Lettera di
antitestamento di Natale

di Alessandro Bergonzoni

Ritorna l'appuntamento con gli auguri di Natale, la fantasia e il cuore del grande artista bolognese.


Questo è un antitestamento cioè non è quello che lascio se non torno a quello che voglio quando torno...
Quando torno voglio cambiare vita così posso mettermi pantaloni di una taglia più piccola. Voglio un letto a due piazze ed un monumento: il mio. Voglio un aereo con due enormi orecchie al posto delle ali: praticamente un Dumbojet. Voglio un fratello sole e una sorella luna, per divertirmi giorno e notte come San Francesco che parlava agli uccelli, stava zitto con i pesci e ripeteva tutto con i pappagalli. E a proposito voglio anche un pappagallo che dica Loreto e anche un altro pappagallo che dica Assisi.
Quando torno voglio un motoscafo guidato da un idraulico per andare a trovare mia moglie quando le si rompono le acque. Voglio costruire un ospedale dove ci và chi non si è mai fatto niente e lo voglio chiamare "Ospedale Grandi Illesi". Poi ne voglio costruire un altro dove ci và soltanto chi crede di essere amato e lo è stato; chi crede di essere il migliore e non lo è; di avere un sacco di soldi e non li ha: l'"Ospedale Grandi Illusi". Quando torno voglio un cane da punta che

Foto - Primo piano di Alessandro Bergonzoni

disegni con me, ma soprattutto che mi temperi le matite. Voglio un bel paio di "sì" nuovi per annuire anche sulla neve. Voglio diventare a tutti i costi amico di Alvaro per andare all'inaugurazione di una nave e poter dire, così tanto per dire: "Sono stato al varo con Alvaro..." così per il gusto di fare. Voglio conoscere meglio i Sumeri e già che ci sono gli Stupid e gli Ignurant. Voglio mettermi una benda sugli occhi e poter comprare e vedere tutte le cassette pirata che

voglio. Voglio fare l'autostop con il medio senza risultare volgare. Voglio un pacemaker senza fili per telefonare tra me e me a chi mi sta veramente a cuore. Voglio fare piangere il mare calmo fino a farlo diventare un mare commosso.
Voglio sporcare il coro delle voci bianche.
Ma soprattutto non voglio piangere più sul latte versato, ma cambiare mucche.

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