analisi e traduzione software EDICO.

In riferimento all’attività tiflotecnica l’Istituto prevede l’organizzazione del convegno AMGO quale progetto diffuso sul territorio nazionale in tema di prevenzione dell’ambliopia e della disabilità visiva nel bambino. Per l’anno 2022 l’evento si è svolto regolarmente.

Inoltre, l’Istituto ha svolto formazione per educatori in particolare:

  1. Un progetto di formazione supportato finanziariamente da Quadrifoglio Cooperativa e finalizzato alla formazione tiflo-pedagogica di un piccolo gruppo di educatori in forza alla cooperativa Quadrifoglio. Le lezioni si sono tenute nelle aule dell’Istituto e hanno interessato venti professionisti che oggi servono le scuole della regione Emilia-Romagna a supporto di ragazzi e ragazze con deficit visivo.
  2. Un progetto supportato finanziariamente dalla Cooperativa Cadiai, con dieci partecipanti. Il corso è stato di sedici ore e ha coinvolto diverse competenze professionali interne dell’Istituto.

Il programma del corso:

Spazi dedicati

Gli spazi dedicati per lo svolgimento dell’attività tiflotecnica svolta nell’anno 2022 includono principalmente laboratori e stamperie nonché uffici dedicati per lo studio e la ricerca: la superficie dedicata è pari a mq. 250.

MUSEO TATTILE ANTEROS DI PITTURA ANTICA E MODERNA

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

Il Museo Tattile Anteros espone una collezione di traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo ed età moderna, con particolare attenzione alla pittura rinascimentale. Il servizio didattico, gratuito e aperto all’intera cittadinanza, mira all’integrazione scolastica e sociale delle persone con minorazione visiva e si avvale dei fondamenti della psicologia della percezione ottica e tattile sposati alla tiflologia, alla teoria dell’arte e alla pedagogia speciale. Obiettivo del museo è educare all’uso integrato dei sensi residui, in presenza di deficit visivo, per un rafforzamento delle facoltà percettive, cognitive e intellettuali delle persone disabili della vista, ma anche educare la sensibilità delle persone normo-vedenti.

Il servizio offre visite guidate individuali e di gruppo, condotte secondo logiche di integrazione e inclusione tra persone cieche e vedenti, riservate anche alle scuole di ogni ordine e grado, alle associazioni culturali, agli enti di accoglienza e ricerca, e all’Università.

Risorse impiegate

Nel 2022 le risorse economiche impiegate per lo svolgimento dell’attività del museo sono state di circa euro 45.000.

Lo staff è composto da: Loretta Secchi, direttrice del museo, storica dell’arte e curatrice del museo; Marco Marchesini, scultore e docente di modellazione; Stefano Manzotti, scultore e insegnante di disegno e di modellazione; Michele Piccolo: storico dell’arte, tiflologo, e dottorando in geografia umana, operatore museale; Matteo Stefani: volontario, guida del museo e tiflologo; Virginia Veratti: volontaria, guida e insegnante della scuola dell’infanzia.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 69 opere esposte, tra quelle presenti in collezione e quelle presenti nei laboratori di modellazione della creta e del restauro.
  • 30 aperture settimanali al pubblico (14 ore di ricevimento ven-sab, 16 ore curatoriali, accoglienza specifica lun-mar-gio).
  • 1.100 visitatori complessivi (400 in presenza e 700 online stimati)

Descrizione e numero delle lezioni personalizzate, descrizione delle consulenze a chi e quante, descrizione e numero delle lezioni a classi scolastiche:

  • 60 lezioni di circa due ore ciascuna, personalizzate, di storia dell'arte e modellazione della creta, dedicate a persone non vedenti e ipovedenti, di ogni età e condizione, oltre che a persone con deficit cognitivo, autismo, disabilità motoria e pluriminorazione.
  • Accoglienza di studenti universitari, tesisti, dottorandi, ricercatori, studiosi e professionisti per la stesura di tesi e progetti di ricerca: in presenza 9, online 25.
  • Accoglienza in presenza di Associazioni, classi scolastiche di ogni ordine e grado e centri estivi: 10.
  • Accoglienza di delegazioni nazionali e internazionali in occasione di studi e ricerche congiunte, comprensive di consulenza tecnico-scientifica: 4 in presenza e 6 online. Le delegazioni internazionali provenivano 2 dal Giappone, 1 dalla Polonia, 1 dalla Grecia, 1 dal Nepal, in occasione di studi e ricerche congiunte perduranti.

Descrizione di altre consulenze svolte:

  • Consulenze online e telefoniche riservate al circuito dei Musei della Lombardia per la creazione di percorsi accessibili e ai servizi educativi della Pinacoteca di Brera.
  • Consulenze svolte in loco per Opera Laboratori fiorentini di Campi Bisenzio, in occasione della progettazione e realizzazione di tre sculture classiche, dedicate al Museo Eidos di Cava de' Tirreni.
  • Consulenze svolte in loco presso l'Opera Primaziale di Pisa e Palazzo Pretorio a Prato per la predisposizione di preventivi per progetti PNRR.
  • 140 ore di consulenze online ai docenti universitari per le elaborazioni di relazioni e tesi nel settore museale.

Descrizione dei percorsi museali intrapresi, in termini di progettazione e realizzazione di percorsi accessibili:

  • Progettazione e realizzazione del percorso accessibile presso il Museo Civico di Pesaro con la realizzazione di 1 bassorilievo prospettico che traduce l'Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini e 11 disegni a rilievo che traducono le scene della predella, il dipinto in cimasa e la stessa incoronazione, con dettaglio del paesaggio e 13 schede descrittive a supporto dell'esplorazione tattile degli strumenti tiflodidattici menzionati.
  • Consulenza, progettazione e realizzazione congiunta riservata alla Fondazione Burri, di Città di Castello, per la progettazione e realizzazione di un percorso accessibile temporaneo, in occasione dell'inaugurazione della mostra "La luce del nero" dedicata ad Alberto Burri e svoltasi presso Città di Castello, tra aprile e agosto 2022.
  • Realizzazioni interne, dedicate alla Collezione del Museo tattile Anteros, di copie di bassorilievi per la collezione e il laboratorio di modellazione della creta: 5.

Corsi di formazione:

  • Formazione annuale di circa 2 ore riservata al corso sull'Accessibilità dei Beni Culturali del Museo Omero di Ancona (aprile 2022).
  • Corso formativo mensile, di 16 ore, riservato alle guide del Museo Eidos di Cava de' Tirreni, entro la consulenza e supervisione rivolta ai servizi educativi del Museo Eidos, progettato e realizzato in collaborazione con la Fondazione Sinapsi (anno 2022).
  • Corso di formazione di 16 ore dedicato alle guide della Fondazione Alberto Burri di Città di Castello, in occasione della Mostra su Alberto Burri e altri artisti "La luce del nero". Stesura del testo per il catalogo della mostra.
  • Formazioni permanenti riservate a 4 guide non vedenti e ipovedenti frequentanti il nostro Museo tattile Anteros, tra le quali una guida dei Musei Vaticani.

Seminari, docenze universitarie e partecipazioni a convegni:

  • 5 accoglienze di insegnanti di sostegno e loro classi, al Museo tattile Anteros, a corredo dei cinque corsi universitari svolti al di fuori dell'orario di servizio museale, presso la Scuola di Specializzazione per il conseguimento del titolo di insegnante di sostegno dell'Università degli Studi di Bologna e dell'Università Suor Orsola di Napoli.
  • Partecipazione al convegno di apertura presso la Mostra dedicata ad Alberto Burri, intitolata la Luce del Nero, a Città di Castello.

Descrizione degli stakeholders:

  • Partecipazione a progetti di ricerca e realizzazione di percorsi accessibili in Musei nazionali, con il coinvolgimento dell'Università di Bologna, in convenzione con il Dipartimento dei Beni culturali di Ravenna; Collaborazione con il servizio SCE e con il Museo Tolomeo. Collaborazione assidua per l'accoglienza di persone con maculopatia senile seguite dal centro di Ipovisione dell'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza.

Altre informazioni utili di azioni intraprese nell’anno 2022 in esame: continuità della Collaborazione professionale, instaurata con la Fondazione Sinapsi di Cava de' Tirreni e con la Pinacoteca di Brera.

Obiettivi futuri

Garantire la collaborazione annuale per l'anno 2023 con la Fondazione Sinapsi di Cava de' Tirreni e la Pinacoteca di Brera.

Spazi dedicati

 L’Istituto offre uno spazio innovativo in cui la percezione artistica passa attraverso suggestioni pluri-sensoriali extra-visive. Nelle sale del museo sono ospitati calchi in gesso delle più celebri sculture di tutti i tempi e plastici che riproducono in versione tridimensionale, i più importanti monumenti.

Gli spazi dedicati includono principalmente le aule per lo svolgimento dei corsi per una superficie complessiva di mq.151.

Stakeholders

All’interno dello spazio museale si svolgono lezioni individuali di percezione ottica e tattile della collezione, adeguate alle esigenze di un pubblico non vedente, ipovedente e normo-vedente di ogni età e formazione; laboratori individuali di esplorazione tattile e modellazione della creta dedicati alle persone minorate della vista, con il supporto di propriocezione e cinestesia; consulenze a insegnanti di sostegno e curricolari, progettazione e realizzazione di percorsi accessibili con ausilio di traduzioni plastiche e testi descrittivi; il museo collabora con Centri di ricerca internazionali, Fondazioni, Sovrintendenze, ministero per i Beni e le Attività Culturali, Musei nazionali e internazionali, per la progettazione e realizzazione di percorsi accessibili e corsi di formazione riservati ai responsabili dei servizi educativi, operatori museali e mediatori culturali.

MUSEO E ATELIER TOLOMEO

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

La sala museale raccoglie diversi oggetti, tecnologici e non, che hanno attraversato la storia del Cavazza e si sono intrecciati con la vita della città di Bologna.

Il museo Tolomeo è anche un opificio di relazioni, un ambiente dove in modo quasi osmotico entrano singole persone, ognuna con patologie differenti, che attraverso percorsi individuali lavorano al potenziamento delle abilità residue, con l’obiettivo di creare, ancora, nuove opportunità di autonomia.

Un ambiente tra installazione intermediale interattiva e arte ambientale, dove raccontare in forma emozionale la storia dell’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”, attraverso il patrimonio degli oggetti usati nel corso degli anni. Il museo Tolomeo riproduce in modo accessibile al tatto e agli altri sensi aspetti delle attività umane.

I servizi offerti dal Museo Tolomeo sono i seguenti:

Risorse impiegate

Nel 2022 le risorse economiche impiegate per il museo Tolomeo sono state di circa euro 8.000.

Idea e direzione artistica: Fabio Fornasari, responsabile scientifico, architetto museologo e atelierista. Curatrice e coordinatrice attività educative: Lucilla Boschi.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 3.000 visitatori online (presentazione dei contenuti in occasione dei corsi, interventi,...).
  • 500 visitatori in presenza nelle sale del museo.
  • 5.000 condivisioni, like che comprendono quelle dirette su Museo Tolomeo e le interazioni sui post condivisi.
  • 1.632 persone che hanno visualizzato i contenuti (pagina web Museo Tolomeo).

 

  • Reti: Sala Borsa; Sala Borsa LAB; Biblioteca Classense; Genius Bononiae - San Colombano -  Collezione Tagliavini; Accademia di Belle Arti di Bologna - Corso di Mediazione; Accademia di Belle arti Galli di Como; Accademia di Belle Arti dell’Aquila; Università di Padova; Università di Bologna; Unisob Napoli; Cooperativa Hamelin; Direzione Musei Marche; Direzione Musei dell’Umbria; BASE Milano; Festival tutte storie Cagliari; Scuola alta formazione; Fondazione Paideia; Banca d’Italia; Galleria Uffizi; Kango centro produzioni coreografiche Firenze (Virgilio Sieni); La luna al guinzaglio (cooperativa sociale Potenza); Cooperativa arcobaleno; I.Ri.Fo.R.
  • Eventi: Three dot - mostra Hervé Tullet in SALA BORSA; Apertura biblioteca Sala Borsa LAB in vicolo Bolognetti. Progettata da Fabio Fornasari a partire dalle esperienze e della struttura museo/atelier Tolomeo: autocostruzione in esplorazione nei contesti e in ascolto; Progetto ITACA: studio di percorsi turistici inclusivi, accessibili con mappe tattili per la periferia bolognese q.re Pilastro, q.re Barca, q.re Costa Saragozza, q.re Savena, q.re Mazzini, q.re Bolognina; Festival della cultura tecnica; Boom crescere tra i libri; Cagliari; Liquid LAB - 5 laboratori occasionali e 2 laboratori costanti.
  • Convegni: LETTORI ALLA PARI - sui libri per la disabilità; DIDACTA - giornate pedagogiche di Francavilla Pescara; Fiera del libro per ragazzi – Bologna; Festival tutte storie – Cagliari; Giornata diritti delle persone con disabilità 2022 - Galleria Uffizi; Design thinking e città - Università di Bologna - Facoltà Design.
  • Consulenze: Formazione e consulenze sulle tematiche dell’accessibilità museali sulla disabilità sensoriale; Formazione sulla produzione di libri tattili illustrati per le letture animate; Affiancamento nella produzione per spazi inclusivi; Laboratori sulla tattilità.

Spazi dedicati

Il museo Tolomeo, l’Atelier e gli uffici utilizzati per le attività occupano Mq. 251 della superficie dell’Istituto.

Stakeholders

Le categorie di interessati che frequentano il Museo e l’Atelier Tolomeo sono tra le più diversificate, tutte di provenienza sia italiana che estera: singoli visitatori dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, presenti per motivo di eventi o altro, classi di scuole di ogni ordine e grado, studenti di Università e Accademie di Belle Arti, utenti di Centri Diurni o Residenziali per anziani e disabili, docenti e formatori, professionisti museali, educatori professionali, operatori culturali e socio-sanitari, associazioni ed enti pubblici che si occupano di innovazione sociale, biblioteche

Presso l’Atelier, anche grazie alla collaborazione con altre realtà educative del territorio, l’accesso ai laboratori didattici da parte delle scuole, in particolare per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, è alto. L’Atelier è frequentato anche da soggetti diversi perché i laboratori possono essere modulati anche in base all’età e alle esigenze specifiche, rendendo così possibile la partecipazione a gruppi di studenti universitari, professionisti, operatori, educatori ecc.

L’esperienza di visita del Museo porta reazioni molto differenti nelle persone, ma in tutte è comune lo stupore e l’emozione nello scoprire una storia sconosciuta ai più, anche agli stessi cittadini bolognesi, a partire dalla nascita dell’Istituto e dall’approccio innovativo che da subito lo ha caratterizzato, fino allo sviluppo degli ausili tiflo-didattici che nel corso di oltre un secolo hanno permesso ai disabili visivi di accedere alla lettura/scrittura e di conseguenza alla cultura e allo studio.

Se si considera il museo il modo migliore per comprendere come ci si posiziona rispetto all’altro, si comprende quanto avviene in Atelier: un luogo in cui sperimentare i diversi modi di abitare e di raccontare il mondo. Questo approccio provoca nelle persone l’emozione di non essere più spettatori passivi, ma attori partecipi dell’esperienza, in un continuo dialogo e confronto con tutti i presenti, fino alla scoperta di quanto sia arricchente lo scambio percettivo e cognitivo conseguito attraverso nuove modalità di dialogo.

In definitiva, quanto avviene in Atelier è offrire un’esperienza unica e irripetibile, inedita e inesplorata, in grado di regalare scoperte e sorprese sempre nuove.

Obiettivi futuri

I progetti futuri del museo Tolomeo sono proiettati sul potenziamento delle possibilità dell’Atelier, efficientare la condivisione interna all’istituto dei processi, professionalizzare le persone dell’organico sulle tematiche dell’Atelier, creare e definire processi produttivi replicabili (non nella chiave prototipo).

Aprire la "casa editrice" per la produzione in serie degli albi "libri in gioco".

TRASMISSIONE DEL WEB RADIO “RADIO OLTRE”

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

La radio di elevata professionalità, è un progetto che concede spazio e voce a tematiche altrimenti ignorate, quelle care ai disabili della vista e alle persone che gli stanno accanto. È uno strumento dinamico capace di accrescere l’informazione, le conoscenze e le competenze relativamente al settore della disabilità visiva, ma anche attento all’insieme delle tematiche del mondo della disabilità, oltre che sensibile a eventi a carattere generale di natura culturale, sociale, ricreativa, etc.

Ma radio Oltre non è solo questo, è uno spazio etereo di incontro e condivisione, dove viene lasciato ampio spazio alla cultura, il divertimento e al confronto.

Risorse impiegate

Le risorse impiegate nel 2022 per il regolare svolgimento delle attività della radio ammontano a 5.000 euro.

Collaboratori: Luca Torrente, responsabile dei programmi; Giovanni Cellucci, aggiornamento sito web; Dalia Storelli e Simone Rocchi, regia; Lucilla Boschi e Giacomo Prati, comunicazione.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

Nel 2022 si rilevano 17.650 ascoltatori unici e un totale di 25.792 sessioni di ascolto con una media di durata di 1 ora 6 minuti e 11 secondi, sono stati mandati in onda i seguenti programmi radiofonici:

Che storia, siamo noi!: La Rete archivi del presente ha un proprio spazio nella programmazione della radio web dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, Radio Oltre. All’interno di una programmazione radio totalmente rinnovata e aperta a tutti, la Rete propone una serie di puntate dal titolo “Che storia siamo noi! Cronache dagli archivi del presente”, con cui intende farsi conoscere, raccontando le iniziative realizzate e presentando la propria filosofia, il metodo di lavoro, i temi indagati, tutti legati alla storia del territorio bolognese del nostro più o meno recente passato.

Moebius: è un contenitore di musica non convenzionale: partendo dal jazz e passando in rassegna numerosi generi (musica sperimentale, progressive rock, jazz-rock, new-wave, elettronica), il programma suggerisce l’ascolto di una musica “diversa”, lontana da quella proposta continuamente dai principali media.  Uno degli obiettivi del programma è quello di rivalutare artisti dimenticati o che non hanno ricevuto troppa attenzione dai media e dal pubblico.

Tutta la luce del mondo: è un progetto audio-documentaristico ad episodi che tratta il tema della disabilità visiva con la finalità di illuminare, attraverso prospettive alternative, la ricchezza sociale e culturale che offre la diversità.

Storie di Cinema: Miriam Petrini racconta il cinema italiano ripercorrendone le principali tappe con documenti, citazioni e curiosità. Dalla cronaca alle testimonianze di registi, attori e personaggi storici proposte con parole, voci e spezzoni di film. La ricostruzione, come fosse un romanzo, dei contesti del cinema dalle origini fino a ora.

R.O.C.: Programma condotto da Gennaro Iorio dove si racconta la cultura attraverso le recensioni degli ascoltatori, gli articoli di giornale, e le voci in diretta di alcuni dei suoi protagonisti.

Quanto Basta: ingredienti di cultura: Programma condotto da Gennaro Iorio e Valeria Cicala, dove si presentano gli appuntamenti culturali in Emilia-Romagna, invitando organizzatori e sostenitori di tali iniziative. Sono state realizzate le puntate dalla 01 alla 07.

People From Ibiza: programma mixato da Gabry Ribetti che propone in sessanta minuti un viaggio entusiasmante attraverso le sonorità trend underground proposte nei club più esclusivi dell’Isola di Ibiza. Trasmesso ininterrottamente tutti i venerdì e i sabato dell’anno.

Assaggi di Yoga: lo yoga è uno tra i fenomeni socio-culturali più interessanti in considerazione sia della sua persistenza a partire dall’antichità, sia per la sua straordinaria diffusione nel mondo. Entriamo allora in questo mondo affascinante per cercare di tracciarne un quadro di insieme, sapendo di non potere sintetizzare compiutamente una disciplina così complessa.

Il ragazzo dai capelli verdi: trasmissione settimanale di informazione sull’editoria per ragazzi, 0-18 anni e poco oltre. Al suo interno libri, illustrati, sillogi, fumetti dedicati al mondo dei ragazzini e degli adolescenti vengono proposti con schede critico-informative e con interviste agli autori, ai traduttori, ai curatori, agli illustratori.

Spazi dedicati

Radio Oltre occupa mq. 53 della superficie dell’Istituto.

Stakeholders

Gli autori e l’audience della radio, utenti di ogni fascia di età che si possono collegare tramite il sito della radio www.radiooltre.it.

PUBBLICAZIONE DEL PERIODICO “VEDERE OLTRE” E SITO WEB

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

La rivista Vedere Oltre viene pubblicata da 30 anni e rappresenta un efficace strumento di comunicazione per far conoscere le molteplici attività svolte all’interno dell’Istituto Cavazza, oltre a diffondere informazioni legate a ciechi, ipovedenti e non solo.

Il periodico infatti si occupa anche di salute, territorio locale, cultura, musica, attualità. Negli anni, inoltre, si sono pubblicate interviste ad autorità e a personaggi di rilievo del panorama locale e nazionale. L’invio della rivista alle Istituzioni ha l’intento di sensibilizzare e divulgare il tema dell’inclusione delle persona con disabilità visiva.

Pubblicazione quadrimestrale, disponibile in formato cartaceo e distribuita gratuitamente, tradotta in lingua inglese e pubblicata in formato digitale. I contenuti della rivista toccano soggetti tiflotecnici, culturali e le attività dell’Istituto.  Il comitato scientifico e il comitato d’onore a cui aderiscono personalità di spicco della città ha lo scopo di dare supporto e rappresentare la rivista.

Risorse impiegate

Il costo delle due pubblicazioni di vedere Oltre nel 2022 ammonta a 30.000.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

  • 12.500 copie del I numero di "Vedere Oltre".
  • 7.630 copie del II numero di "Vedere Oltre".
  • 8.500 copie del III numero di "Veere Oltre".
  • 17,9 banda utilizzata dal sito cavazza.it

Direttore Responsabile: Pier Michele Borra.

ACCOGLIENZA E OSPITALITÀ

Palestra

La palestra è interna all’Istituto, misura 263 mq ed è utilizzata principalmente per le attività motorie e ricreative dei ragazzi ciechi e ipo-vedenti.

In particolare ogni anno accedono alla palestra un gruppo teatrale di ragazzi ciechi e ipo-vedenti a titolo gratuito, un gruppo sportivo di ragazzi ciechi e ipo-vedenti per svolgere varie attività motorie a titolo gratuito ed utilizzata dal personale interno come punto ricreativo.

Sala Bentivoglio e altri locali

La Sala Bentivoglio di mq. 189 è la sala principale ed è utilizzata per svolgere le attività di rappresentanza e istituzionali dell’Istituto.

Oltre alla Sala Bentivoglio, all’interno dell’Istituto si contano altre sale minori utilizzate per accogliere gli utenti e svolgere attività di rappresentanza.

Residence Paolo Emilio Cavazza

Il Residence Paolo Emilio Cavazza nasce dal bisogno di offrire residenzialità ai disabili visivi, agli allievi e agli utenti dell’Istituto, provenienti da tutta Italia per la partecipazione ai corsi e per le attività stanziali.

L’Istituto ha posto in essere una moderna struttura di residenzialità dotata di trentasette camere singole o doppie con bagno ed aria condizionata, opportunamente corredate di servizi di accesso a Internet e televisore a schermo piatto, ad uso degli allievi che avranno necessità di soggiornare.

La soluzione adottata si è posta come obiettivo l’integrazione dell’utenza partecipante alle varie attività stanziali con quella turistica .

Il Residence infatti riserva alcune camere, prenotabili  attraverso i canali di prenotazione di settore, (Booking ) a clienti non facenti parte del mondo della disabilità visiva.

Uno dei pochi casi in cui l’inclusione parte dai disabili per aprire alla clientela normodotata.

Grafico che rappresenta i seguenti dati: 2020: uso palestra 584 ore; 463 pernottamenti in residence; 0 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali. 2021: uso palestra 595 ore; 1.303 pernottamenti in residence; 41 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali. 2022: uso palestra 900 ore; 4.687 pernottamenti in residence; 100 giorni uso della sala Bentivoglio e altri locali.

Risorse impiegate

Nel 2022 il Residence è gestito da Lucia Iuvone in qualità di referente generale e dipendente dell’Istituto.

Residence Mq. 1.415 stanze singole n. 27 stanze doppie n. 9.

BIBLIOTECA

Destinatari specifici – indirizzi e obiettivi

L’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza organizza e gestisce un servizio gratuito di pubblica biblioteca riservato alle persone cieche o che abbiano difficoltà alla lettura.

Il servizio assicura agli utenti, in Italia e all’estero, il prestito di libri e periodici realizzati in forme fruibili da persone affette da disabilità visiva: cassette audio, files audio, volumi braille, files digitali, secondo programmi, modalità e tempi, anche diversificati, definiti dalla Direzione dell’Istituto.

La biblioteca raccoglie le opere disponibili in catalogo per autore con classificazione decimale per materia, curando il periodico aggiornamento, a seconda dei nuovi ingressi.

Agli utenti sono resi accessibili e fruibili i cataloghi che possono essere consultati in sede, a domicilio o via web.

Il catalogo e i suoi aggiornamenti, viene inoltre trasmesso al Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia.

La Direzione dell’Istituto, compatibilmente con le disponibilità di bilancio ha l’obiettivo di curare che venga sistematicamente ampliata l’offerta di lettura, tenuto conto anche delle segnalazioni e dei desideri espressi dagli utenti.

Risorse impiegate

La gestione del servizio di Biblioteca è totalmente interna senza alcuna convenzione, i servizi vengono coperti con le entrate delle oblazioni.

Azioni intraprese e risultati raggiunti

Nel 2022 l’Istituto ha svolto un servizio di biblioteca efficiente ed efficace e ha prodotto i seguenti risultati:

 

TOT

Testi su audio

761

Testi su CD-ROM

168

Testi digitali (Telebook)

7.211

Testi Braille

352

Pagine di “Pronto Braille”

0

Testi audio digitali

38

Utenti Biblionastroteca

500

Prestiti libri audio

222

Spazi dedicati

Gli spazi dedicati al servizio di biblioteca coincidono con quelli di portineria e occupano 166 mq

Stakeholders

Le persone con disabilità della vista che fruiscono di questo servizio risiedono in tutt’Italia e facendo richiesta alla portineria dell’Istituto Cavazza ricevono via posta il libro, le cassette o i CD.

PARTE QUINTA – Il profilo economico, finanziario e patrimoniale

In questa sezione viene riportato il rendiconto gestionale dell’anno 2022, la situazione economico patrimoniale dell’Istituto predisposta in conformità alle disposizioni di legge.

La redazione dei prospetti che compongono il bilancio fa riferimento ai principi di redazione e ai criteri di valutazione civilistici, di cui agli artt. 2423-bis e 2426 del Codice Civile. Al fine di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale ed economica, sono stati osservati, ove applicabili, i principi e le raccomandazioni pubblicati dagli organi professionali competenti in materia contabile.

Al fine di soddisfare i criteri di trasparenza che consentano di fornire a tutti i terzi interessati le informazioni circa l’attività istituzionale, l’assenza di interessi proprietari che ne indirizzano la gestione, la non distribuzione di proventi e la gestione non lucrativa, perseguendo nel contempo obiettivi di economicità, efficacia ed efficienza sono state individuate aree di attività riepilogate nel Rendiconto Gestionale.

Il Rendiconto Gestionale informa sulle modalità con cui le risorse dell’Istituto sono state acquisite e sono state impiegate nel periodo con riferimento ad aree gestionali separate.

Di seguito la rappresentazione del rendiconto gestionale e dello stato patrimoniale per macro voci mettendo a confronto l’anno 2022 con i due anni precedenti:

RENDICONTO GESTIONALE 2020-2021-2022

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

2020

2021

2022

Proventi da attività istituzionale

874.344

900.797

884.981

Costi da attività istituzionale

678.376

689.966

566.202

Oneri generali attribuiti

377.605

344.810

368.889

Margine attività istituzionale

- 181.637

- 133.979

- 50.110

ATTIVITÀ PATRIMONIO IMMOBILIARE

2020

2021

2022

Proventi da attività patrimonio immobiliare

1.066.951

988.290

1.156.523

Costi da attività patrimonio immobiliare

332.586

374.612

463.030

Oneri generali attribuiti

460.787

378.301

482.076

Margine attività patrimonio immobiliare

273.578

235.377

211.417

ATTIVITÀ GESTIONE FINANZIARIA

2020

2021

2022

Proventi da attività gestione finanziaria

22.248

10.111

15.796

Costi da attività gestione finanziaria

2.388

2.949

2.907

Oneri generali attribuiti

9.608

3.870

6.584

Margine attività gestione finanziaria

10.252

3.292

6.305

ATTIVITÀ COMMERCIALE

2020

2021

2022

Proventi da attività commerciale

35.817

15.297

58.608

Costi da attività commerciale

1.233

4.903

36.762

Oneri generali attribuiti

15.469

5.855

24.430

Margine attività commerciale

19.115

4.539

- 2.584

ATTIVITÀ DI RESIDENCE

2020

2021

2022

Proventi da attività di residence

268.819

324.523

410.369

Costi da attività di residence

158.767

271.160

387.028

Oneri generali attribuiti

226.308

142.833

183.059

Margine attività di residence

- 116.256

- 89.470

- 159.718

Costi generali (attribuiti alle singole attività in proporzione rispetto ai singoli proventi)

1.089.777

875.669

1.065.038

RISULTATO DI GESTIONE

5.052

19.759

5.310

 

STATO PATRIMONIALE 2022

ATTIVO

2020

2021

2022

A. Crediti verso soci

0

0

0

B. Immobilizzazioni

 

 

 

Immobilizzazioni immateriali

6.528.132

1.593.897

1.589.452

Immobilizzazioni materiali

10.728.354

15.281.895

15.071.957

Immobilizzazioni finanziarie

1.812.521

1.164.085

1.576.526

C. Attivo circolante

 

 

 

Rimanenze

17.200

16.630

16.470

Crediti

1.015.905

719.906

942.552

Disponibilità finanziarie

382.185

425.465

805.949

D. Ratei e risconti

23.849

59.878

21.341

TOTALE ATTIVO

20.508.146

19.261.756

20.024.248

PASSIVO

2020

2021

2022

A. Patrimonio netto

17.211.719

17.231.478

17.236.789

B. Fondi per rischi e oneri

2.615.737

1.580.378

1.918.074

C. Trattamento di fine rapporto

58.425

65.169

68.001

D. Debiti

569.812

362.803

435.334

E. Ratei e risconti passivi

52.453

21.928

366.050

TOTALE PASSIVO

20.508.146

19.261.756

20.024.248

Il bilancio 2022 chiude con un utile d’esercizio di euro 5.310.

L’attività tipica dell’Istituto riguarda le seguenti aree gestionali:

  • Area attività istituzionale: tale area gestionale comprende le attività statutarie a sostegno della disabilità di non vedenti e ipovedenti. In particolare: le attività museali e le relative of-ferte formative; attività di ricerca; costi e con-tributi per l’accoglienza degli allievi; oblazioni.
  • Area attività residence: tale area gestionale comprende i servizi di accoglienza degli ospiti e degli allievi dell’Istituto: accoglie quali voci di ri-cavo le entrate relative al pernottamento degli ospiti e la quota riconosciuta per ogni giornata di presenza degli allievi e quali voci di costo le spese per le pulizie, per la mensa degli allievi e le utenze inerenti.  Il risultato di tale area ha contribuito a sostenere le attività di finalità sociale.
  • Area attività patrimonio immobiliare: tale area gestionale comprende le entrate derivanti dal patrimonio immobiliare consolidato a seguito di donazioni e acquisizioni che consentono di sostenere gli oneri delle attività istituzionali.
  • Area gestione finanziaria: tale area gestionale comprende le entrate derivanti dal patrimonio mobiliare consolidato a seguito di donazioni e lasciti.
  • Area attività commerciale: tale area gestionale comprende le attività di ricerca e sviluppo in campo di progettazione ausili ed accessori per non vedenti e ipovedenti: accoglie i ricavi delle vendite di ausili e materiali accessori e tutti i costi correlati.
Tutti i costi comuni non attribuibili ai singoli centri di costo, riconducibili principalmente ai costi del personale dipendente e dei collaboratori, alle spese inerenti la sede dell’Istituto, ai servizi di pulizia, alle utenze, alle manutenzioni e riparazioni, al costo per gli organi sociali e alle consulenze legali e amministrative per complessivi 1.065.038 sono stati rilevati in via residuale, nel centro di costo “Generale”.

In sede di redazione del progetto di bilancio i costi comuni sono stati attribuiti ai singoli centri di costo in base all’incidenza dei ricavi di ogni centro di costo sui ricavi complessivi.

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Questo bilancio sociale è stato approvato dal C.d.A. nella seduta del: 27/11/2023

Consulenza e coordinamento: Studio Carati

Comunicazione e grafica: WELCOM di Giovanni Bitonti

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