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FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE ISTITUZIONI PRO CIECHI
Verbale della riunione del consiglio Federale, tenutasi il 2 Giugno 1921 in Via della Colonna, 4 - Firenze.
La riunione si apre alle ore 15.30
Sono presenti: Barone Giorgio Enrico Levi, prof. Alessandro Graziani, ten. Aurello Nicolodi, prof.sa Lavinia Mondolfo, prof. Anna Antonacci, Dott. Riccardo Rugani (eletto dall’Unione Italiana dei Ciechi) e il Sig. Oreste Poggiolini, quale Segretario.
Il Barone Levi assume la Presidenza provvisoria, e prega il Segretario di dar lettura delle ratifiche ricevute e di informare sulla corrispondenza avuta coi vari Istituti.
Poggiolini Segretario legge l'elenco degli Istituti che hanno confermata la loro adesione:
- Istituto Nazzareno per cieche (Spoleto)
- Istituto dei ciechi (Bologna)
- Istituto Provinciale per i ciechi (Lecce)
- Laboratorio Romano per ciechi (Roma)
- Sez. Romana della Soc. Naz. Margherita ( Roma)
- Istituto Davide Chiossone (Genova) (1)
- Sez. Emiliana della Soc. Margherita (Bologna)
- R.Istituto Vittorio Emanuele II (Firenze)
- Unione Italiana dei Ciechi (Firenze)
- Convitto Sordomuti e cieche (Assisi)
- Istituto per i ciechi (Livorno) Ardenza
- Soc. Naz. Margherita (Firenze)
- Comitato Fiorentino per l'assistenza ai ciechi di guerra (Firenze)
- Istituto dei ciechi (Milano) (2)
Riferisce poi sulle adesioni in sospeso che sono le seguenti:
*********** note pagina 1 *************
(1) L’istituto di Genova il 18 Aprile u. s., comunicava che il Consiglio di Amm/ne in data del 15 Aprile aveva deliberato l'adesione in via di massima, riservandosi di presentare quanto prima le sue proposte per ottenere, sia una più efficace azione da parte della Federazione, sia una più equa ripartizione del contributo economico che ad essa dovrà portare ogni singolo Istituto. La deliberazione soggetta all'approvazione dell'Autorità Tutoria.
(2) A Milano fu deliberata la partecipazione di cui si ha notizia ufficiosa attendendosi l'approvazione dell’Autorità Tutoria per la comunicazione ufficiale.
*********** fine note pagina 1 *************
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Riferisce poi sulle adesioni In sospeso che sono le seguenti:
- Istituto Regionale Garibaldi per i ciechi - Reggio Emilia (in data 8 Aprile partecipava che quanto prima sarebbe stato convocato il Consiglio - manifestando la speranza di dare presto la risposta- fu sollecitato ancora il 3 Maggio e indirettamente per mezzo del prof. Amadei.)
- Fondazione Diaz - Torino (in data 23 Aprile partecipava che avrebbe nella prossima riunione esaminato la proposta)
- Opera Pia Assoc. Tutela dei ciechi - Siena (Chiedeva il 16 marzo schiarimenti sul contributo finanziario - che furono dati con lettera del 18 stesso - il Sig. Fabrizzi Pietro interessato a sollecitare scriveva il 13.4 non ancora essersi riunito il Consiglio per deliberare.)
- Casa di lavoro e patronato per i ciechi di guerra di Lombardia - Milano - (Sollecitato il 12.4.21. rispondeva il 16 detto - plaudiava aderiva in massima salvo deliberazioni del Consiglio - chiedeva lo Statuto che già era stato inviato e di cui furono spedite altre 2 copie.)
- Ospizio Margherita di Savoia - Roma (il 28 Aprile u.s. il Commissario straordinario pur manifestando la sua simpatia, dichiarava che essendo a termine della sua missione avrebbe rimessa la decisione alla nuova Amm/ne.)
Prosegue, riferendo sui rifiuti di adesione che sono i seguenti:
Istituti | Motivazione dei rifiuti |
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1. Congreg. S. Filippo Neri-Parma | A questo Ente e' fatto divieto occuparsi benefica. estranee allo Statuto. |
2. R. Istituto ciechi e cieche. Corso Napoli 54 –Torino | 4.4.21 Per le condizioni finanziarie difficilissime non può addossarsi nuovi oneri |
3. Istituto per ciechi Configliacchi – Padova | 8.4.21 Sospendere per gli oneri che apporterebbero annualmente (v.r.) |
4. Patronato Regina Margherita pro ciechi Istituto Paolo Colosimo- S.Domeico Maggiore *Napoli* | 11.4.21 Ragioni di opportunità non consentono-si riservano per l'avvenire |
5. Istituto p. ciechi Via Nizza 151 - Torino. | 14.4.21 Astenersi con vivo rammarico per ragioni finanziatie (ved.risp.16.4.21) |
6. Ospizio p. ciechi Ardizzone gioemi –Catania | 19.4.21 Non potendo sostenere la spesa del contributo finanziario. |
7. Istituto dei ciechi S. Alessio all'Aventino - Roma | 22.4.21 Non ha tenuto dover aggravare il già pesante bilancio |
8. Istituto dei ciechi – Cagliari | 7.5.21 Le condizioni del bilancio non consentono di sostenere il contributo richiesto |
9. Fondazione di Rittmejer – Trieste | 21.5.21 Per le condizioni attuali nelle quali si trova l'opera pia tali da mettere in pericolo l'esistenza. |
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Aggiunge di avere insistito presso gli Istituti di Padova e di Torino affinche’ ritornino sulla deliberazione presa e legge le lettere inviate agli stessi.
Ritiene che si debba mantenere i contatti coi principali Istituti che hanno creduto di tenersi in disparte, mostrando loro i vantaggi che possano avere dalla Federazione.
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Il Barone Levi e' pure del parere che si debba mantenere i contatti ed insistere, pero' facendo due elenchi degli Istituti: quelli solvibili e quelli di scarsi mezzi, cercando attrarre i primi nell’orbita della Federazione.
La Sig. Mondolfo e' di opinione che l'Unione Italiana dei Ciechi dovrebbe premere sugli Istituti riluttanti a Federarsi, e crede che si potrebbe ammettere per ora senza contributo, invitandoli alle adunanze senza voto deliberativo.
Il prof. Graziani fa notare il pericolo di una simile indulgenza e crede che convenga prima insistere per la loro adesione tenendoli al corrente del lavoro della Federazione, e si conviene di adottare la linea di condotta suggerita dal prof. Graziani.
Il Segretario riferisce sulle riluttanze marifestate dal Prof. Comm. G. B. Ramoino ad accettare la carica di consigliere, legge la corrispondenza con lui scambiata e comunica una sua lettera recente nella quale il prof. Ramoino per le sue occupazioni, declina l’onore di far parte del Consiglio Federale.
Il Barone Levi ritiene che convenga insistere caldamente presso il prof. Ramoino, affinchè accetti la carica, nella quale può riuscire di grande utilità, anche senza Il personale intervento alle riunioni. Il Consiglio approva all'unanimità.
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Dopo di che il Barone Levi dichiara costituita definitivamente la FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE ISTITUZIONI PRO CIECHI, e propone che nel comunicare la costituzione agli Enti interessati s’invitino a determinare essi stessi il contributo sulle basi dello Statuto, ìnterloquiscano Graziani, Mondolfo e Poggiolini e si stabilisce che il contributo dell'1% debba essere dato sulle entrate effettive dell'ultimo esercizio (1920) tolti gli oneri patrimoniali e che il versamento venga chiesto in due rate semestrali.
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Si procede alla nomina delle cariche. Su proposta del Barone Levi vengono nominati per acclamazione:
- Presidente Prof. ALESSANDRO GRAZIANI
- Vice Presid. Prof. LAVINIA MONDOLFO
- Tesoriere Ten. AURELIO NICOLODI
- Segretario Sig. ORESTE POGGIOLINI
Poggiolini espone ai convenuti le linee generali di un programma studiato per il primo periodo di funzionamento della Federazione, nel quale ha cercato di tenere i giusti limiti, perchè non si metta inutilmente troppa carne al fuoco. Mano a mano che egli legge, ed illustra i vari punti del programma i convenuti esprimono le loro osservazioni:
1.0 – INCHESTA SULLE MATERIE PRIME
Dovrà essere inviato agli Istituti un formulario chiedente i dati sul consumo approssimativo annuo delle varie materie prime, sulla quantità attuale in provvista, sui prezzi pagati, nomi dei fornitori ecc.
In seguito alle risposte avute, ed a seconda di esse, dovrà cominciarsi la parte positiva delle trattative per le provviste che si ritenessero utili di fare in comune.
L'invio del formulario dovrà essere esteso ai principali Istituti non aderenti per mantenere con loro il contatto e dar loro la sensazione che la Federazione ha incominciato il suo lavoro a vantaggio comune.
Graziani, Levi e Mondolfo, aderendo a questo punto del programma interloquiscono per schiarimenti e delucidazioni. Resta convenuto su loro suggerimento, di procedere con cautela nella parte di trattative per forniture, facendo contratti che siano rividibili di tre in tre mesi per i prezzi che non sono stabiliti e che accennano in ogni ramo al ribasso. Per l'agibilità del funzionamento Levi, quando le pratiche saranno sufficientemente istruite, suggerisce di provocare dai singoli Consigli d'Amm/ne delle deliberazioni preventive, in modo che al momento di concludere le Direzioni possono dare le loro risposte.
La sig. Mondolfo, crede che parallela alla questione delle materie vi sia quella dello smaltimento dei manufatti.
Nicolodi ritiene che a questo si potrà venire se si uniformerà la lavorazione dei varii Istituti su tipi unici. Si rimane d’accordo che questa parte non possa essere affrontata che in un secondo tempo
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2.0 - SCAMBIO DEGLI ALUNNI FRA LE ISTITUZIONI VICINE
Su questo punto, specialmente sollevato per lettera dal prof. Ramoino che fu Presidente dell'ultimo congresso dei ciechi a Genova, è necessario sentire le sue idee pratiche, al riguardo, e cercare di farle applicare nel limite del possibile.
Graziani, dice che Il principio è stato ammesso dai Congressi, ma che vi sono delle difficoltà pratiche.
Mondolfo, riferisce ciò che Milano ha fatto coll'Istituto di Asso per il reparto agricolo.
Antonacci, dichiara che Lecce ha fatto qualche cosa in questo campo con Napoli.
Si conviane nell'utilità dello scambio di alunni e si approva di sentire al riguardo il Prof. Ramoino, i cui suggerimenti potranno servire di guida.
3.0 – ACCERTAMENTO DEL DEFICIT DEGLI ISTITUTI E PROVVEDIMENTI PER APPLIANARLO
Si dovrebbe chiedere ad ogni Istituto notizie dei deficit degli ulItimi esercizi e delle pratiche fatte per applianarli, per poter fare una pressione collettiva presso il Governo e gli altri Enti pubblici.
Graziani e Levi, credono che questo sia un punto da trattare con con delicatezza perchè possono esservi al riguardo differenze.
Antonacci, dichiara che esiste un dgereto che prescrive la rifusione dei deficit per parte del governo, e che per conto dell'Istituto di Lecce già ha fatto pratiche dirette col Governo stesso.
Si delibera che la inchiesta relativa sia fatta senza urgenza, dopo quella sulle materie prime.
4.0 – ACCORDI COL COMM. RAMOINO QUALE PRESIDENTE DELL’ULTIMO CONGRESSO PER L’AZIONE DA SVOLGERSI PRESSO IL GOVERNO PER I PRBLEMI GENERALI DELLA CECITA’
Si delibera di mettersi in contatto collo stesso Comm. Ramoino e di aderire alla sua azione per quanto può riguardare il programma della Federazione.
5.0 – INIZIO DELLA PROPAGANDA PRESSO I DEPUTATI E SENATORI
Per poter avere in parlamento autorevoli interpreti per la causa dei ciechi si dovrebbe cominciare con una pubblicazione breve, sintetica riassuntiva che si procurasse le prime adesioni.
Levi ritiene che il momento sia poco opportuno e convenga attendere di aver meglio maturati i problemi su cui richiamare l'attenzione dei legislatori.
Poggiolini, spiega che questa prima pubblicazione dovrebbe avere carattere generale, e mostrare soprattutto
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colle poche cifre statistiche che il problema dell'aiuto ai ciechi è un dovere sociale che non involge sacrifici finanziarii insostenibili.
Si conviene di tenersi pronti ad attendere il momento oppotuno.
6.0 – PROVVEDIMENTI PER RINFORZARE LE BASI FINANZIARIE DELLA FEDERAZIONE
Poggiolini accenna a un suo progetto di massima per poter raccogliere un certo numero di contribuenti a lire 10 annue col mezzo delle Casse di Risparmio e Banche. Progetto che si autorizza di studiare e possibilmente di applicare, interpellando la presidenza dell'Associazioni fra le casse di risparmio Italiane che ha sede in Bologna.
Poggiolini chiede che per lo svolgimento di questo programma si accordi un mandato largo di fiducia, onde non trovarsi ad evere intoppi e i convenuti convengono pienamente in quanto egli dice, dando ampio mandato alla presidenza e all'ufficio esecutivo.
Per le spese ordinarie d'ufficio lo stesso Segretario riferisce di avere in corso una trattativa con l'Unione Italiana dei Ciechi e coll'Ing. Bertolotto per avere a disposizione un ufficio e una impiegata le cui spese sarebbero in comune coll'Unione stessa e sarebbero in complesso dalle L.130 alle L. 150 mensili. Su questo si da mandato di fiducia al Segretario di combinare alle miglíori condizioni consentite dal periodo iniziale della Federazione.
A una lettera del Faro d'Italia circa la proposta di stampare i libri di testo dagli Istituti, si da mandato di rispondere evasivamente essendo la pratica prematura, dovendo essere quello della stamperia un argomento da trattarsi ampiamente quando si sarà affermata l'utilità della Federazione.
La seduta e' tolta alle ore diciotto.
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IL SEGRETARIO
ORESTE POGGIOLINI
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Verbale della riunione tenuto nel giorno di Giovedì 24 Febbraio 1921 nella sede dell'Istituto Vittorio Emanuele II, Via della Colonna 4, Firenze, per addivenire alla costituzione della Federazione Nazionale fra le Istituzioni pro-Ciechi.
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Si sono riuniti alle ore 19 i rappresentanti delle Istituzioni Italiane pro ciechi, convocati dal prof. Alessandro Graziani, in adempimento ai voti espressi nei vari congressi per i ciechi, per addivenire alla discussione dello schema di Statuto proposto per la Federazione Nazionale fra le Istituzioni stesse.
Il Principe Don Roberto Strozzi, presidente dell'Istituto Vittorio Emanuele, dà il benvenuto ai convenuti, augurando che il loro lavoro sia proficuo e conclusivo.
Il Barone Giorgio Enrico Levi propone che la presidenza sia assunta dal prof. Graziani dovendo a lui darsi il merito di avere per anni tenuta viva la questione e di essere finalmente arrivati ad una pratica attuazione dell'idea. Il prof. Graziani, ringraziando della proposta e degli applausi da cui è accolta dai convenuti, crede che la sua posizione di relatore sul progetto dello Statuto sia incompatibile coll'Ufficio di Presidente, che propone sia invece affidato al Barone Levi.
In seguito alle insistenze del prof. Graziani ed alla approvazione unanime dei presenti, il Barone Levi assume la presidenza, affidando le funzioni di segretario al sig. Oreste Poggiolini.
Il Prof. Graziani dà contezza delle adesioni ricevute e constata la presenza degli Enti rappresentati, come risulta dal seguente elenco:
- Istituto Vittorio Emanuele - Firenze - (Barone Levi )
- Istituto dei ciechi di Cagliari - (prof. Graziani)
- Società Nazionale Margherita - (prof.Landriani)
- Istituto Garibaldi di Reggio Emilia - ( id di )
- Sezione Romana Società Margherita - ( “ “ )
- Laboratorio Rodano per i ciechi – Roma - ( “ “ )
- Comitato Fiorentino per l'assistenza ai ciechi di guerra - Firenze - (Oreste Poggiolini)
- Istituto Davide Chiossone - Genova - (Avv. Danè)
- Istituto Baroni Rittmayer - Trieste - (Prof. Graziani)
- Istituto provinciale pro ciechi - Lecce - (Avv.Terrosi )
- Istituto dei ciechi Asilo Mondolfo - Milano - (Prof. Lavinia Mondolfo)
- Opere Naz. di protez.e assit.dei Mutilati di guerra - Roma ( id id )
- Istituto -dei ciechi - Ardenza - Livorno (Prof. Grandi e signora - Cav. Albanelli)
- Sez. Emiliana soc.Margherita - (Prof.Graziani)
- Istituto dei ciechi dì Bologna - ( id id )
- Unione Italiana dei Ciechi - (Prof.Ernesto Soleri)
Hanno inoltre mandato adesioni senza rappresentanze:
- Istituto Sordo Muti e ciechi di Spoleto (con L.10 per il contributo alle spese)
- Fondazione Diaz - Ciechi di guerra - (con telegramma) Torino
- Istituto Ardizzone Gioemi - Catania
- Istituto dei Ciechi - Via Nizza - Torino ( con riserva per la parte finanziaria)
- Istituto Serafico per sordo-muti - Assisi
- Istituto S. Alessio all'Aventino - Roma
- Istituto Florio e Salamone - di Palermo
Si è manifestato in massima favorevole alla iniziativa della Federazione l'Istituto di Padova, che però non ha mandato rappresentanti essendo l'attuale Consiglio scaduto si è manifestato scettico sulla riuscita l'Istituto di S.Lucia e Giuseppe di Napoli.
Il Presidente riassume quindi le principali osservazioni che sono state raccolte e vagliate in una seduta prepartoria; e i convenuti si accingono quindi ad un minuto ed attento esame dello schema di Statuto, cercando di tener conto di tutte le modificazioni che appariscono opportune e ragionevoli. L'accordo sulle modificazioni o aggiunte proposte viene sempre raggiunto alla unanimità, e lo Statuto risulta approvato.
Soltanto sulla parte riguardante il funzionamento si impegna una viva discussione provocata dalle dichiarazioni ed opinioni svolte dalla sig.a prof. Mondolfo, la quale riferendosi alle condizioni di disavanzo dell'Istituto di Milano, di cui fa parte, e che ha fatto anche al di là del possibile, ritiene che i fondi occorrenti per Il funzionamento della Federazione non possano venire che dal Governo, senza di che essa non sarà in grado di esplicare il suo vasto programma.
Il Presidente Barone Levi non crede che il Governo acconsentirebbe mai e concedere fondi a un ente nuovo, che si propone di premere su di esso perchè risolva la crisi degli Istituti esistenti e si svolga in favore dei ciechi efficace azione. Tutti gli Istituti sono ora in deficit, ma appunto per questo essi devono cercare di unire le loro forze allo scopo di togliersi dalla situazione attuale, e poichè appunto la Federazione si propone tale scopo, al suo inizio e al suo funzionamento devono pensare coi mezzi propri, salvo ad escogitare quegli altri mezzi che valgano a darle poi maggior vitalità, una volta superato il periodo iniziale. Poco male se per esempio un deficit di L. 200 mila sarà portato a 202 mila, se questa piccola maggiore spesa sarà il mezzo per aumentare le entrate e realizzare delle economie.
Si associano pienamente alle considerazioni del Presidente il Prof. Graziani e il Tenente Nicolodi, il quale ritiene che in un periodo eccezionale come il presente si dovrebbe chiedere al Governo di potere valersi dei capitali degli Istituti se le rendite non sono sufficienti.
L'Avv. Danè vorrebbe che si stabilisse un fabbisogno minimo, ma gli viene fatto osservare dal Presidente che ciò ora è assai difficile, e si potrà farlo dopo il primo periodo, per cui appunto occorre avere un fondo, che si è proposto nel limite dell'1% sulle entrate effettive degli Istituti per il primo anno, limite che negli anni successivi non dovrebbe superare il 2%.
Il Sig. Poggiolini svolge i criteri informativi che dovranno guidare la Federazione, la quale da un lato dovrà lavorare perchè Governo ed Enti pubblici, si preoccupino della questione dei ciechi e degli Istituti esistenti; e dall'altro rendersi direttamente utile anche ai bilanci degli Istituti stessi con un coordinamento delle loro energie ed iniziative e colle economie che si rendessero possibili mediante le forniture comuni o concordate sui migliori prezzi ottenibili. Ora nessuna delle organizzazioni che hanno esercitato la loro influenza sui pubblici poteri si è mai sognata di chiedere da essi il pagamento delle quote per gli organizzati. Chiedendo ciò che non sarebbe ottenibile la Federazione non si metterebbe intanto in grado di funzionare e pregiudicherebbe ogni sua futura azione. Crede che dopo la discussione avvenuta la sig.a Mondolfo, che rappresenta la fervida Milano, vorrà convincere il suo Istituto di dare alla Federazione tutto il suo benevolo concorso.
Replica la sig.a Mondolfo per dire che se s'intende la Federazione come un organismo coordinatore delle forze per conseguire benefici a pro degli Istituti e come centro prepulsore per tutte le questioni che si riferiscono ai ciechi, le sue idee possono molto avvicinarsi a quelle degli altri convenuti, e riferirà in tal senso al suo Istituto, senza potersi per ora formalmente impegnare.
Dopo di che anche la parte finanziaria viene concretata nell'art.8 dello Statuto, nel senso di limitare il concorso finanziario degli Istituti al 2% delle loro entrate effettive, e per il primo anno all'1% accettando in aggiunta proposta dal sig. Poggiolini di potere a suo tempo accrescere i fondi della Federazione di una parte proporzionalmente della cifra delle forniture comuni o concordate, quando l'esperienza ne abbia dimostrata la possibilità e l'utilità.
Per dar modo agli Istituti che avevano manifestato dubbi o riserve circa gli impegni finanziari di dare la loro adesione ora che ne è stata chiarita la portata, e anche per deferenza verso le Istituzioni che pure avevano inviato rappresentanti con pieni poteri, si stabilisce che lo Statuto modificato e completato debba essere mandato a tutti gli Enti rappresentati alla riunione per la ratifica, restando intesi che la costituzione della Federazione Nazionale fra le Istituzioni pro ciechi sarà definitiva colla ratifica per parte degli Istituti associati.
Si stabilisce pure che copia dello Statuto sia comunicata agli Enti non rappresentati alla riunione per sollecitarne la loro adesione.
Il Barone Levi riterrebbe che si dovesse rimandare ad altra riunione, dopo la ratifica, le nomine del Consiglio Federale, ma essendogli fatto osservare che in tal modo si rischierebbe di perdere altri mesi e si renderebbe necessaria una nuova riunione con spese non lievi, consente nelle opportunità di addivenire alle dette nomine, coll'intesa però che esse abbiano carattere di provvisorietà nel senso cioè che la prossima assemblea dovrebbe essere lasciata libera di una nuova scelta. E con tale intesa vengono proposti e nominati per acclamazione a far parte del Consiglio Federale i seguenti Signori:
- Barone Giorgio Enrico Levi ( Firenze)
- prof. Alessandro Graziani ( Bologna)
- prof. Lavinia Mondolfo (Milano)
- Dr. G.B. Ramoino (Genova)
- prof. Anna Antonacci (Lecce)
- Tenente Aurelio Nicolodi (Firenze)
Il 7° membro rimane da destinarsi, dovendo essere nominato a norma dell’art.6 dello Statuto della Unione Italiana dei Ciechi.
La riunione è stata interrotta alle 12.30, ripresa alle 15.30 e terminata alle ore 18.30.
Firenze 24 Febbraio 1921
IL SEGRETARIO
Poggiolini Oreste
IL PRESIDENTE
Graziani Alessandro