Bologna e i suoi ospiti illustri
Wolfgang Amadeus Mozart
Era
appena quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart quando, accompagnato dal padre,
fu ospite di Bologna nell’anno 1770.
Sollecitato dal Conte Pallavicini, non mancò di esibrirsi in una serata
di gala applaudito da tutta la Bologna che contava, per l’occasione invitata.
Maria Chiara Mazzi
Quello
che proponiamo qui è un itinerario musicale cittadino (e un po’
suburbano), sulle tracce di un visitatore illustre, ospite a Bologna tra la
primavera e l’autunno del 1770: Wolfgang Amadeus Mozart. Al loro arrivo
il 24 marzo il giovane con il padre, trovarono alloggio all’Albergo del
Pellegrino, in via dei Vetturini: la strada non c’è più (è
l’odierna Via Ugo Bassi) e non c’è più nemmeno l’albergo,
bombardato nel 1943. Ma, a poca distanza, in via San Felice 24 c’è
ancora il palazzo del Conte Pallavicini, dove il quattordicenne musicista si
esibì in una serata di gala il 26 marzo: se curiosate all’Archivio
di Stato, nel Fondo Pallavicini, scoprirete il biglietto col quale tutta la
Bologna che contava era stata invitata e il rendiconto spese della festa, dal
cioccolatte alla neve refrigerante, dai limoni, ai cristalli, alle candele...
I
Mozart in città fecero visita a Padre Martini, nel Convento di San Francesco,
al grande Farinelli (la cui villa fuori Lame è stata abbattuta per far
posto ad un edificio industriale, oggi dismesso) e all’Istituto delle Scienze
in Via Zamboni, per poi partire, il 29 marzo, alla volta di Firenze, lungo la
Futa. Si fermeranno poi a Bologna al ritorno, dal 20 luglio al 10 ottobre: scesi
all’Albergo San Marco (in Via dei Vetturini), si trasferirono nella villa
di campagna dei Pallavicini, alla
Croce
del Biacco (oggi Via Bassa dei Sassi, 7). La villa è ben conservata,
anche se il vastissimo parco con gli alberi centenari di cui parla Mozart non
ci sono più: lì Wolfgang si prepara all’esame di Accademico
Filarmonico, ma non trascura importanti eventi cittadini. Lo troviamo a San
Giovanni in Monte, il 30 agosto, per la celebrazione per gli Accademici defunti,
a San Petronio, il 4 ottobre, per la festa del patrono della città, a
San Domenico, il 6 ottobre, per la festa della Madonna del Rosario, occasione
nella quale si esibì all’organo della cappella omonima. Infine,
il 9 ottobre, sostiene l’esame di aggregazione all’Accademia che ancora
oggi ha sede in Palazzo Carrati, in via Guerrazzi. Il compito di Mozart è
nell’archivio dell’Accademia e, come ricorda una lapide, la sala dei
concerti da quell’avvenimento ha preso il suo nome. Il 10 ottobre i Mozart
partirono da Bologna alla volta di Milano (ovviamente per la via Emilia) per
non tornare mai più, ma conservando sempre nella memoria i mesi piacevoli
passati nella nostra città.
Wolfgang
Amadeus Mozart