Chirurgia refrattiva corneale: una scoperta epocale

di Renato Alberto Meduri

Tecniche evolute per rimodellare la curvatura della cornea eliminando miopia, astigmatismo e ipermetropia.

 

È stata una scoperta epocale degli anni ’70 quella fatta da Fiodorov, oftalmologo dell’intelligentia sovietica, in lui si poteva strutturalmente modificare la curvatura della cornea per correggere la miopia.raffigurazione dell'occhio
All’intuito gli americani hanno aggiunto la tecnologia sostituendo alla mano dell’uomo la più stabile, costante e prevedibile radiazione laser. È sorta così la moderna chirurgia refrattiva che permette di rimodellare la curvatura della cornea eliminando difetti come la miopia, l’astigmatismo, l’ipermetropia.
A seconda del difetto si fa assumere alla cornea una superficie anteriore diversa. La si rende più curva per la correzione della ipermetropia, meno curva o addirittura concava per la correzione della miopia, se ne eliminano le irregolarità dell’astigmatismo omogeneizzando i raggi di curvatura su tutta la superficie.
La correzione è attuata dal laser secondo un programma elaborato dallo stesso computer sulla base delle caratteristiche del singolo occhio quindi secondo un programma personalizzato.
Il risultato è prevedibile con scarti di meno di mezzo grado. Assai improbabile che il laser possa errare: ha tre sistemi di sicurezza che vigilano in contemporanea pronti ad arrestarne il raggio in caso di anomalie.
La procedura è quindi ormai estremamente affidabile; l’unica reale causa di insuccesso può essere un’errata valutazione da parte dell’oculista sulle indicazioni all’intervento.
Non tutti gli occhi sono adatti a essere corretti o per caratteristiche strutturali improprie o per presenza di patologie locali o sistemiche che possono interferire sui processi di cicatrizzazione.

Visita oculistica
È quindi d’obbligo un controllo oculistico mirato durante il quale saranno vagliati i particolari degli occhi: lunghezza, spessore e superficie della cornea, curvatura della stessa, refrazione unitamente allo stato di salute generale nonché a notizie su precedenti di malattie familiari sia oculistici che sistemici.
Un esame adeguato richiede l’instillazioni di colliri che dilatano la pupilla e bloccano la messa a fuoco per vedere da vicino. Niente paura, dopo qualche minuto tutto torna normale. L’oculista rileva conformazione e regolarità della superficie corneale a mezzo di uno strumento chiamato topografo e che consiste nel proiettare sulla cornea del paziente una serie di anelli luminosi concentrici. Un analizzatore ottico computerizzato verifica regolarità e curvatura degli anelli da cui calcola curvatura e regolarità della superficie corneale.
Con altra strumentazione ad ultrasuoni viene misurato lo spessore della cornea in vari punti, tale esame viene indicato come pachimetria; nonché la lunghezza del bulbo e l’esame è indicato come ecobiometria.
Entra in azione il laser ad eccimeri. Il computer connesso al laser ricevuti i dati delle misurazioni precedenti elabora il programma di correzione. Nel programma sono considerati i tempi di accensione ed il percorso che il raggio laser deve fare sulla superificie della cornea per modellarla in modo tale da eliminare il difetto di refrazione. Durante la correzione il paziente deve mantenere una fissazione costante in quanto se il laser rileva che l’occhio si sposta, automaticamente si spegne.
Tutta la procedura dura in media qualche secondo ed è assolutamente indolore in quanto si desensibilizza la superficie oculare con l’instillazione di qualche goccia di collirio anestetico.
Subito dopo l’operazione si applica una lente a contatto cosidetta terapeutica ed il paziente si può allontanare dallo studio. Saranno prescritti dei colliri a base cortisonica ed antibiotica che andranno instillati per molti giorni al fine di permettere una cicatrizzazione senza fastidi della superficie corneale trattata.
Dopo l’intervento evitare:
- di esporsi ad agenti irritanti come polvere, fumo, vento;
- evitare durante la doccia di mandare sapone nell’occhio;
- evitare bagni in piscina o al mare per 15-20 giorni;
- non strofinarsi violentemente l’occhio ed usare sempre occhiali protettivi.
Non sussistono controindicazioni a guardare la TV o monitor, l’entertainement è assicurato.
E per il trucco se non avete provveduto prima dell’intervento a farvi un trucco permanente tatuato dovrete rinunciarci almeno per qualche giorno cioè fino a quando la riepitelizzazione della cornea non sarà completa.
Per i cultori delle arti marziali o di pugilato è assolutamente vietato farsi colpire sugli occhi per 15 giorni.

Prima della correzione
È importante che l’occhio sia pulito e decongestionato e che i bordi delle palpebre non presentino arrossamenti o crosticine. Opportuno per il lavaggio delle mani e del viso l’uso di saponi antisettici nei giorni precedenti la correzione.
Le mucose e quindi anche la congiuntiva risultano inquinate e fragilizzate da digestioni difficili, da sonni agitati e da esposizioni ad ambienti irritanti, come fumo, polvere, salsedine e raggi ultravioletti. In tal caso possono aversi decorsi post-operatori non ottimali.
Consigliabile quindi uno stile di vita francescano o almeno igienico da seguire nei giorni precedenti ed immediatamente successivi all’intervento.

Vari tipi di intervento

PRK: riduzione con laser ad eccimeri della miopia.
Obiettivo della PRK è l’elimina­zione o riduzione delle lenti cor­rettive, ottenuta modificando la cur­vatura della cornea che viene appiatti­ta al centro: in questo modo i raggi di luce provenienti dagli oggetti possono andare a fuoco nitidamente sulla reti­na. Il laser ad eccimeri, colpendo la cornea, causa l’evaporazione di alcuni suoi strati. La quantità di tessuto corneale così eliminato determina la quantità di miopia che viene corretta.

Riduzione laser di ipermetropia
e astigmatismo.

La Termocheratoplastica con la­ser ad olmio consiste nel modificare la curvatura centrale della cornea che viene aumentata; questo si ottiene quando il raggio laser dell’olmio colpisce la cornea causandone la con­trazione e facendo ritirare il tessuto interessato.

LASIK: trattamento chirurgico della miopia abbinato al laser.
La LASIK, chiamata anche Chera­tomileusi combinata al trattamento con laser ad eccimeri, è un intervento misto.
Infatti dopo avere inciso lo strato su­perficiale della cornea (epitelio) con la micropialla, la sua parte cen­trale viene spianata con il Immagine intervento corneale con il laser 3laser.

Cos’è il laser?
Il laser è un raggio di luce uniforme e potente che può essere prodotto in modi diversi. In oftalmologia vengono usati vari tipi di laser, al fine di sfruttare le caratteristiche di ciascun raggio. L’effetto della radiazione laser sul bersaglio può essere di evaporazione, incisione o riscaldamento.

Cos’e il laser
ad eccimeri?

Il laser ad eccimeri è stato sviluppato alla fine degli anni ’70, ed utilizzato inizialmente per praticare finissime incisioni su circuiti stampati.
Per l’uso in campo chirurgico, il raggio luminoso prodotto viene controllato da un computer; esso può rimuovere parti microscopiche del tessuto su cui viene indirizzato con estrema precisione, poiché l’energia del raggio interrompe i legami fra le molecole e provoca una evaporazione del bersaglio, senza danni sui tessuti circostanti. La correzione dei difetti refrattivi viene realizzata asportando gli strati superficiali nella parte centrale della cornea, modificando direttamente la curvatura ed il potere ottico della zona più importante per la messa a fuoco.

Immagine cornea

Immagine intervento corneale con il laser 1

Immagine intervento corneale con il laser 2