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Leggo: Il maggiordomo "robot" ora è realtà: "Aiuterà gli anziani in casa" -Video
Nicolò La Ferla su nicofranca, 16\12\2015, h. 01.15.

Il maggiordomo robotizzato? Ora è realta. Fino al 21 dicembre un robot sarà l?assistente personale 
di 20 persone anziane, ospiti di una residenza sanitaria assistenziale di Firenze.

Anzi, i robot che seguono gli anziani come perfetti ?maggiordomi? sono tre, sviluppati nell?ambito 
del progetto europeo ?Robot-Era?, coordinato dall?Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore 
Sant?Anna di Pisa.

Dopo aver toccato la Svezia e l?Italia, con tappe a Peccioli (Pisa) e ad Ancona, la più ampia e 
coinvolgente sperimentazione che la robotica di servizio ricordi, condotta con utenti reali e in 
situazioni altrettanto reali, si è spostata a Firenze, alla residenza sanitaria assistenziale San 
Lorenzo. Fino a pochi giorni prima di Natale i robot, realizzati e programmati per svolgere 
funzioni come fare la spesa, gettare la spazzatura, comunicare a distanza con i familiari, 
garantire la sicurezza in casa, sono utilizzati all?interno di una struttura identica rispetto a 
quella che nel futuro prossimo potrebbe davvero utilizzarli e non soltanto per un periodo ampio ma 
definito.

Finora i test hanno offerto risultati positivi. Anche le persone anziane di Firenze hanno accettato 
con estrema naturalezza la presenza dei robot, hanno imparato a utilizzarli, a sentirli come 
presenze ?amichevoli?, in maniera intuitiva, instaurando un rapporto di vicinanza e addirittura, in 
qualche caso, perfino di una certa complicità.

Grazie al progetto europeo ?Robot-Era? la tecnologia e la robotica di servizio possono cominciare a 
fornire risposte concrete al progressivo invecchiamento della popolazione nei Paesi occidentali, 
garantendo la possibilità di sviluppare un innovativo sistema di welfare, dove robotica di servizio 
e innovazioni contribuiscono a rendere sostenibili i costi, con il vantaggio di mantenere autonomia 
e alta qualità di vita per le persone anziane e fragili.

?Robot-Era? si avvia alla conclusione, prevista per il 31 dicembre 2015, forte di risultati che 
pochi altri progetti di robotica hanno ottenuto, iniziando dal numero di persone coinvolte nei vari 
test, più di 160, che accredita la sperimentazione come quella a più vasta scala condotta per un 
progetto del genere.

La fase finale, che adesso si concentra in Toscana, segue due cicli di sperimentazione alla ?Casa 
domotica? (laboratorio dell?Istituto di BioRobotica della Sant?Anna, con sede a Peccioli, in 
provincia di Pisa) e in una residenza assistita di Angen (Svezia). ?Robot-Era? continua a sancire 
la collaborazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare composto da università, centri di 
ricerca, servizi sociali, aziende sanitarie locali e piccole-medie imprese.

Oltre all?Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant?Anna (coordinatore) e all?Irccs Inrca 
di Ancona (secondo partner) figurano, tra gli altri, l?Università di Orebro (Svezia), l?Università 
di Amburgo (Germania), l?Università di Plymouth (Inghilterra), il Comune di Peccioli (Pisa) e 
aziende private.

Ogni prototipo sviluppato con ?Robot-Era? è concepito per operare in differenti scenari: 
all?esterno, nel condominio, in casa. Il robot domestico agisce tra le mura domestiche, fornendo 
servizi che spaziano dalla possibilità di fare la spesa online alla raccolta della spazzatura, dal 
ricordare le scadenze per assumere medicinali, alla sicurezza da garantire. Il robot domestico ha 
un braccio meccanico che solleva fino a cinque chili, è in grado anche di spostare oggetti di uso 
comune. E? anche in grado di aiutare le persone anziane a muoversi in casa, grazie a una maniglia 
ergonomica a cui si appoggiano; i comandi sono impartiti in maniera semplice e intuitiva, anche 
attraverso un joystick.

Il robot condominiale è dedicato soprattutto ai servizi di sorveglianza, mentre il robot per gli 
spazi esterni si muove per le strade del quartiere, in sicurezza e in autonomia, per ritirare la 
spesa o soltanto per accompagnare la persona anziana a fare una passeggiata, garantendole autonomia 
negli spostamenti e un?elevata qualità della vita. Il robot è un accompagnatore fidato: può 
memorizzare un itinerario impostato e ricordare la lista della spesa, inviabile anche da remoto. 
Una versione modificata del robot domestico è pronta per operare, sempre in fase di test, in una 
struttura a Orebro, in Svezia, dove è chiamata a fornire il trasporto di alimenti, di posta e di 
consegna della biancheria.

?Questo progetto europeo ? sottolinea il coordinatore, Paolo Dario, direttore dell?Istituto di 
BioRobotica della Scuola Superiore Sant?Anna - rientra tra quelli più impegnativi, prestigiosi e 
ambiziosi. Nell?ambito del Settimo programma quadro ?Robot-Era? è stato l?unico progetto di questo 
tipo e sul tema della robotica di assistenza, caratterizzato da una sperimentazione così estesa, 
sistematica, accurata sulla robotica di servizio che vanta nessun precedente nel mondo. In totale 
saranno coinvolte nella sperimentazione oltre 160 persone, cifra che lo rende l?esperimento di 
robotica di servizio più vasto al mondo?.

?Nel complesso ? prosegue Paolo Dario - la sperimentazione interessa tre tipi di robot, che 
assistono gli utenti dal livello dalla pubblica via, al condominio (con un autentico ?robot 
portiere?) per arrivare all?appartamento. Inoltre, le tipologie di servizi che i robot offrono sono 
state definite dopo un?ampia consultazione con i vari ?stakeholders?; la sperimentazione ha 
coinvolto un numero particolarmente significativo di utenti, in Italia e in Svezia, impegnando il 
sistema in situazioni reali come a Peccioli, ad Ancona, a Firenze. Infine, il progetto è stato 
accompagnato in maniera costante da un?attenta valutazione tecnica ma anche da valutazioni legate a 
temi come accettabilità, costo, affidabilità, aspetti legali approfonditi con il progetto 
?RoboLaw?, assicurativi, etici, sul tema ?robots and jobs?. Grazie a queste caratteristiche - 
conclude Paolo Dario - ?Robot-Era? è un progetto davvero unico?.
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