Itinerari Organistici di Maria Chiara Mazzi Rassegna di concerti, convegni e conferenze tra musica |
Sempre di più ormai le rassegne concertistiche, soprattutto in estate, non costituiscono semplicemente un “momento di evasione” attraverso la musica, ma rappresentano un’occasione per collegare musica e territorio, storia e presente, ricerca sul passato e attualità, recuperando a quel repertorio “classico”, troppo spesso tenuto fuori dalla nostra vita, un valore di arricchimento culturale e non solo di passatempo elevato. Questa premessa è indispensabile ad una serie di rassegne che senza fare troppo chiasso, ma caparbiamente sono ormai divenute una consuetudine e un caposaldo delle nostre (ma rassegne analoghe fioriscono ormai un po’ dovunque) terre. Come quella intitolata “Itinerari Organistici nella provincia di Bologna”, nata nel 1986 grazie all’impegno e alla dedizione dello scomparso Maestro Giorgio Piombini e che ininterrottamente da 24 anni organizza concerti d’organo e musica sacra nelle varie chiese dell’Appennino Bolognese e di Bologna. |
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dalla Spagna, dall’Olanda. Chi pensa però che “Itinerari Organistici” proponga ‘semplici’ concerti si sbaglia: al di là della chiara intenzione comunicativa e di riscoperta del territorio, intenzione precisa degli organizzatori è quella di riscoprire e ridare voce, spesso anche attraverso accurati restauri, organi antichi disseminati copiosissimi nelle valli e sulle montagne, testimonianza di una voglia di musica nata in epoche lontane e troppo spesso dimenticata. Venti organi storici hanno finora riacquistato il loro antico splendore e anche quest’anno, ad esempio, nell’ottobre sono stati recuperati due importanti strumenti storici meccanici: l’organo di Giovanni Chianei (1769) della Chiesa di S.Agostino di Imola e quello di Giuseppe Sarti (1845) della Chiesa della SS. Trinità di Bologna, restaurato da Paolo Tollari e inaugurato il 30 ottobre alla presenza di S.E. il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. E proprio per ribadire la vocazione più largamente ‘culturale’ della rassegna (nella quale alcuni appuntamenti sono introdotti da una vera e propria ‘guida all’ascolto’), ai concerti si affiancano da sempre convegni e conferenze, organizzate in collaborazione con il Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, con l’Associazione culturale il “Saggiatore musicale”, | col Museo Internazionale della Musica, con l’Accademia Internazionale di Musica per Organo “S.Martino”; collaborazioni grazie alle quali vengono organizzate masterclasses di grandi maestri, come quella di quest’anno dedicata a Frescobaldi da Luigi Ferdinando Tagliavini sul monumentale organo della Basilica di S.Giovanni in Laterano a Roma. Chi poi pensa che Arsarmonica presieduta da Fabiana Ciampi (affiancata dalla preziosa collaborazione di Ida Zanini Piombini che con instancabile volontà ha proseguito un cammino iniziato molti anni fa da Giorgio) si ‘limiti’ a proporre musica antica si sbaglia, perché uno dei suoi obiettivi è quello di promuovere anche la nuova musica. In questo senso sono andate la presentazione del CD “Quattro lembi di Cielo” di Daniele Venturi presso il Museo della Musica e la “Missa Eclectica”, composta da dodici giovani compositori, i quali, ispirandosi ai canti gregoriani, hanno celebrato la festa di Santa Cecilia creando brani per il Proprium e l’Ordinarium. Un’attività a 360°, quindi e un’Associazione che si appresta a celebrare nel 2010 il quarto di secolo dedicato a riscoprire non solo i piccoli centri ma anche tutta una rete di feste, devozioni, incontri, socialità e vita di comunità talora imprevedibili e che rendono ricchissimi ancora i nostri territori e ricca e attiva la vita della musica. |