Parlamento europeo:
in giugno le elezioni

di Rodolfo Cattani

Rispettare i diritti umani e garantire pari opportunità delle persone disabili è quanto richiesto nel Manifesto elaborato dal Parlamento Europeo delle Persone Disabili.

Il Parlamento Europeo delle Persone Disabili riunito a Bruxelles il 12 novembre 2003 nel contesto dell’Anno Europeo delle Persone Disabili ha adottato un Manifesto per le elezioni del Parlamento Europeo del giugno 2004.
Il Manifesto, che sarà diffuso in tutta Europa a cura dei Consigli Nazionali della Disabilità e delle Organizzazioni Europee che rappresentano le persone disabili, intende offrire ai futuri membri del nuovo Parlamento Europeo l’opportunità di operare concreti cambiamenti nella prassi politica per consentire ai cittadini disabili di godere pienamente dei loro diritti umani, civili, sociali, economici e politici.
Considerato che le persone disabili e le loro famiglie costituiscono più del 15% della popolazione, la società deve tener conto delle loro esigenzeImmagine bandiera Europa.Foto aereo
I problemi della disabilità toccano tutti e i futuri europarlamentari dovranno ascoltare e rispondere alle loro richieste. Troppe sono ancora le barriere che impediscono la piena partecipazione delle persone disabili alla vita della società e la loro rimozione è un dovere delle istituzione europee e nazionali.
I 200 delegati che hanno rappresentato 37 milioni di persone disabili e le loro famiglie nel Parlamento Europeo hanno chiesto a tutti i candidati alle elezioni del Parlamento Europeo e a tutti i partiti politici di assumere i seguenti impegni essenziali per rispettare i diritti umani e per garantirele pari opportunità delle persone disabili nella società dell’Europa allargata.

Per una legislazione sui diritti umani
1) Emanare una direttiva europea specifica sulla disabilità: è tempo di adottare una direttiva orizzontale contro la discriminazione che preveda la rimozione di tutte le barriere nelle aree di competenza dell’UE, affinché le persone disabili possano realizzare tutte le loro potenzialità nella vita personale e sociale e fruire dei beni e dei servizi esistenti per gli altri cittadini.
2) Promuovere leggi nazionali contro la discriminazione: adoperarsi affinché a livello nazionale siano emanate o migliorate le leggi che proibiscano la discriminazione in base alla disabilità in tutte le sfere della vita individuale e sociale. Sanzioni severe ed efficaci devono essere previste in caso di mancata ottemperanza.
3) Applicare subito la direttiva sulla parità di trattamento nell’occupazione: la direttiva quadro sulla parità di trattamento nell’occupazione e nelle condizioni di lavoro adottata dall’Unione Europea nel 2000 deve essere immediatamente e integralmente applicata in tutti i Paesi membri per eliminare ogni tipo di discriminazione fondata sulla disabilità.
4) Sostenere la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti umani delle persone disabili: il Parlamento Europeo dovrà garantire il proprio sostegno all’adozione da parte delle Nazioni Unite di una convenzione che sancisca i diritti e la dignità delle persone disabili. Tale convenzione dovrà essere vincolante e prevedere meccanismi di monitoraggio e sanzioni in caso di mancata ottemperanza.
Un’Europa per tutti
5) Promuovere l’inclusione: la politica della disabilità deve essere presente in tutte le politiche nazionali, allo scopo di realizzare la perequazione delle opportunità dei cittadini disabili.
6) Agevolare i finanziamenti: fare in modo che l’erogazione di fondi europei avvenga secondo criteri di accessibilità e che la dimensione della disabilità sia presente in tutti i programmi. Le organizzazioni rappresentative delle persone disabili devono essere consultate nella formulazione dei criteri per l’assegnazione dei fondi.
7) Realizzare un Parlamento Europeo per tutti: il Parlamento Europeo deve essere un esempio di buona prassi, garantendo a tutti, comprese le persone disabili, la piena accessibilità ai servizi, ai documenti, alle riunioni e alle assunzioni.
8) Fare propria la DichiarFoto bandiere europeeFoto bandiere europeeazione di Madrid: la Dichiarazione di Madrid, approvata nel 2002 dal Congresso Europeo sulla Disabilità, costituisce il quadro ideale di riferimento per tutte le politiche in favore delle persone disabili promosse durante l’Anno Europeo alle stesse dedicato. Deliberando la propria adesione alla Dichiarazione il Parlamento Europeo detterà norme univoche e innovative per la pianificazione della politica della disabilità a tutti i livelli.


9) Aderire all’Intergruppo sulla Disabilità del Parlamento Europeo: i neoeletti europarlamentari sono invitati a divenire membri dell’Intergruppo sulla Disabilità, un organismo informale a cui aderiscono parlamentari di tutti i Paesi e di tutti i gruppi politici.
10) Consultare gli elettori disabili: agli elettori disabili e alle loro organizzazioni rappresentative deve essere offerta l’opportunità di sviluppare un costruttivo dialogo civile con gli europarlamentari.

Pieno ed equo accesso alla vita democratica
11) Favorire la consultazione: i partiti debbono consultare nella fase preparatoria dei loro programmi politici le organizzazioni rappresentative delle persone disabili e dei genitori o tutori delle persone disabili che non sono in grado di rappresentarsi direttamente al fine di conoscere le loro proposte e richieste.
12) Garantire l’accessibilità e l’inclusività delle campagne politiche ed elettorali: le campagne politiche ed elettorali devono raggiungere tutti gli elettori disabili e devono contenere riferimenti chiari riguardo alle esigenze di tali elettori. I programmi elettorali devono essere resi disponibili in formati Foto Parlamento Europeoalternativi, quali la scrittura braille, la stampa a caratteri ingranditi, in versione audio ed elettronica.
Le informazioni debbono essere presentate in modo semplice e di facile comprensione e, ove necessario, nel linguaggio dei segni.
13) Assicurare l’accessibilità delle informazioni sulle procedure elettorali e delle modalità di voto: le persone disabili hanno il diritto di ricevere tutte le informazioni necessarie su come partecipare attivamente alle elezioni; i seggi elettorali devono essere accessibili e la segretezza del voto deve essere assicurata a tutti gli elettori, compresi quelli con disabilità. Le procedure di voto elettronico devono essere incrementate e attuate i modo tale da garantire la piena accessibilità e utilizzabilità da parte di tutti gli elettori.
14) Promuovere le candidature di cittadini disabili: poiché le liste dei candidati alle elezioni devono essere rappresentative della società, le persone disabili devono poter partecipare al processo elettorale e presentare le loro candidature.

Nulla per noi, senza di noi