Euro:
la nuova moneta per tutti
Nulla si può lasciare all’improvvisazione di fronte ad un momento così cruciale e di fronte alle esigenze così particolari di chi non vede o vede poco.
L’arrivo dell’euro
sembrava molto lontano e adesso mancano pochi giorni. Sarà l’ultimo
Natale con i regali acquistati in lire, mentre i dolci della Befana li pagheremo
in euro.
Anche le persone con minorazione visiva aspettano il 1° Gennaio 2002 con
particolari sentimenti. Ogni giorno aumentano le domande relative all’euro
rivolte all’Unione Italiana Ciechi e alle istituzioni dei ciechi.
Nulla si può lasciare all’improvvisazione di fronte ad un momento
così cruciale e di fronte alle esigenze così particolari di chi
non vede o vede poco. Infatti, l’Unione Italiana Ciechi collabora da anni
con l’Unione Europea dei Ciechi e con la Commissione Europea e la Banca
Centrale Europea, al fine di preparare il delicato passaggio alla nuova moneta
unica.
Un notevole contributo alla progettazione e realizzazione delle monete e delle
banconote euro è stato dato dai ciechi europei, così
come da altri gruppi di consumatori ed interessati. Mediante i principi della
progettazione per tutti, che include le esigenze dei diversi gruppi di utilizzatori
e fruitori, è stata realizzata la moneta unica, che rispetta la diversità
e si prefigge di essere facilmente riconoscibile ed utilizzabile da tutti i
cittadini europei, inclusi quelli con disabilità. Il risultato dell’euro
è un buon compromesso tra le diverse esigenze degli interessati: i consumatori,
le istituzioni bancarie e monetarie, i governi degli stati membri e la commissione
europea.
Attraverso il progetto con l’Unione europea sono stati realizzati materiali
informativi divulgativi in diverse lingue, indirizzati sia alla comunità
in generale, con contenuti informativi sulle esigenze delle persone minorate
della vista, sia ai cittadini con minorazione visiva, per garantire a loro il
pieno accesso all’informazione a riguardo. Le pubblicazioni in lingua italiana
Euro e la minorazione visiva, L’euro – fattore di inclusione e esclusione
e Eurovisione possono essere visionati nei diversi formati per vedenti, ipovedenti
e ciechi al sito dell’Unione Italiana Ciechi: www.uiciechi.it/euro/index.html
.
Di particolare importanza è l’opuscolo Eurovisione, che contiene
una dettagliata descrizione non solo delle monete e banconote euro, ma fornisce
anche tutte le informazioni su come distinguere l’euro quando la vista
non è più in grado di farlo adeguatamente. L’opuscolo, realizzato
in collaborazione con l’Unione Europea dei Ciechi, è disponibile
con lettere ingrandite, in braille o su audiocassetta presso le sezioni provinciali
dell’Unione Italiana Ciechi, grazie anche al sostegno integrativo
del Ministero del Tesoro.
In questi giorni i cittadini hanno continue occasioni di famigliarizzare visivamente
con la forma, il colore e gli aspetti grafici delle monete e banconote euro,
mediante l’ampia campagna mediatica e pubblicitaria. I ciechi e gli ipovedenti
non possono accedere autonomamente e integralmente a queste fonti informative
e formative.
Per questo motivo sono stati attivati una serie di interventi sia a livello
europeo, sia a livello nazionale. Attraverso il progetto europeo sono stati
formati in tutta Europa formatori dell’euro, con particolari conoscenze
formative relative alle persone con problemi di vista. I formatori a loro volta
hanno formato sui territori locali altri formatori. I formatori non solo attingono
a specifiche modalità formative, ma anche ad una vasta scelta di materiale
didattico e ludico. Infatti, sono stati realizzati supporti per la formazione,
come ad esempio L’euro tattile, che illustra i disegni tattili di tutte
le rappresentazioni grafiche delle monete e delle banconote euro. Diversi giochi,
utilizzati nei momenti di famigliarizzazione sono stati adattati alle esigenze
dei minorati della vista.
L’aspetto più importante rimane però la possibilità,
da parte di chi non vede o vede poco, di poter toccare con le proprie mani l’euro
prima del suo arrivo. Così come ai cittadini viene offerta la possibilità
di vedere l’euro ogni giorno in televisione o sui giornali molto tempo
prima del 1° Gennaio 2002, anche il cieco deve avere la possibilità
di
vederlo, ovvero di toccarlo. Per questo motivo, grazie all’impegno dell’Unione
Europea dei Ciechi, la Banca Centrale Europea ha realizzato un facsimile di
banconote e monete euro, che sono state distribuite a tutte le sezioni dell’UIC
e ai formatori dell’euro.
Essendo materiale riservato alla formazione delle persone minorate della vista,
le monete e le banconote non possono uscire dalle sedi formative e sono utilizzabili
esclusivamente sotto il controllo dei responsabili. Le persone cieche o ipovedenti,
soci o non dell’UIC, possono mettersi in contatto con la sezione dell’Unione
Italiana Ciechi più vicina, per concordare un momento per familiarizzare
con l’euro. È possibile informarsi se presso la sezione dell’UIC
o in altre sedi si prevedono momenti formativi o informativi con gli euro-formatori.
Per facilitare l’utilizzo sicuro dell’euro da parte dei minorati della
vista, la Banca Centrale Europea ha sostenuto la realizzazione di 400.000 cashtest
per i ciechi europei, grazie all’interminabile impegno dell’Unione
Europea dei Ciechi. Il cashtest, una piccola scheda tascabile di plastica, permette
ai minorati della vista di verificare con precisione il valore sia delle banconote,
sia delle monete euro. 77.000 di questi cashtest sono riservati ai minorati
della vista in Italia e possono essere richiesti gratuitamente per l’uso
personale presso la sezione provinciale dell’UIC, anche dai ciechi non
iscritti all’UIC.
Per quanto concerne la conversione dei prezzi da lire in euro, è stato
prodotto un convertitore euro vocale. Si tratta di un ausilio simile ad una
calcolatrice, che indica il risultato sia in forma visiva, sia in forma vocale.
L’euro convertitore può essere richiesto presso la sezione provinciale
dell’UIC a prezzi agevolati, grazie all’accordo tra il produttore
e l’Unione Italiana Ciechi.
Dai primi riscontri sulle attività di sensibilizzazione e formazione
emerge un fatto particolarmente positivo. L’euro può essere un momento
di integrazione e di aggregazione tra i cittadini con esigenze diverse: il materiale
formativo ed in modo particolare i facsimile delle monete e banconote, suscitano
forte interesse anche nelle persone che non hanno problemi di vista, che esprimono
un evidente desiderio di voler toccare l’euro. Forse in quel momento le
persone si rendono conto che per utilizzare l’euro non è sufficiente
guardarlo, ma occorrono le mani. Tutto ciò che è stato pensato
per favorire l’aspetto tattile e visivo della nuova moneta, favorisce l’utilizzo
non solo dei ciechi ed ipovedenti, ma di tutti i cittadini. Forse l’euro
sarà davvero la nuova moneta per tutti.
Stefan von Prondzinski