Dai un tono alla tua vita

di Federico Bartolomei

12 marzo 2009. Giornata mondiale del glaucoma.


L’iniziativa ha voluto concentrare l’attenzione sul glaucoma, una malattia degli occhi che colpisce in Italia quasi un milione di persone, tuttavia circa la metà non ne sarebbe a conoscenza; il glaucoma infatti può essere del tutto asintomatico fino alle fasi più tardive della malattia. Secondo i dati ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il glaucoma colpisce circa 55 milioni di persone, ma il loro numero è in aumento. L’OMS ritiene che rappresenti, tra le patologie oculari, la seconda causa di cecità al mondo (10,1% su 45 milioni di ciechi) dopo la cataratta. Con il termine “glaucoma” viene identificato un gruppo di malattie oculari che gradualmente possono portare alla perdita della vista a causa di un danno irreversibile al nervo ottico, il nervo che trasmette le immagini percepite dall’occhio, al nostro cervello. Spesso il glaucoma è accompagnato da un aumento della pressione interna dell’occhio (PIO) che è la causa principale di danneggiamento del nervo ottico. Se la pressione diviene troppo alta può danneggiare le delicatissime fibre del nervo ottico. Di solito il glaucoma colpisce entrambi gli occhi e come detto non è accompagnato da sintomi particolari, quindi, se non viene diagnosticato e trattato per tempo può condurre “silenziosamente” alla riduzione della vista. Per preservare la salute dei nostri occhi è quanto mai importante una diagnosi precoce: questa malattia può essere trattata con maggiore successo quando viene diagnosticata precocemente. Come sempre la migliore forma di prevenzione è sottoporsi periodicamente ad una visita dal medico oculista.

Siti di interesse:
www.ministerosalute.it
www.pervederefattivedere.it
www.iapb.it
www.soiweb.it

La prevenzione
è importante, controlla la tua vista

la macchia cieca

Immagine - Disegno dell'occhio

Se fissiamo un oggetto noi percepiamo l’oggetto fissato insieme a tutto ciò che lo circonda: l’area di spazio che viene percepita costituisce il nostro campo visivo. L’immagine per essere percepita viene trasmessa dalla retina al cervello tramite il nervo ottico, una struttura che per la sua funzione può essere paragonata ad un cavo elettrico contenente milioni di “fili”.
La zona retinica dove il nervo ottico esce dall’ occhio e da dove partono le fibre che collegano l’occhio al cervello viene chiamata “macchia cieca”. Infatti in questa piccola parte non sono presenti fotorecettori (coni e bastoncelli) e dunque non vi è alcuna possibilità di visione.
Normalmente una persona non nota la macchia cieca perché il movimento rapido degli occhi e l’elaborazione del cervello compensano l’assenza d’informazioni.
Attraverso il test che vi proponiamo è possibile scoprire la nostra macchia cieca.

Come fare

Chiudiamo l’occhio sinistro e osserviamo con l’occhio destro l’immagine del gatto da circa 65 centimetri: avvicinandosi al foglio, l’immagine del cane entrerà nella zona del nostro campo visivo occupata dalla macchia cieca e scomparirà.

Immagine - Disegno di un gatto e un cane per test sulla maculopatia