Una voce senz’anima
Per migliaia di ciechi nel mondo vocalizza lo schermo del computer e li aiuta a leggere, scrivere, calcolare, navigare in Internet
Mario Barbuto
Si
chiama Jaws; la sua voce è fredda e metallica, ma parla perfettamente
ben sei lingue: inglese, francese, italiano, tedesco, spagnolo e portoghese
e ne sta imparando molte altre.Si tratta di un software, un programma che,
una volta installato in un computer, gli regala una voce sintetica per descrivere
oggetti, leggere testi, snocciolare cifre e tabelle, spalancando anche ai
ciechi le porte dell’informatica e delle tecnologie digitali. In senso
stretto, viene identificato come Screen Reader (lettore di schermo) e la sua
presenza nel cuore del computer diventa indispensabile per assicurare alle
persone con disabilità visiva l’uso dei programmi di Bill Gates
come Windows, Internet Explorer, Office, ecc…Molte società negli
USA e in Europa hanno prodotto screen readers negli anni scorsi, ma
Jaws ha sbaragliato la concorrenza, guadagnando oltre l’80% del mercato
mondiale e conquistandosi la fiducia e l’affetto degli utenti.
Il segreto? 70 persone in una piccola azienda di una cittadina della Florida,
metà delle quali non vedenti o ipovedenti, impegnate ad aggiornare
continuamente il software di Jaws per mantenerlo al passo con le nuove applicazioni
che si susseguono a ritmi ossessivi e che devono essere adattate e rese accessibili
anche a quanti non possono usare la vista. E poi…. Tante altre persone
capaci e pazienti che nei vari Paesi del mondo, insegnano a Jaws le rispettive
lingue, traducendo dall’inglese migliaia di messaggi, comandi e funzioni.
Un esempio? L’anno scorso, poche settimane dopo l’uscita di Windows
Millennium Edition, ecco pronta una versione di Jaws capace di frugare nell’anima
del nuovo sistema per offrirne una immagine parlante totalmente funzionale
e utilizzabile pur senza l’ausilio della vista.
Jaws però non è solo voce. Se collegato al computer può
infatti guidare una riga braille e consentire la lettura con le dita
e, infine, combinato con un altro programma speciale, ingrandisce le immagini
e i testi sullo schermo e ne accompagna la presenza con le parole per aiutare
anche le persone che vedono poco, ma che sono ancora in grado di servirsi
del proprio residuo visivo.
Jaws è l’acronimo di job activities with speach ed è
nato per favorire un miglior inserimento professionale dei ciechi nel mondo
del lavoro; ma jaws significa anche mascella, ganascia, morsa per afferrare
e stringere le nuove tecnologie, affinché esse non fuggano via con
il loro contenuto di libertà, lasciando più poveri gli handicappati
della vista che ne rimarrebbero privati.