Natale al Portico dei Servi

Una delle più antiche d’Italia, la Fiera di Santa Lucia, tra storia e matematica
Mafalda Sandrini - Ricercatrice Freie University di Berlino analisi di dinamiche sociali

Nel cuore di Bologna, il Portico dei Servi è uno dei luoghi più riconoscibili: si affaccia su Strada Maggiore, di fronte alla Basilica di Santa Maria dei Servi, e i suoi archi ampi e regolari fanno parte integrante del paesaggio urbano. Durante il periodo natalizio, questo spazio acquista un ruolo ancora più centrale, ospitando la tradizionale Fiera di Santa Lucia, una delle più antiche d’Italia, che da secoli anima la città con bancarelle, artigianato e decorazioni natalizie.

 

Ma il Portico dei Servi non è solo un luogo di commercio o di culto: è anche uno spazio di memoria, che racconta una parte importante della storia culturale della Bologna rinascimentale. In quell’epoca la città era uno dei centri universitari più rilevanti d’Europa, e tra i suoi protagonisti vi fu Scipione del Ferro, matematico nato a Bologna nel 1465. Docente presso lo Studio bolognese, è noto per aver risolto un caso particolare dell’equazione cubica, uno dei problemi più discussi del suo tempo e scoperta mantenuta segreta fino alla morte.

 

In quell’epoca, lo studio della matematica non era confinato alle aule universitarie, ma si alimentava anche di confronti pubblici: veri e propri tornei tra studiosi, che si sfidavano davanti a un pubblico con problemi da risolvere, in giochi d’ingegno in cui era in palio il prestigio personale e accademico. I portici di Bologna, luoghi coperti e accessibili, erano spesso teatro di questi incontri.

Il portico dei Servi con le bancarelle di Natale - Strada Maggiore, Bologna

Non sappiamo con certezza se Scipione del Ferro partecipò a simili sfide sotto questo specifico portico, ma è plausibile che ambienti simili abbiano ospitato discussioni e confronti tra studenti, docenti e cittadini interessati al sapere. A testimonianza del legame tra questo luogo e la figura del matematico, oggi una targa commemorativa è visibile sotto il portico, nei pressi dell’ingresso alla basilica. La targa ricorda il contributo scientifico di del Ferro e richiama l’attenzione sul ruolo culturale che questo spazio ha avuto nei secoli. Non si tratta solo di un omaggio formale, ma di un segnale tangibile che invita chi passa a riscoprire la stratificazione di significati che caratterizza Bologna.

 

Camminare sotto il Portico dei Servi, tra le luci della fiera e il via vai dei passanti, significa attraversare un luogo in cui commercio, religione e conoscenza si sono intrecciati per secoli;

 

il Natale al Portico dei Servi è dunque anche un’occasione per riscoprire il valore profondo di un luogo che ha da sempre rappresentato l’incontro tra diverse dimensioni della vita cittadina: il sacro, il mercantile e il culturale. Tra le luci delle decorazioni natalizie e il brusio della Fiera di Santa Lucia, il portico si trasforma in uno spazio vivo e vibrante, dove la storia e la tradizione si intrecciano con la quotidianità di chi, anno dopo anno, si riunisce per festeggiare insieme.

 

Il ricordo di Scipione del Ferro, con la sua passione per la conoscenza e la matematica, si fa così parte integrante di questo scenario, suggerendo che la festa non è solo un momento di celebrazione esteriore, ma anche un invito a coltivare la curiosità, il confronto e lo studio, valori che hanno contribuito a fare di Bologna una città di cultura e scienza.

 

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