Dog Fitness

di Mario Barbuto

Un centro di salute e benessere utile anche ai cani guida.


A Reggio Emilia, in via Adua 22, in una struttura moderna e funzionale denominata Dog Fitness, Ludovica Dragone opera da alcuni anni per alleviare le sofferenze fisiche e neurologiche dei cani tramite tecniche fisioterapiche e riabilitative all’avanguardia.
I cani guida per ciechi che vengono sottoposti a uno stress psicofisico continuo, nonché spesso a condizioni di vita quotidiana piuttosto insolite per un cane, possono trarre vantaggi e ricevere rimedi da strutture come la Dog Fitness?
Cerchiamo di capirlo attraverso le parole della diretta interessata alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
Quanti cani vengono curati annualmente nel centro?
Ogni anno vediamo tra i 200 e i 250 nuovi pazienti, ma a loro si affiancano tutti gli altri cani che nel tempo abbiamo aiutato ad invecchiare più serenamente e che quindi ciclicamente ritornano per effettuare alcuni trattamenti riabilitativi.
Da quanto esiste il centro e quali motivazioni lo hanno reso possibile?
Il centro esiste dall’autunno del 2004. Ciò che mi ha spinto ad intraprendere questa strada è stata l’idea che “se la fisioterapia è fondamentale per le persone, a cui puoi dire fai questo e non fare quest’altro, sicuramente lo può essere anche per i cani”. Inoltre la veterinaria sta migliorando continuamente le proprie metodiche chirurgiche, sia in campo ortopedico sia in neurochirurgia, e molti di questi interventi chirurgici non possono avere il giusto risultato se poi il paziente non viene seguito adeguatamente nel postoperatorio. Noi aiutiamo un buon intervento chirurgico ad avere i risultati auspicati e facciamo in modo che quindi i cani raggiungano il miglior risultato possibile nel minor tempo possibile.

Foto - Cagnolino durante una sessione di riabilitazione

Quali sono le patologie più ricorrenti e in quali casi si sono ottenuti i risultati migliori?

I nostri pazienti generalmente hanno problemi ortopedici e/o neurologici. Tra le patologie ortopediche sicuramente la displasia dell’anca la fa da padrona. Ci troviamo quotidianamente a dover trattare cani affetti da questa patologia, sia soggetti anziani, in cui la sintomatologia è diventata manifesta ed il dolore articolare si fa sentire alterando lo stile di vita, sia cuccioli in cui, considerata la assenza di sintomi, si cerca di migliorare la massa muscolare per procurare un maggior benessere nel soggetto adulto e limitare il progredire della patologia.
Tra le patologie neurologiche la gestione post-chirurgica del paziente operato per ernie del disco, è indubbiamente la patologia che vede il maggior numero di rappresentanti. Si sono avuti splendidi risultati anche con pazienti che, a causa del gravissimo danno midollare subito, avevano perso la

sensibilità profonda degli arti posteriori, quei soggetti cioè il cui cervello non era più in grado di comandare le proprie zampe. Attraverso una rieducazione mirata si è riusciti ad avere buone percentuali di successo, con cani quindi in grado di deambulare nuovamente in maniera autonoma, anche in pazienti che un tempo, quando andava bene, venivano messi in un carrellino.
Qual è il percorso formativo per arrivare a gestire un centro come il “dog fitness”?
Mi sono laureata in Medicina Veterinaria con tesi su “La fisioterapia riabilitativa nel cane”. Ho trascorso periodi di studio negli Stati Uniti, presso la University of Tennessee College of Veterinary Medicine ed in North Carolina. Per approfondire la conoscenza della riabilitazione negli animali da compagnia ho completato l’iter di studio negli Stati Uniti ottenendo nel 2004 l’attestato di Certified Canine Rehabilitation Practitioner (CCRP), presso l’Università del Tennessee.
Ho partecipato, in veste di relatore, a corsi, seminari e congressi nazionali ed internazionali sul tema della fisioterapia riabilitativa negli animali da compagnia.
Sono stata correlatrice di tesi presso l’Università di Bologna, Padova e Parma.
Dal 2007 sono responsabile del gruppo di studio SCIVAC sulla fisioterapia riabilitativa.

Foto - San Bernardo che simula una camminata per riattivare la muscolatura degli arti

Ci sono suggerimenti o consigli per favorire la buona salute fisica anche di un cane guida, considerato che è spesso costretto ad una vita sedentaria e con modeste occasioni di mobilità libera?

Indubbiamente il controllo del peso è il primo passo per aiutare il cane a vivere in maniera più salutare invecchiando meglio. Moltissime patologie, sia ortopediche che neurologiche, sono aggravate da un eccesso di peso corporeo. 3 – 4 passeggiate al giorno, effettuate camminando lentamente, possono essere un’ottima forma di attività fisica anche per un cane guida; non è necessaria la corsa sfrenata, sebbene questa rappresenti ogni tanto un felice e piacevole sfogo per il cane.
Una persona non vedente potrebbe praticare le terapie fisiche di riabilitazione dei cani, considerate anche le particolari attitudini da sempre mostrate nella fisioterapia e nel massaggio?
Anche una persona non vedente potrebbe effettuare specifiche manualità sul proprio cane. Ci sarà solo bisogno di controlli più frequenti da parte del veterinario, in modo che si possano comunque monitorare regolarmente i risultati e gli eventuali progressi ottenuti e poter modificare di conseguenza il protocollo terapeutico

intrapreso.
C’é un cane o un episodio particolare che vorrebbe raccontare ai lettori di “vedere oltre”?

I cani sono come le persone, ce ne sono alcuni che, per la storia che portano con sé o, semplicemente, per il solo fatto di essere “così”, senza aver fatto nulla di particolare, ti entrano nel cuore e non te li dimentichi mai più.

Foto - King Cavalier che cammina in una vasca piena di acqua

Ogni cane è speciale ed è per questo che credo di ricordare il nome di tutti i miei pazienti! Visto però il titolo del vostro giornale, sicuramente Mirtillo merita una menzione. È la storia di un Cocker che da un anno e mezzo è diventato un mio compagno di vita, un Cocker per cui i precedenti proprietari non hanno saputo “vedere oltre”, non sono riusciti ad andare oltre la disabilità (al suo arrivo non camminava in seguito ad una lussazione vertebrale) e non sono riusciti a credere che la sua vita sarebbe stata assolutamente felice e autonoma. Non ci credevano, non hanno avuto la pazienza e la fiducia necessarie in questi casi e così si sono arresi. Ora Mirtillo è con me, è restato con me e da paziente è diventato il padrone di casa, fa parte del “comitato di benvenuto” del Dog Fitness (come scherzosamente amo definire io la sua invadente curiosità ogni volta che arriva un nuovo “ospite”) e non mi abbandona mai, 24 ore al giorno insieme. E non passa giorno senza che io pensi che lui avrebbe potuto non esserci, e non passa giorno in cui io non ringrazi di averlo con me, assolutamente autonomo e felice.

Dr.ssa
Ludovica Dragone

Laureata alla facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Parma nell’anno accademico 2001 - 2002 con una tesi su
“Fisioterapia riabilitativa nel cane”.
Periodi formativi post laurea presso l’Università del Tennessee, con il Professor D. Millis, e in North Carolina con il Professor D. Marcellin.
Certificata “Canine Rehabilitation Practitioner (CCRP)”
presso l’Università del Tennessee.
Attualmente gestisce l’ambulatorio Dog Fitness a Reggio Emilia che si occupa prevalentemente di riabilitazione canina indirizzata a soggetti neurologici e ortopedici.

Ambulatorio Veterinario Dog Fitness
Trattamenti di Fisioterapia Riabilitativa
Manuali e Strumentali
via Adua 24/a – 42100 Reggio Emilia
Tel. 0522 924310
Fax.0522 924310
Email: info@dogfitness.it
www.dogfitness.it