tasse
Pagare le tasse a rate.
Angelo De Gianni su uiciechi.it, 2015-11-12.

A molti è capitato, almeno una volta, di aver ricevuto dal Fisco una lettera, con la quale viene 
richiesto il pagamento di una somma di denaro, per un errore nella compilazione della dichiarazione 
dei redditi, per deduzioni o detrazioni non spettanti, per redditi non dichiarati o, più 
semplicemente, per un conguaglio fiscale su arretrati di lavoro o di pensione.

Il primo impulso ci spinge a non pagare il debito tributario, ma, a freddo, quando cioè ci rendiamo 
conto che quella somma è proprio dovuta, ci rimane ancora la possibilità di versarla a rate, una 
soluzione che rappresenta una vera e propria ancora di salvezza per chi si trova in difficoltà 
economiche.

La tecnologia informatica, anche questa volta, ci offre la possibilità di gestire l'incombenza in 
autonomia, evitando di rivolgerci a professionisti, che, per la prestazione erogata, ovviamente 
pretendono un compenso: il primo passo da compiere e collegarsi alla pagina internet: www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/ratef24/compila.php dove troviamo un modulo elettronico da riempire in tutte le sue parti.

La compilazione dei vari campi editazione e la selezione dei diversi elementi contenuti nelle 
caselle combinate, in genere, non costituiscono un problema, neppure per gli utenti meno esperti: 
tuttavia, quando si tratta di individuare la tipologia di comunicazione ricevuta, il contribuente 
si trova di fronte a scelte espresse in linguaggio burocratico e, quindi, di non agevole 
comprensione.

In particolare, la descrizione di ciascun tipo di comunicazione è preceduta da un codice numerico 
di quattro cifre, che rappresenta il codice tributo relativo all'imposta da versare. La descrizione 
riportata accanto al numero, tuttavia, aiuta l'utente ad individuare l'elemento da selezionare, 
nonostante i riferimenti a leggi di difficile comprensione per i non addetti ai lavori.

Terminata la compilazione di tutti i campi del modulo, attivando il pulsante "calcola", si accede 
alla pagina di riepilogo di alcuni dati, nella quale si trova già il calcolo di default, pari a due 
rate. Attivando, però, l'apposita casella combinata, l'utente può cambiare il numero di rate dello 
stesso importo, fino ad un massimo di sei, nelle quali intende ripartire il debito tributario. Per 
confermare la nuova scelta, è sufficiente, successivamente, battere "invio" sul pulsante 
"ricalcola".

Vediamo, ora, che cosa si ottiene al termine delle operazioni di elaborazione dei dati: 
innanzitutto, è presente a video il dettaglio degli importi delle singole voci delle rate, 
prospetto che può essere stampato, attivando l'apposito pulsante, situato al fondo della 
descrizione del calcolo. Ma ciò che è più importante è la possibilità di visualizzare e stampare la 
delega di versamento di ogni singola rata, il modello F24, cioè il documento da presentare alla 
banca o all'ufficio postale per effettuare il pagamento, nel quale sono indicati i codici tributo, 
gli importi della rata, degli interessi e dell'eventuale sanzione, il totale da versare, i dati 
anagrafici del contribuente e gli altri elementi di dettaglio, riguardanti l'adempimento fiscale al 
quale il versamento è riconducibile.

Premendo il tasto "invio" sul link associato al F24 di riferimento, viene prodotto dal sistema un 
file PDF, che, una volta stampato, o, se si vuole, salvato su un supporto magnetico, può essere 
presentato direttamente allo sportello per il pagamento della rata. Se, invece, ci si accorge di 
aver commesso un errore, oppure si desidera modificare il numero delle rate, in cui si intende 
ripartire il debito, basta attivare il link "torna indietro alla compilazione dei dati", 
ricominciando dal principio.

Poiché le comunicazioni di irregolarità sono emesse anche nei confronti dei soggetti fiscali 
diversi dalle persone fisiche, i programmatori del software hanno inserito, all'inizio del modulo 
elettronico, due pulsanti radio, attivabili alternativamente per effettuare la scelta a seconda che 
a chiedere la rateizzazione sia una persona o un altro soggetto, come, ad esempio, società, enti, 
pubbliche amministrazioni, imprenditori ecc.

In conclusione, l'applicativo è senza dubbio semplice da utilizzare, anche da parte di coloro che 
non hanno grande dimestichezza con le pratiche fiscali: se, però, nonostante tutto, l'utente 
incontra qualche difficoltà nel reperimento di alcuni dati richiesti, può fare riferimento alla 
comunicazione ricevuta, nella quale, di solito, sono indicati tutti gli elementi necessari per il 
versamento.

Di frequente, ad esempio, l'utilizzatore del servizio on line non riesce a trovare il codice atto, 
un numero di undici cifre, presente nel modello F24 allegato alla comunicazione di irregolarità, 
spedito al contribuente per rendergli più agevole il pagamento del dovuto, ma utilizzabile soltanto 
se egli effettua il versamento in unica soluzione.

Per ulteriori spiegazioni scrivere a: `Angelo De Gianni  simbolo di minore 
degianni.angelo@libero.it simbolo di maggiore `_
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