È
stata una scoperta epocale degli anni ’70 quella fatta da Fiodorov,
oftalmologo dell’intelligentia sovietica, in lui si poteva strutturalmente
modificare la curvatura della cornea per correggere la miopia.
All’intuito gli americani hanno aggiunto la tecnologia sostituendo
alla mano dell’uomo la più stabile, costante e prevedibile
radiazione laser. È sorta così la moderna chirurgia refrattiva
che permette di rimodellare la curvatura della cornea eliminando difetti
come la miopia, l’astigmatismo, l’ipermetropia.
A seconda del difetto si fa assumere alla cornea una superficie anteriore
diversa. La si rende più curva per la correzione della ipermetropia,
meno curva o addirittura concava per la correzione della miopia, se ne
eliminano le irregolarità dell’astigmatismo omogeneizzando
i raggi di curvatura su tutta la superficie.
La correzione è attuata dal laser secondo un programma elaborato
dallo stesso computer sulla base delle caratteristiche del singolo occhio
quindi secondo un programma personalizzato.
Il risultato è prevedibile con scarti di meno di mezzo grado. Assai
improbabile che il laser possa errare: ha tre sistemi di sicurezza che
vigilano in contemporanea pronti ad arrestarne il raggio in caso di anomalie.
La procedura è quindi ormai estremamente affidabile; l’unica
reale causa di insuccesso può essere un’errata valutazione
da parte dell’oculista sulle indicazioni all’intervento.
Non tutti gli occhi sono adatti a essere corretti o per caratteristiche
strutturali improprie o per presenza di patologie locali o sistemiche
che possono interferire sui processi di cicatrizzazione.
Visita
oculistica
È quindi d’obbligo un controllo oculistico mirato durante
il quale saranno vagliati i particolari degli occhi: lunghezza, spessore
e superficie della cornea, curvatura della stessa, refrazione unitamente
allo stato di salute generale nonché a notizie su precedenti di
malattie familiari sia oculistici che sistemici.
Un esame adeguato richiede l’instillazioni di colliri che dilatano
la pupilla e bloccano la messa a fuoco per vedere da vicino. Niente paura,
dopo qualche minuto tutto torna normale. L’oculista rileva conformazione
e regolarità della superficie corneale a mezzo di uno strumento
chiamato topografo e che consiste nel proiettare sulla cornea del paziente
una serie di anelli luminosi concentrici. Un analizzatore ottico computerizzato
verifica regolarità e curvatura degli anelli da cui calcola curvatura
e regolarità della superficie corneale.
Con altra strumentazione ad ultrasuoni viene misurato lo spessore della
cornea in vari punti, tale esame viene indicato come pachimetria; nonché
la lunghezza del bulbo e l’esame è indicato come ecobiometria.
Entra in azione il laser ad eccimeri. Il computer connesso al laser ricevuti
i dati delle misurazioni precedenti elabora il programma di correzione.
Nel programma sono considerati i tempi di accensione ed il percorso che
il raggio laser deve fare sulla superificie della cornea per modellarla
in modo tale da eliminare il difetto di refrazione. Durante la correzione
il paziente deve mantenere una fissazione costante in quanto se il laser
rileva che l’occhio si sposta, automaticamente si spegne.
Tutta la procedura dura in media qualche secondo ed è assolutamente
indolore in quanto si desensibilizza la superficie oculare con l’instillazione
di qualche goccia di collirio anestetico.
Subito dopo l’operazione si applica una lente a contatto cosidetta
terapeutica ed il paziente si può allontanare dallo studio. Saranno
prescritti dei colliri a base cortisonica ed antibiotica che andranno
instillati per molti giorni al fine di permettere una cicatrizzazione
senza fastidi della superficie corneale trattata.
Dopo l’intervento evitare:
- di esporsi ad agenti irritanti come polvere, fumo, vento;
- evitare durante la doccia di mandare sapone nell’occhio;
- evitare bagni in piscina o al mare per 15-20 giorni;
- non strofinarsi violentemente l’occhio ed usare sempre occhiali
protettivi.
Non sussistono controindicazioni a guardare la TV o monitor, l’entertainement
è assicurato.
E per il trucco se non avete provveduto prima dell’intervento a
farvi un trucco permanente tatuato dovrete rinunciarci almeno per qualche
giorno cioè fino a quando la riepitelizzazione della cornea non
sarà completa.
Per i cultori delle arti marziali o di pugilato è assolutamente
vietato farsi colpire sugli occhi per 15 giorni.
Prima
della correzione
È importante che l’occhio sia pulito e decongestionato e
che i bordi delle palpebre non presentino arrossamenti o crosticine. Opportuno
per il lavaggio delle mani e del viso l’uso di saponi antisettici
nei giorni precedenti la correzione.
Le mucose e quindi anche la congiuntiva risultano inquinate e fragilizzate
da digestioni difficili, da sonni agitati e da esposizioni ad ambienti
irritanti, come fumo, polvere, salsedine e raggi ultravioletti. In tal
caso possono aversi decorsi post-operatori non ottimali.
Consigliabile quindi uno stile di vita francescano o almeno igienico da
seguire nei giorni precedenti ed immediatamente successivi all’intervento.
Vari
tipi di intervento
PRK:
riduzione con laser ad eccimeri della miopia.
Obiettivo della PRK è l’eliminazione o riduzione delle
lenti correttive, ottenuta modificando la curvatura della cornea
che viene appiattita al centro: in questo modo i raggi di luce provenienti
dagli oggetti possono andare a fuoco nitidamente sulla retina. Il
laser ad eccimeri, colpendo la cornea, causa l’evaporazione di alcuni
suoi strati. La quantità di tessuto corneale così eliminato
determina la quantità di miopia che viene corretta.
Riduzione
laser di ipermetropia
e astigmatismo.
La Termocheratoplastica con laser ad olmio consiste nel modificare
la curvatura centrale della cornea che viene aumentata; questo si ottiene
quando il raggio laser dell’olmio colpisce la cornea causandone
la contrazione e facendo ritirare il tessuto interessato.
LASIK:
trattamento chirurgico della miopia abbinato al laser.
La LASIK, chiamata anche Cheratomileusi combinata al trattamento
con laser ad eccimeri, è un intervento misto.
Infatti dopo avere inciso lo strato superficiale della cornea (epitelio)
con la micropialla, la sua parte centrale viene spianata con il laser.
Cos’è
il laser?
Il laser è un raggio di luce uniforme e potente che può
essere prodotto in modi diversi. In oftalmologia vengono usati vari tipi
di laser, al fine di sfruttare le caratteristiche di ciascun raggio. L’effetto
della radiazione laser sul bersaglio può essere di evaporazione,
incisione o riscaldamento.
Cos’e
il laser
ad eccimeri?
Il laser ad eccimeri è stato sviluppato alla fine degli anni ’70,
ed utilizzato inizialmente per praticare finissime incisioni su circuiti
stampati.
Per l’uso in campo chirurgico, il raggio luminoso prodotto viene
controllato da un computer; esso può rimuovere parti microscopiche
del tessuto su cui viene indirizzato con estrema precisione, poiché
l’energia del raggio interrompe i legami fra le molecole e provoca
una evaporazione del bersaglio, senza danni sui tessuti circostanti. La
correzione dei difetti refrattivi viene realizzata asportando gli strati
superficiali nella parte centrale della cornea, modificando direttamente
la curvatura ed il potere ottico della zona più importante per
la messa a fuoco.
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