Il Prefetto di Bologna

Il Prefetto di Bologna all’Istituto Cavazza.


Mercoledì 28 gennaio il Prefetto di Bologna dott. Angelo Tranfaglia ha visitato il nostro Istituto.
Accompagnato dal presidente del Cavazza Pier Michele Borra, dal direttore Mario Barbuto e dal consigliere Ernesto Dini, il Prefetto si è anzitutto soffermato al Museo Anteros che cura, con l’educazione artistica ed estetica dei non vedenti e degli ipovedenti, la realizzazione e la conservazione di numerosi capolavori della pittura antica e moderna riprodotti in forma tridimensionale. Si è quindi passati al Servizio di Consulenza Educativa formato da esperti in pedagogia, didattica speciale, informatica, mobilità, ecc., che si occupa dell’integrazione scolastica dei bambini e dei ragazzi non vedenti, in rapporto con le loro famiglie, le scuole ed i servizi socio-sanitari. La visita prosegue al Centro di Ipovisione presso il quale si sperimentano speciali strumenti capaci di ingrandire le immagini e destinati ai soggetti che conservano un residuo visivo.
Infine, il Prefetto visita l’Ausilioteca che cura lo

sviluppo e la conservazione degli ausili informatici e multimediali necessari per consentire ai ciechi l’accesso all’informazione, alla comunicazione e alla cultura mediante l’uso del computer e di numerosi prodotti tecnologici altamente avanzati.
Il Prefetto si sofferma affabilmente con gli operatori, i collaboratori e il personale dei vari servizi, ai quali rivolge parole di elogio e di vivo compiacimento per le iniziative e il lavoro che stanno svolgendo con passione e competenza.
La visita si conclude con un incontro presso la sala del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, durante il quale il Prefetto manifesta particolare interesse per le attività svolte dall’Ente, assicurando la propria disponibilità a

Foto - Il Prefetto di Bologna dott. Angelo Tranfaglia

compiere assai presto una seconda visita in occasione della consegna dei diplomi di qualificazione ai ragazzi non vedenti che stanno frequentando e ultimando il corso per centralinisti telefonici.

Foto - Da sinistra il dott. Dini, il Prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia e Pier Michele Borra