lutto
Paolo Graziani non è piu' tra noi
Ricordo di Antonio Quadraro.

nell'unirmi a  tutti voi nel testimoniare le mie sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di 
paolo graziani,
mi permetto di inoltrare questa bella e  sintetica descrizione che ne dà antonio quatraro.
silvana.
Da: posta-libro@googlegroups.com [posta-libro@googlegroups.com] Per conto di Tiziano 
Storai
Inviato: sabato 19 dicembre 2015 15:45
A: posta-libro@googlegroups.com
Oggetto: [PL] [Notiziario UICI Firenze] Paolo Graziani non è più fra noi
Cari tutti,
Paolo Graziani non è più fra noi.
Paolo è esposto presso la sua abitazione, in via Becciolini, 7, 50141 Firenze. Il funerale è 
fissato per
lunedì 21 dicembre, ore 10, presso la chiesa di S. Stefano in Pane, via delle Panche 32, Firenze
Questa notte Paolo Graziani ci ha lasciati, dopo aver lottato per mesi contro la malattia. L'ultima 
volta che ho sentito la sua voce al telefono aveva il fiato corto, ma le parole uscivano con la 
chiarezza e la nitidezza di chi è ricco dentro. Paolo mi diceva che i medici ritenevano che i 
valori dei globuli bianchi e delle piastrine sarebbero tornati nei limiti accettabili, "e io provo 
a crederci".
I più anziani fra noi conoscono Paolo, e certamente lo porteranno ad esempio di attaccamento alla 
nostra associazione, di coraggio e di franchezza.
Paolo, scomparso all'età di 77 anni, ha perso la vista quando non ne aveva ancora 30, a causa della 
retinite pigmentosa. Era già ricercatore presso il CNR, istituto per la ricerca delle onde 
elettromagnetiche (IROE). Come Aurelio Nicolodi e tanti altri, Paolo ha saputo trasformare questa 
sua tragedia umana in una sorta di grimaldello, una leva che, appoggiandosi sull'unico punto fisso 
che è l'impegno civile, ha aperto le porte dell'informatica a tutti i ciechi d'Italia.
Paolo infatti nei primi anni 80 ha ideato e realizzato la prima sintesi vocale che ha fatto parlare 
i computer, offrendo ai ciechi la chiave per entrare nel mondo dell'informatica.
E, sempre grazie ad un uso sapiente dell'informatica, Paolo ha ideato e realizzato il programma 
ITALBRA, che consente di produrre testi letterari, anche in greco antico, testi scientifici e 
spartiti musicali, utilizzando tutte le risorse del metodo Braille, quindi ha codificato la 
maestrìa dell'artigiano della trascrizione, riducendo tempi e costi, con i vantaggi facilmente 
immaginabili per gli studenti ed i professionisti ciechi.
Anche i primi rivelatori di ostacoli per non vedenti sono frutto della sua invenzione, e io ricordo 
ancora quella scatoletta con un vibratore, che segnalava la presenza di un ostacolo anche a 5 metri 
di distanza, consentendo di esplorarne la sagoma.
Paolo non si è mai stancato di promuovere l'accessibilità dell'informazione digitale, partecipando 
a diverse commissioni e gruppi di studio a livello nazionale ed internazionale, per essere lui 
stesso testimonial della battaglia prima di tutto culturale verso una società inclusiva.
Ma ora le parole mi fanno difetto, e lascio a tutti voi che lo avete conosciuto lo spazio per la 
meditazione e per la preghiera.
Antonio Quatrar
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