Navigare senza barriere

di Federico Bartolomei

Nel campo delle tecnologie avanzate, è possibile costruire pagine web,
o altri prodotti multimediali, che non escludano persone non vedenti.


Il mondo dei siti Internet e delle pagine web è divenuto ormai una realtà quotidiana alla quale tutti i cittadini si stanno gradualmente accostando.
Stime recenti dicono però che nell’Unione europea vi sono circa 37 milioni di disabili di cui 12 milioni di minorati della vista, tra ciechi e ipovedenti, e che molti di essi hanno difficoltà di accesso a questo mezzo tecnologico.
Se i siti, e in particolare quelli relativi ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni, non verranno adeguati alle esigenze specifiche di queste persone, una percentuale notevole di cittadini rischia seriamente l’esclusione sociale.
Promuovere lo sviluppo del potenziale umano e l’integrazione sociale della persona affetta da handicap visivo è uno dei fini dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna.
Raccogliendo un’idea della Prof.ssa Margherita Dini, docente delle Scuole Medie Statali Carlo Pepoli di Bologna è stato ideato un progetto volto a sviluppare e diffondere fra i ragazzi la cultura dell’accessibilità al web a favore dei minorati della vista.
Nasce quindi nel quadro del Progetto CIFRA, mirante a sviluppare la Integrazione, la Formazione, la Riabilitazione e l’Autonomia personale, delle persone ipovedenti e non vedenti, il progetto Navigare senza barriere: modulo sperimentale rivolto agli alunni di terza media, orientato all’apprendimento dell’uso dello strumento Internet, allo scopo di sviluppare negli studenti la conoscenza e la padronanza delle nuove tecnologie secondo le buone pratiche della progettazione per tutti e sensibilizzando sul tema della diversità dell’inclusione sociale.
Nello specifico gli obiettivi riguardano il conseguimento da parte degli studenti, dopo un lavoro di gruppo, di specifiche capacità nel costruire semplici ipertesti e pagine web accessibili, approfondendo nel contempo le proprie conoscenze sull’anatomia, la fisiologia dell’occhio e le minorazioni visive.
Il corso che comprende 8 unità didattiche di 2 ore ciascuna e alterna argomenti di informatica e visione ha incontrato il consenso di alunni, genitori ed insegnanti; l’efficacia dei risultati ottenuti pone le basi per un ulteriore impegno ed un più ampio coinvolgimento da parte delle istituzioni scolastiche.

Foto laboratorio informatica

Foto ausili per non vedenti

Foto schermata tipo