Scrive Paolo Bentivoglio: "Avete mai pensato che cosa sarebbe il mondo del pensiero e degli studi se non esistesse l'alfabeto? Ebbene, così eravamo noi ciechi fino al 1826 prima che Luigi Braille, uno di noi prigionieri, inventasse il suo sistema".
Da quel 1826 molta acqua è passata sotto i ponti e qualche goccia, grazie a Dio, è arrivata anche a noi, tanto da immaginare e organizzare servizi come il Telebook, che offre ai non vedenti, libri digitali da leggere tramite display braille, sintesi vocale o software di ingrandimento dei caretteri.
Questo servizio naturalmente, è riservato all'uso esclusivo dei non vedenti e nasce come "espressione alta" di un volontariato attento ai cittadini più disagiati e in difficoltà.
Un sincero ringraziamento va a Nadia, Rosaria, Giulio e Vincenzo, ex BR detenuti nel penitenziario di Opera, che hanno reso possibile la creazione e l'incremento del catalogo dei testi digitali, attraverso un quotidiano e paziente lavoro di immissione nel computer, correzione e rielaborazione.
Oggi disponiamo di un catalogo che offre ai lettori oltre mille testi di vario argomento, prelevabili via internet o disponibili su CD-Rom e utilizzabili dai non vedenti sul proprio computer in completa autonomia.
All'importante offerta di base di testi digitali, vogliamo aggiungere nel prossimo futuro, altre funzioni destinate ad arricchire la qualità degli strumenti a disposizione, come ad esempio, schede di presentazione per ciascun libro, recensioni e critiche degli esperti e infine, un'area di dialogo degli utenti, aperta a commenti e osservazioni personali in grado di sviluppare un dibattito permanente fra tutti.
Non abbiamo la pretesa di essere dei pionieri, nè di rivendicare primati o primogeniture di sorta! Ben sappiamo infatti che altre iniziative sono in atto sulla Rete; anzi, ad esse vogliamo collegarci e coordinarci nel quadro di un lavoro comune, svolto al servizio dei medesimi obiettivi.
Desideriamo piuttosto costituire un punto di riferimento nel settore dell'editoria elettronica riservata ai non vedenti, in ossequio alle nostre finalità istituzionali, alla nostra esperienza specifica e alla necessità di fornire adeguate risposte di carattere culturale anche a quei cittadini per i quali la lettura costituisce ancora una "barriera architettonica" difficilmente sormontabile.
Mario Barbuto
Bologna, novembre 1998