Per un turismo accessibile


di Alberto Borghi, foto di Attilio Ruffo

Le informazioni necessarie alle esigenze del turista diversamente abile.


Partire, riempire le valigie con vestiti pesanti o leggeri, tracciare l’itinerario più funzionale, scendere in strada e lasciarsi la quotidianità alle proprie spalle. Questa dovrebbe essere la vacanza. Ma è pur vero che, per molti, il vero piacere del viaggiare giace sulla linea dell’orizzonte da esplorare, più che su quello del tramonto da lasciarsi alle spalle al termine della gita. Vagare alla ricerca di informazioni, che siano sulla carta stampata o nel mare virtuale della rete, dona un’emozione che anticipa la gioia della scoperta fisicamente tangibile.
Ma se per i cosiddetti normodotati i problemi possono cominciare una volta chiusa la porta di casa, per i portatori di handicap le difficoltà possono presentarsi addirittura prima ancora di partire, con la semplice programmazione del viaggio. Perciò, occorre muoversi bene, tra i mille ostacoli che possono frapporsi fra la partenza e la permanenza.
È il legislatore ad essersi preoccupato di intervenire nella materia, regolamentandola nei Località del Maroccosuoi svariati aspetti.
Le leggi n. 152 del 2000, n. 13 del 1989 e n. 104 del 1992 rimangono gli elementi portanti per il disimpegno dalle pastoie burocratiche e fisiche che possono pararsi di fronte al portatore di handicap.
Infatti, detti provvedimenti normativi hanno garantito il diritto all’accesso alle informazioni sia di origine pubblica che privata, anche mediante i siti web degli enti locali o statali. Ma non solo. Il diritto di accesso non è limitato alle informazioni ottenibili per consentire una corretta pianificazione della vacanza, bensì anche alle stesse strutture turistiche (a tal proposito rileva pure il D.P.R. 503/96 sul superamento delle barriere architettoniche). Va precisato, tuttavia, che i soggetti principalmente delegati all’attuazione di dette normative sono le Regioni, anche alla luce della recente revisione costituzionale.
Sono ancora pochi i tour operator di rilievo nazionale ad occuparsi specificatamente del turista portatore di handicap. A livello esemplificativo, possiamo citare VentaClub, che ha creato un catalogo dedicato, preoccupandosi delle mete che garantiscano un pieno accesso e fruizionePanorama notturno del Marocco, per lo più in località balneari.
Per aggirare il limite imposto dalla scarsità di interlocutori tradizionali, ancora una volta si può ricorrere all’aiuto che giunge dal mare magnum di Internet. Sempre più operatori turistici dedicati ai portatori di handicap, in grado di vantare un’esperienza maturata direttamente sul campo, si presentano all’utenza mediante sportelli online. Senza dimenticare che gli stessi enti del turismo locali presentano itinerari ed offerte consultabili sui propri siti di competenza, si può affermare, continuando una seppur superficiale analisi del fenomeno, che alle associazioni dei portatori di handicap va riconosciuto il grande merito di aver sottoposto all’attenzione dei tour operator, più affermati, il problema del turismo accessibile. Quando, poi, la soluzione non veniva offerta da alcuno, allora, come detto, le medesime associazioni hanno dato vita a veri e propri soggetti di intermediazione turistica dedicati ai propri associati o ai soggetti interessati dalla problematica.
Oggi gli operatori specializzati sono numerosi. A citarne alcuni, “Mondo possibile” (www.mondopossibile.com)
o il CO.IN. (Consorzio Cooperative Integrate, www.coinsociale.it).
Da casa, comodamente, con l’ausilio del proprio computer, è quindi possibile raccogliere le informazioni necessarie alla pianificazione, ma anche contattare direttamente l’agenzia affinché il sogno si traduca in realtà, con la sicurezza della piena consapevolezza delle esigenze del turista diversamente abile.
Per il turista fai-da-te, invece, si registra la presenza sul mercato di sempre più numerose guide turistiche dedicate al portatore di handicap, realizzate da singoli autori o da associazioni. Ma anche una istituzione gloriosa come il Touring Club si è preoccupato di mandare in stampa una guida apposita (“Turismo senza barriere - Italia per tutti: le destinazioni eccellenti”).
Ma quali possono essere le mete raggiungibili da chi è afflitto da limitazioni fisico-sensoriali? In una parola: tutte. Dipende solo dalla dose di amore per l’avventura che alberga nel singolo turista portatore di handicap. Perché, di fatto, le possibilità sono infinite, grazie all’aiuto di persone ed attrezzature speciali. Si può scendere (o salire) la montagna ammantata di neve o segnata dai sentieri assolati. Si possono solcare i mari sulle barche a vela o scrutarne i fondali con le bombole o giacere come lucertole al sole sulla spiaggia. Si possono scoprire gli scorci di Roma o anche di Venezia che il mondo intero ci invidia. Ci si può lanciare con il paracadute o domare la brezza con il parapendio. Tutto è alla portata del turista con limitazioni fisiche se coadiuvato dalle persone o dagli attrezzi giusti. Ed il diritto al viaggio, inteso nella sua dimensione fisica come in quella emotiva, deve essere garantito anche allo studente portatore di handicap. La circolare ministeriale del Ministero della Pubblica Istruzione n. 291/92 ha consentito che anche ad un solo studente con difficoltà motorie che lo richiedesse fosse garantita la partecipazione alla gita scolastica con tutti gli effetti positivi che ciò comporta.
Dunque, quando la mattina alzate la testa dal letto e percepite la nebbia e la pioggia che incombono sulla vostra giornata, non deprimetevi. Ricordatevi che c’è il mondo intero che vi aspetta. Basta aprire la porta ed uscire…