Il Prefetto di Bologna visita il Cavazza
di Ernesto Dini, foto Stefano Mazzali
Nel solco di una tradizione di personaggi illustri.
Più volte e da più
parti si è ricordato come l’Istituto Cavazza, che si appresta
a compiere felicemente 125 anni della sua storia, occupi da sempre un posto
assai importante nel cuore dei bolognesi e nel tessuto culturale, civile e
sociale della Città.
Il Cavazza costituisce da sempre un punto di riferimento di grande rilievo
nell’ambito dell’integrazione, della formazione, della riabilitazione
e dell’autonomia delle persone non vedenti ed ipovedenti. Da qualche
decennio esso è diventato anche un centro di eccellenza a livello europeo
per lo sviluppo e la diffusione delle nuove, speciali tecnologie che consentono
ai privi di vista l’uso del computer, dei prodotti multimediali, dei
telefoni cellulari e di quanto possa favorire l’accesso ai più
avanzati sistemi informatici della conoscenza, dell’informazione e della
comunicazione.
Testimone illustre delle iniziative avviate dal Cavazza e dei risultati fin
qui raggiunti è stato il Prefetto di Bologna Vincenzo Grimaldi, il
quale, accompagnato dal Capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, ha compiuto una
attenta visita all’Istituto lo scorso
19 ottobre.
Accolto dal Presidente del Cavazza Pier Michele Borra, dal consigliere Ernesto
Dini, dal Direttore Mario Barbuto e da un folto gruppo di collaboratori, il
Prefetto ha iniziato la sua visita soffermandosi con gli allievi del corso
per operatori telefonici, interessandosi delle metodologie e dei programmi
di insegnamento ed incoraggiando i ragazzi ad impegnarsi nello studio in vista
di una loro futura sistemazione lavorativa.
Particolare curiosità ed interesse il Prefetto ha mostrato durante
la visita all’Ausilioteca “Augusto Romagnoli”, una moderna
struttura affidata ad esperti altamente specializzati, con il compito di illustrare
e sperimentare sussidi didattici ed ausili informatici e telematici tra i
più moderni presenti sul mercato europeo ed internazionale: un’ampia
gamma di strumenti utilizzati nel campo dell’educazione dei più
piccini e dei ragazzi inseriti nella scuola comune, dalla materna alla media
inferiore, la barra braille, la sintesi vocale per l’uso del computer,
la stampante braille, l’audiobook per la lettura immediata dei testi
a stampa, una grande varietà di strumenti per l’ipovisione (videoingranditori
da tavolo, portatili, a colori o software di ingrandimento dei caratteri).
L’Ausilioteca ha registrato nell’anno 2004 ben 342 visitatori,
costituiti per l’80% da ipovedenti e per il 10% da famiglie, insegnanti
e operatori della scuola, mentre le consulenze telefoniche, difficilmente
quantificabili per il loro elevato flusso, hanno riguardato soprattutto i
non vedenti provenienti da ogni parte d’Italia.
Ultima tappa della visita il Museo Anteros, dove sono conservate le riproduzioni
su tavole in rilievo di numerosi capolavori della pittura moderna e contemporanea,
oltre che a quelle rinascimentali dalla Gioconda alla Nascita di Venere, dalla
Maddalena Piangente al San Giorgio e il Drago, tanto per citarne alcuni. Gli
operatori del Museo, peraltro annoverato e riconosciuto tra le attività
museali del Comune di Bologna, hanno illustrato le tecniche per la riproduzione
tridimensionale delle opere e l’importanza della iniziativa, volta a
suscitare e a
sviluppare anche da parte dei non vedenti e degli ipovedenti l’interesse
per l’arte pittorica, attraverso l’esplorazione tattile delle
opere più famose, una metodica educativa e formativa del tutto nuova,
seguita con curiosità e molte aspettative circa la sua valenza pedagogica.
La visita si è conclusa nella sala del Consiglio di Amministrazione
con una breve e cordiale conversazione al termine della quale, il Prefetto
ha rivolto ai dirigenti e ai collaboratori parole di vivo apprezzamento e
compiacimento per l’opera svolta dall’Istituto, assicurando la
sua solidarietà e la sua disponibilità a superare e risolvere
le necessità che si vorrà rappresentargli.
La visita del Prefetto di Bologna si inserisce nel solco di una lunga tradizione,
che ha visto tra i visitatori dell’Istituto Cavazza personaggi illustri
e personalità di grande prestigio, la Regina Margherita di Savoia ai
primi del ’900 e, in tempi più recenti, gli Arcivescovi di Bologna
Giacomo Lercaro e Antonio Poma, l’allora Presidente della Repubblica
Francesco Cossiga, Helen Keller e Gina Lollobrigida, oltre a ministri,parlamentari,
autorità istituzionali e rappresentanti della comunità bolognese.
Tutto questo a dimostrazione dell’affetto, della stima e della considerazione
che l’Istituto ha saputo conquistarsi nel corso dei suoi 125 anni di
vita.