leucemia
Leggo: Leucemia, un farmaco biologico aiuta gli over 65 a combatterla
Nicolò La Ferla su nicofranca, 23\12\2015, h. 01.48.

ORLANDO - Un?unica terapia orale ad assunzione giornaliera alternativa alla chemioterapia, oggi 
disponibile anche in Italia a seguito dell?approvazione EMA e AIFA. È la novità della molecola 
?ibrutinib? per i pazienti colpiti da due forme di neoplasie delle cellule B, una cronica e l?altra 
aggressiva: la leucemia linfatica cronica e il linfoma mantellare. Il farmaco ha dimostrato 
risultati mai osservati prima in termini di efficacia e sicurezza.

In uno studio di fase 3, sui pazienti con leucemia linfatica cronica pretrattati, a distanza di 19 
mesi ha mostrato una riduzione del rischio di progressione di malattia del 90% e un dimezzamento 
del rischio di morte (53%) rispetto della terapia con ?ofatumumab?. Anche per il linfoma mantellare 
nel 67% di casi si è riscontrata una risposta positiva al farmaco, e di questi, nel 23% dei casi, 
la risposta è stata completa, con scomparsa dei sintomi della malattia. Il tempo mediano di 
sopravvivenza libero di progressione di malattia è stato di 13 mesi e la sopravvivenza globale di 
22,5 mesi.

I dati sono stati presentati al congresso americano di ematologia (ASH) a Orlando in Florida. Nei 
pazienti over 65 con leucemia linfatica cronica, mai trattati prima, i dati mostrano un 
miglioramento della sopravvivenza libera da progressione della malattia (a 18 mesi: 94% contro il 
45%) e della sopravvivenza globale (85% contro il 35%), quando ?ibrutinib? è stato messo a 
confronto con il chemioterapico ?clorambucile?.

«Siamo davanti al primo di una nuova classe di farmaci biologici, destinato a modificare in modo 
sostanziale la terapia - afferma il Prof. Fabrizio Pane, Presidente della Società Italiana di 
Ematologia - ?ibrutinib? agisce su uno dei meccanismi che sostiene la crescita neoplastica e quindi 
può essere risolutivo per le forme aggressive di leucemia linfatica cronica e per tutti i casi 
linfoma mantellare, in particolare degli anziani, che finora avevano esito infausto ed erano di 
difficile gestione clinica. E ricordiamo che si tratta di un farmaco efficace e somministrato per 
via orale».
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