XI Unità : esercitazioni di lettura
$i $Promessi $sposi
$i $promessi $sposi sono il capolavoro di $Alessandro $manzoni. $nella sua introduzione al libro l'autore stesso dice di aver preso lo spunto, per la scrittura del libro, dal ritrovamento di un manoscritto anonimo del $seicento e si impegna a riscrivere, in uno stile pi} adatto all'epoca, la storia trovata nelle vecchie carte dell'$anonimo.
$il romanzo inizia con "$quel ramo del lago di $como", ormai tanto famoso. $siamo dunque in $Lombardia TRA Il #afbh E IL #afcj DOVE UN REPRESSIVO E INEFfICIENTE GOVERNO SPAGNOLO REGGE LE SORTI DELLO $sTATO.
$iL TEATRO DELLA VICENDA ~ IL TERRITORIO DI $lECCO, RISPETTABILE BORGO E PER DI PI} FORTEZZA CON RELATIVA GUARNIGIONE DI SOLDATI SPAGNOLI. $i protagonisti sono $renzo $tramaglino e $lucia $mondella, due giovani che si amano e intendono sposarsi. $altri personaggi sono $don $abbondio, il parroco, che, essendo pauroso, non ha il coraggio di opporsi alle richieste del signorotto del luogo, don $rodrigo e lo stesso don $rodrigo. $questi desidera sposare $lucia e vuole impedire il suo matrimonio con $renzo. $a questi personaggi se ne affiancano molti altri e la storia si svolge non solo nel paese, ma anche in altri luoghi, come $monza e $milano. $all'interno del racconto di questa vicenda si intreccia la storia delle guerre per la successione del ducato di $mantova e del $monferrato. $i disordini e la guerra portano alla diffusione di una terribile malattia: la peste. $molti dei personaggi di questa storia si ammalano a cominciare da don $rodrigo che muore. $anche $lucia si ammala, ma riesce a guarire. $la storia si conclude con un lieto fine perch% i due ragazzi, finalmente, riescono a sposarsi e ad iniziare una nuova vita vicino a $bergamo, in un filatoio, lontano dai luoghi in cui hanno vissuto tante tristi esperienze.
$un aneddoto su $cavour
$si racconta che un giorno sir $hudson, ambasciatore inglese a $torino, preg0 il conte di $cavour di ricevere un suo compatriota che doveva esporgli certe sue idee sull'$italia. $cavour gli fiss0 un appuntamento e, il giorno stabilito, venne da lui un distinto signore, il perfetto tipo di gentiluomo inglese, che gli espose un suo piano per liberare l'$italia dallo straniero. $cavour ascolt0 ammirato. $il suo visitatore conosceva ogni problema italiano e, per ognuno di essi, esponeva la soluzione migliore.
$siccome per0 il signore aveva parlato in inglese, $cavour, a cui qualche frase era sfuggita, domand0 allo straniero se per caso poteva ripetergli il suo piano in francese. $allora il gentiluomo gli riassunse ogni cosa nel pi} perfetto italiano.
- $signore - esclam0 $cavour ammirato - voi pensate come $machiavelli e parlate italiano come $manzoni. $se io avessi in $italia un uomo come voi, vorrei averlo al mio fianco. - $no - rispose il forestiero - anzi, lo mettereste in prigione come un sovversivo. E tese il suo biglietto da visita. $era $giuseppe $mazzini.
$sera d'ottobre
$lungo la strada vedi sulla siepe` ridere a mazzi le vermiglie bacche:` dai campi arati tornano al presepe` tarde le vacche.`` $vien per la strada un povero che il lento` passo tra le foglie stridule trascina:` nei campi intuona una fanciulla al vento:` $fiore di spina+...`
$g. $pascoli
$il susino
$nel cortile c'~ un susino.` $quant'~ piccolo non crederesti.` $gli hanno messo intorno una grata` perch% la gente non lo pesti.` $se potesse crescerebbe:` diventar grande gli piacerebbe.` $ma non servono parole:` quel che gli manca ~ il sole.` $che ~ un susino appena lo credi` perch% susine non ne fa.` $eppure ~ un susino e lo vedi` dalla foglia che ha.`
$b. $brecht
$il solito $pierino
- $pap{ - chiede $pierino - sei
certo che i padri sanno pi} dei figli?
- $certamente, caro, $~ proprio cos|+
- $chi ha inventato il barometro?
- $torricelli.
- $e il telefono?
- $meucci.
- $e allora, pap{, mi puoi dire perch% non sono stati il pap{ di $torricelli,
il padre di $meucci a inventare il barometro e il telefono?
$pierino, per castigo, deve
scrivere cento volte:
"$devo imparare a dare del lei alla
maestra".
$il giorno dopo $pierino consegna il
compito all'insegnante che gli dice:
- $pierino, perch%, invece di cento volte, l'hai scritto duecento volte?
- $per farti un piacere, maestra+
$la mamma chiede al suo figlioletto
di quarta elementare:
- $chi ~ il primo della classe?
- $nicola.
- $e il primo in italiano?
- $giovanni.
- $e il primo in matematica?
- $carolina.
- $e tu $pierino?
- $io sono il primo a prepararmi quando suona la campana.
$la mamma d{ al piccolo $pierino
una fetta biscottata ricoperta di marmellata. $dopo uno scrupoloso esame, $pierino
dice:
- $senti, mamma, perch% non metti la marmellata anche dall'altra parte? $i miei
poveri denti di sotto ci rimarranno male+
$lezione di matematica
$il professore interroga un allievo.
- $ma come, dopo un'ora di lezione e mezz'ora di calcoli mi presenti un foglio
bianco?
- $il fatto ~, professore, che io calcolo mentalmente.
$tom e la marmellata
- $tom+
$nessuna risposta.
- $tom+... $che cosa ne ~ successo di quel ragazzo? $ehi+ $tom+... $ma dove
si sar{ andato a cacciare quel discolo?
$allora la zia pieg0 la testa all'indietro
per arrivare pi} lontano con la voce:
- $tooom+
$un lieve fruscio alle spalle la fece
voltare...
- $ah, ecco+ $ci dovevo pensare alla credenza+ $cosa ci stavi a fare l{ dentro?
- $niente.
- $niente? $fa' vedere le mani. $e quel muso sporco che hai cos'~?
- $non so zia.
- $lo so io. $~ marmellata. $ecco cos'~. $quante volte ho detto che se tocchi
la marmellata ti levo la pelle? $dammi quella bacchetta. - $gi{ la bacchetta
era levata in alto. $non c'era scampo.
- $zia, zia+ $guarda l{ dietro, zia+
$la vecchia signora si volt0 raccogliendo
la sottana, lasciando cos| libero un po' di passaggio. $pronto come un lampo
il monello le guizz0 accanto e spar|. $per un momento zia $polly rest0 a bocca
aperta; poi le venne da ridere.
- $ma quando imparer0 con quel demonio? $dopo tante volte che me l'ha fatta
dovrei aprire meglio gli occhi ormai, no?