“Astro del ciel”

di Paola Emilia Rubbi

Il Salisburghese: la culla del più famoso canto natalizio.

Natale è il Presepe, è l’albero, è il panettone. Natale è an­che: “Stille Nacht, heilige Nacht”, ovvero “Astro del ciel” ovvero ancora “Tu scendi dalle stelle”: basta l’accenno alle note iniziali e subito la mente (e spesso anche il cuore) corre all’atmosfera natalizia. Tradotta in più di 300 lingue, conosciuta in quasi tutti i paesi della terra, cantata la vigilia di Natale da due miliardi di persone, la melodia, che venne eseguita per la prima volta nel 1818, intreccia in qualche modo la sua storia con quella mozartiana, poiché è nel Salisburghese che anch’esso radica le proprie origini.
Due i suoi autori: Franz Xavier Gruber, il compositore, e Hans Joseph Mohr l’autore del testo; sei le località del Salisburghese strettamente legate alla loro vita e alle loro opere. Il viaggio sulle orme di “Stille Nacht” inizia ad Arnsdorf, dove si trova la vecchia scuola nella quale Franz Xavier Gruber visse e insegnò per 21 anni. La tradizione vuole che l’organo della chiesa di Oberndorf, nei pressi di Salisburgo, fosse in cattive condizioni e non fosse utilizzabile. Correva l’anno 1818 e mancava poco al Natale, quando l’allora vice parroco Hans Joseph Mohr diede all’organista Franz Gruber, appunto, una poesia che lui stesso aveva composto, pregandolo di scrivere, per la messa della Notte Santa, una melodia adatta al testo, per due voci soliste, coro e accompagnamento di chitarra. Il canto fu eseguito per la prima volta nella chiesa di S. Nikolaus a Oberndorf, fra la commozione dei fedeli, e l’evento ebbe tale importanza per il piccolo centro austriaco che gli vennero dedicati una cappella commemorativa, una targa nella casa del sagrestano (nella quale, all’epoca, abitava il viceparroco Mohr) e un monumento davanti alla nuova chiesa parrocchiale. Proseguendo sulle orme di “Stille Nacht” si arriva poi proprio a Salisburgo, dove Joseph Mohr era nato nel 1792. Attorno al 1794 abitò nella casa al numero civico 31 della Steingasse, ma poiché si è creduto per lungo tempo che avesse vissuto al civico 9 di quella stessa via, in quel luogo sono state collocate ben due targhe commemorative e vi si trova anche uno spazio espositivo dedicato al celebre canto natalizio ed al suo autore.
È Wagrain, però, la località in cui Joseph Mohr dimorò più a lungo e in modo più continuativo. Con una passeggiata per il paese si possono toccare i luoghi più significativi dell’attività di Mohr: nell’archivio parrocchiale si trovano gli scritti originali; in chiesa esiste una targa commemorativa e, poco lontano, c’è la scuola fondata dal religioso che ne testimonia la vasta attività. Davanti all’entrata sud del piccolo cimitero è allestita un’esposizione permanente dedicata alla vita e alle opere dell’autore, oltre che alla storia del canto “Astro del ciel”. All’attività di Franz Xaver Gruber è, invece, strettamente legato il paese di Hallein, dove Gruber abitò per 28 anni lavorando come direttore del coro, corista e organista. La sua tomba si trova vicino alla chiesa parrocchiale, davanti alla casa dove visse e che oggi ospita l’archivio e il museo “Stille Nacht”, con la sua chitarra originale del 1818. Ma dov’è che Hans Joseph Mohr compose in forma di poesia il testo del canto natalizio divenuto celeberrimo ovunque?
A Mariapfarr: era il 1816 (due anni prima che la famosa melodia venisse eseguita per la prima volta) e Mohr soggiornFoto - Salisburgo di notteò qui con l’incarico di coadiutore. Del resto, l’albero genealogico della sua famiglia ci informa, documenti alla mano, che i Mohr risiedevano nel Lungau sino dal XVII secolo, e il museo “Stille Nacht”, a Mariapfarr, conserva un’ampia documentazione su Joseph Mohr, dedicata alle varie tappe della sua vita nel distretto più meridionale del Salisburghese, dove il periodo che precede il Natale si ammanta di un fascino del tutto speciale. È l’Avvento, ricco di manifestazioni e suggestioni che a Salisburgo hanno il loro momento clou nei Mercatini di Gesù Bambino davanti al duomo e nella piazza della Residenza, nella magia dell’Avvento di Hellbrunn, nei mercati dell’Avvento sulla fortezza Hohensalzburg e nello Sterngarten. Antiche tradizioni e usanze si rinnovano nel periodo prenatalizio in questa terra che, se ha in Mozart il suo astro più luminoso, può vantare anche tanti altri gioielli, come la zona dei 4 laghi salisburghesi (Wallersee, Obertrumer See, Mattsee, Grabensee), in cui grandi presepi viventi con oltre 650 animali, falò, cavalcate con i pony, doni e prelibatezze, gite in slitte a cavallo rendono indimenticabile il soggiorno. E ora Buon Natale a tutti al canto di “Stille Nacht”.

Foto - Strada dei mercati a Salisburgo

Foto - Campanili di Salisburgo

Foto - Panorama della città