Dulcis in fundo

di Irene Schiff, foto di Attilio Ruffo

Le “dolcezze finali” dicevano i latini e quello di fine anno è proprio un periodo particolarmente... dolce.


Dolce perché ci ricorda una nascita, quindi un evento importante; dolce perché è la nascita del Signore, quindi un grande atto di fede; dolce perché ci ricorda un periodo dell’infanzia, quindi si tornano a vivere emozioni più o meno lontane; dolce perché ci si ritrova fra parenti ed amici, quindi si rafforzano vincoli familiari e di relazione; dolce perché ci si scambiano doni, quindi c’è curiosità e gratitudine, dolce perché le tavole sono fastosamente imbandite e quindi si gusta (è proprio il caso di dirlo) sia la quantità che la qualità alimentare. Qualunque sia la causa, la metafora dulcis in fundo, diventa anche realtà e le dolcezze sentimentali spesso si trasformano in dolcezze culinarie. Alzi la mano chi non si lascia tentare dalle prelibatezze alimentari! Però c’è chi lo fa con piacere e chi in preda a sensi di colpa. Ed ora, tra panettoni e cioccolatini ed in prossimità dei dolci di carnevale, ci possiamo ritrovare con i vestiti che stringono e con la noiosa idea di dover nuovamente perdere qualche chilo. Ma è possibile seguire un regime alimentare regolare o addentrarci in una dieta dimagrante senza sentirsi depressi, frustrati o arrabbiati?
La dieta, diceva qualcuno, è quel breve e inutile periodo di tempo che intercorre fra due lunghi periodi di eccesso di cibo. Quindi per rendere meno difficoltosa questa attività, bisogna cercare di capire qual’è il nostro rapporto con il cibo. Perché in noi si verificano variazioni di peso? È ovvio che non mi riferisco solo a quello acquistato in occasioni particolari di feste e ricorrenze, ma a quegli aumenti o diminuzioni abbastanza cronici che si ripetono per lunghi periodi dell’anno.
Dobbiamo chiederci per quali motivi abbiamo mangiato di più o di meno del necessario e che cosa dobbiamo fare per modificare questa tendenza. Tuffarsi nel cibo o, al contrario, nelle diete drastiche può nascondere bisogni e disagi psicologici ed è anche per questo che le variazioni di peso possono non dipendere unicamente dalle calorie introdotte.
Leggete allora questo test e rispondete con sincerità; forse scoprirete che la relazione fra voi ed il mangiare potrebbe essere diversa da quello che avete sempre pensato. Solo dopo esservi conosciuti sotto questo aspetto, potrete decidere come porvi davanti ad una tavola imbandita.
In questo test ad ogni risposta scelta, vi verrà indicato un percorso da seguire. Seguite la mappa che si svilupperà e arriverete al vostro profilo psicologico-alimentare.
E adesso devo augurarvi buon lavoro o buon appetito?

Cibo natalizio

Pasta e dolci di Natale

Dolce di frutta

Test: Natale e il cibo

1) Mangiare è…
a) un piacere vai alla domanda 3
b) un dovere vai alla domanda 4

2) Mangi la carne…
a) a volte vai alla domanda 7
b) tutti i giorni vai alla domanda 6

3) Preferisci…
a) il primo vai alla domanda 4
b) il secondo vai alla domanda 2Tavola con piatti natalizi
c) il dessert vai alla domanda 7

4) Preferisci…
a) la colazione vai alla domanda 5
b) la cena vai alla domanda 7
c) il pranzo vai alla domanda 8

5) Il migliore relax è…
a) dormire vai alla domanda 8
b) passeggiare vai alla domanda 9

6) Per concludere un pranzo…
a) un frutto vai alla domanda 7
b) un dolce vai alla domanda 11
c) un formaggio vai alla domanda 10

7) La verdura è…
a) un piacere vai alla domanda 12
b) un dovere vai alla domanda 11

8) La ginnastica migliore è…
a) in casa vai alla domanda 7
b) all’aperto vai alla domanda 13
c) in palestra vai alla domanda 12

9) Le salse sono…
a) un piacere vai alla domanda 8
b) una bomba calorica vai alla domanda 13

10) Per “tirarti su” mangi…
a) una torta vai al PROFILO 2
b) una bistecca vai al PROFILO 1

11) La verdura migliore è…
a) cruda vai alla domanda 10
b) fritta vai al PROFILO 2

12) Una pausa alimentare è con…
a) biscotti vai alla domanda 11
b) un po’ d’acqua vai al PROFILO 4
c) una carota vai al PROFILO 3

13) Il pane migliore è…
a) bianco vai alla domanda 12
b) integrale vai al PROFILO 4

PROFILO 1:
IL PIACERE DEL GUSTO
Secondo voi il cibo è raffinatezza e piacere estetico oltre che gustativo. Date molta importanza anche alla presentazione dei piatti, alla tavola ben apparecchiata.
Tutto OK, ma ogni tanto provate anche il piacere di un picnic su un prato a base di panini imbottiti o insalata di riso!

PROFILO 2:
VIVA LA CICCIA
Un pranzo non è tale se non è sfizioso, farcito, ipercalorico. Un dolce è buono solo se ci si può tuffare dentro e fare delle nuotate fra ondate di panna montata e di crema.
Ma attenti; sentite delle strane vocine? Potrebbero provenire dalla vostra bilancia!

PROFILO 3:
SPORT E DIETA
La vostra regola è palestra e dieta ipocalorica; dopo un peccato di gola vi auto-punite con verdure e corse nel parco.
Va bene l’estetica, va bene essere sani, ma non siate troppo rigidi con voi stessi anche perché un po’ di grassi e proteine possono risultare utili per il corpo e per la mente.

PROFILO 4:
MA PERCHÈ BISOGNA MANGIARE?
Ma ve l’ha ordinato il dottore? Cibi cotti a vapore, pane acqua e cibi integrali. D’accordo badare all’essenziale ma anche lasciarsi andare qualche volta non è poi così sbagliato. La prossima volta che siete in strada, fate un sacrificio: entrate in pasticceria e assaggiate almeno un dolcino. Vedrete che non è la morte di nessuno.