Il liceo musicale G.B. Martini, oggi conservatorio di musica di Maria Chiara Mazzi Palcoscenico europeo di una straordinaria avventura musicale. |
Nel nostro viaggio all’interno delle istituzioni storiche della musica a Bologna, siamo arrivati, in rigoroso ordine di apparizione, al Conservatorio di Musica “G. B. Martini”. La storia che dovremmo raccontare, ma lo spazio è poco, è lunga e complessa, e legata strettamente come forse quella di nessun’altra istituzione musicale bolognese, a quella della città. Fino a fine Settecento, infatti, l’istruzione musicale in Italia era affidata quasi esclusivamente ad accademie e ad istituzioni religiose (conventi e orfanotrofi) dove i fanciulli, educati alla pratica musicale o rimanevano negli organici della cappella oppure iniziavano la loro carriera nel mondo musicale come compositori o come cantanti. Ma nel 1796 i Francesi, decidendo la soppressione di ordini religiosi e di conventi, segnarono la scomparsa di questi luoghi di educazione musicale, promuovendo, in molte città, le prime istituzioni musicali laiche come, appunto, il Liceo Musicale di Bologna. |
minori, della biblioteca e della collezione iconografica di padre Martini e di raccogliere l’esperienza didattica di coloro che in queste istituzioni operavano. |
dal 1881 prende vita un nuovo fervore di iniziative legate al Teatro Comunale (vicino topograficamente e altro ramo musicale del Municipio) cui il Liceo aveva spesso in comune la guida artistica. Luigi Mancinelli, grande direttore d’orchestra, portò a Bologna il repertorio sinfonico europeo e, sempre nell’ottica del recupero della musica strumentale, all’interno del Liceo nascono nel 1879 la “Società del Quartetto”, nel 1887 “la Società Wagneriana” e nel 1902 la “Società Corale G. B. Martini”, dimostrazioni queste del fatto che Liceo non era solo una scuola ma anche un luogo di diffusione in città dei repertori meno abituali al pubblico italiano. Altre due date vogliamo ricordare alla fine di questo cammino che oggi ha trasformato il Conservatorio di Bologna, come gli altri, in Istituto Superiore di Studi Musicali assimilato all’Università: l’intitolazione al padre ideale della musica bolognese G. B. Martini nel 1925, e il suo passaggio all’amministrazione dello Stato nel 1942. |