Mens sana in corpore sano

di Irene Schiff

Prima ancora che nell’ambiente o nelle strutture presenti sul territorio,
è dentro di noi che nascono le passioni.

Praticare sport: questa attività così diffusa oggi in Italia non lo era certo qualche decennio fa e se non lo era per i normodotati, possiamo immaginarci quanto lo potesse essere per le persone diversamente abili! Erano gli anni ’70-’80 quando se ne iniziò a parlare a livello non solo di specialisti del settore, si iniziarono ad aprire le prime palestre, i primi maneggi, quando si iniziarono ad incontrare i primi non vedenti sulle piste innevate e con gli sci ai piedi. La meraviglia era anche data dal fatto che li si incontrava e non che li si scontrasse. Ma allora potevano sciare anche loro! È vero che alcuni spFoto discoboloort erano già più o meno diffusi, la palla sonora era già giocata dai non vedenti e di alcune pratiche sportive da parte di soldati feriti in guerra se ne parla addirittura nel IV sec. A.C., ma è la effettiva diffusione nella realtà quotidiana e nella mentalità comune che rappresenta la vera rivoluzione sociale, pardon, sportiva. Oggi quindi il diversamente abile può praticare sport, può (o dovrebbe poter) scegliere quale disciplina praticare, può (o dovrebbe poter) essere lui a decidere se praticare sport a livello amatoriale o agonistico. Quest’ultima può sembrare una frase ovvia ma ai primi convegni sulla materia ho assistito personalmente a dibattiti sul fatto che per un handicappato fosse già molto praticare sport, figuriamoci poi fare delle gare. Possono sembrare discorsi dell’ottocento ma vi assicuro che non sono così vecchia! Per fortuna queste persone si sono poi ricredute e le paraolimpiadi ne sono un’efficace risposta.
Compito della società non è quindi quello di decidere al posto di queste persone, bensì quello di offrire loro gli strumenti per farlo. Ma se per alcune persone sport vuol dire movimento, per altre sport vuol dire mettersi in poltrona e guardare la partita della squadra del cuore o qualsiasi partita di qualsiasi squadra purché ci sia qualcuno in pantaloncini corti che corra dietro ad un pallone. C’è differenza quindi fra sport attivo e sport passivo, ma c’è anche differenza fra chi sceglie di praticare uno sport e chi ne sceglie un altro. Tra uno sciatore di fondo, un lottatore ed un cavaliere esistono diversità che vanno oltre le attrezzature o le divise. Le scelte possono essere influenzate dall’ambiente geografico (è più facile sciare in Norvegia che in Basilicata) o dalle strutture presenti sul territorio o anche dall’ambiente familiare ma è soprattutto dentro di noi che nascono certe passioni e che si compiono certe scelte. Vediamo allora quale... medaglia olimpica si cela in noi!

Test: sei uno sportivo?

1) In casa, dove nasconderesti un anello prezioso?
a) in una cassaforte
b) in mezzo a vecchi maglioni
c) in un posto qualunque ma sempre diverso

2) Con gli amori finiti cerchi di
a) rimanere amici
b) non incontrarvi più
c) ricominciare

3) In casa vesti
a) con una vecchia tuta
b) con un abito semplice ma comperato apposta
c) circa come fuori

4) Al bar una discussione sta degenerando e coinvolge anche i tuoi amici; tu
a) esci dal bar
b) difendi i tuoi amici
c) chiami la polizia

5) Disponi di una certa cifra per festeggiare il tuo compleanno
a) organizzi una festa in casa tua
b) prenoti una cena al ristorante
c) ti fai un bel regalo

6) “Tenere i piedi in due scarpe” significa anche
a) avere molto freddo
b) zoppicare penosamente
c) voler sembrare più alto

7) Il tuo primo piatto preferito
a) cannelloni
b) tortellini in brodo
c) cous cous

8) Chi ha reso più famosa la mela?
a) Biancaneve
b) Eva
c) Guglielmo Tell

9) La stanza che preferisci
a) cucina
b) sala
c) camera da letto

10) Perché un viaggio riesca bene è importante
a) essere già informati sul luogo
b) avere una buona compagnia
c) che non sia troppo faticoso

11) Che gioco preferisci
a) scacchi
b) carte
c) quiz televisivi

12) I programmi televisivi della seconda serata sono
a) un buon sonnifero
b) una fonte di aggiornamento
c) una scusa per usare velocemente il telecomando

13) Cosa vorresti che si dicesse di te
a) è un vero professionista
b) è un grande amicone
c) ha tanti pregi ma anche alcuni difetti

14) Un conoscente ti deve una modesta somma
a) fai finta di scordartelo
b) gli telefoni per ricordarglielo
c) glielo ricordi quando capita

15) “Quello ha mangiato la foglia” significa anche
a) che ha una fame pazzesca
b) che è un patito del giardinaggio
c) che è un autentico vegetariano

PUNTEGGIO

Domanda A B C 
1) 3 1 2
2) 2 3 1
3) 1 2 3
4) 1 2 3
5) 2 3 1
6) 1 3 2
7) 1 3 2
8) 1 2 3
9) 2 3 1
10) 3 2 1
11) 3 1 2
12) 1 3 2
13) 3 2 1
14) 1 3 2
15) 1 2 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 





DA 45 A 35 PUNTI: PRECISIONE E PAZIENZA
Dominio delle emozioni, concentrazione, calma e pazienza; queste sono le tue principali caratteristiche.
I tuoi sport?
Quelli basati su un’azione fulminea ma lungamente preparata e studiata in precedenza.
Lo sfidante non è tanto l’altro o gli altri quanto il tempo e la distanza.
Cosa praticare?
Più che sport di squadra sono più adatti quelli individuali, ma anche alcuni giochi di carte o certe partite a scacchi fanno fare un buon allenamento.... al cervello.

DA 34 A 26 PUNTI: DINAMISMO E GRUPPO
L’unione fa la forza, la squadra fa l’amicizia. Per te è importante sentirti parte di un gruppo, sapere di poter contare sugli altri e che loro contano su di te. L’amicizia, l’integrazione, la solidarietà sono requisiti fondamentali per la tua vita e li vuoi ritrovare anche quando ti diverti e gareggi. Gli sport più adatti? Tutti quelli di squadra ed in particolare quelli a cui, dopo la gara sportiva segue una simpatica serata attorno alla tavola imbandita.

DA 25 A 15 PUNTI: TUFFO... SUL DIVANO
Per te sport equivale a sudore, sporcarsi e faticare inutilmente. Ogni tanto ci pensi, ti convinci che dovresti praticarlo, ma poi tutto resta come prima. Prova almeno a pedalare sulla cyclette di casa o fare qualche breve passeggiata e forse la voglia di muovere qualche muscolo si farà sentire dentro di te.