spid
Arriva la super password universale per usare i servizi pubblici via internet.
La Repubblica del 19\11\2015.

ROMA. Arriva la super password universale per usare i servizi pubblici via internet. Il 
grimaldello  con cui il governo vuole introdurre la rivoluzione digitale nelle case (e nel cuore) 
degli italiani, che finora vi hanno resistito con tutte le forze. Si chiama "Spid" (Sistema 
pubblico dell'identità digitale) e, anche se il premier Matteo Renzi ne parla già da aprile 2014, 
ora ci siamo davvero. Spid parte a dicembre  e ci permetterà, con un identificativo unico, di 
accedere a servizi che spaziano dai referti medici all'anagrafe canina, dal pagamento  della mensa 
scolastica alla dichiarazione  dei redditi. Sono già centinaia i servizi pubblici compatibili  con 
l'identificativo unico, da parte di una decina di enti regionali e nazionali, a quanto Repubblica 
può anticipare (Spid sarà sabato tra i temi centrali del Digital Day nella Reggia di Venaria a 
Torino, l'occasione in cui il Governo svelerà le novità digitali in arrivo). Per prima cosa, il 
cittadino dovrà procurarsi  la nuova identità digitale, gratuita, rivolgendosi  - via internet o a 
uno sportello fisico - a una delle aziende che si stanno accreditando  a questo scopo presso 
l'Agenzia per l'Italia  digitale (tra quelle che hanno fatto richiesta  Telecom Italia e Poste 
Italiane). Questo  processo finirà appunto a dicembre. Dopo averlo identificato, l'azienda fornisce 
al cittadino "Spid": di base una password unica da usare on line per accedere ai servizi della 
pubblica amministrazione. Quelli più delicati richiederanno però, per motivi di sicurezza,  anche 
una seconda password che cambierà a ogni utilizzo (ci arriverà di volta in volta via Sms oppure 
sarà creata da una App o da uno strumento specifico, analogo al "token" bancario). Entro il 2017, 
per legge, tutti i servizi pubblici  dovranno funzionare così, via internet e con Spid. Alcuni però 
sono già pronti. è il caso di 114 servizi dell'Inps (dal riscatto della laurea  alla richiesta 
degli assegni familiari), 103 dell'Inail (consultazione Cud, richiesta bollettini)  e molti 
dell'Agenzia delle Entrate. Ci sono poi sei Regioni già pronte con alcuni  servizi locali: sono 
Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Toscana. Tra questi la 
possibilità di pagare alcuni tributi e la mensa scolastica, e i servizi sanitari. Del resto, entra 
in vigore il 26 novembre  prossimo il Dpcm 178/2015 che obbliga  tutte le Regioni a predisporre, 
entro la fine dell'anno, il Fascicolo sanitario elettronico.  Significa che, con la nostra identità 
Spid, potremo collegarci via internet a una pagina che contiene tutta la nostra storia medica: i 
referti degli esami, l'elenco dei farmaci assunti  e altri dati utili, consultabili anche da parte 
dei medici che ci hanno in cura. Su questo aspetto, già pronte per la scadenza di dicembre  sono le 
Regioni Lombardia, Emilia-Romagna,  Toscana e la Provincia di Trento. Infine, con l'identità 
digitale si potrà accedere  anche a servizi delle aziende private che aderiranno su base 
volontaria: probabilmente,  istituti bancari e operatori telefonici. Scelta del medico o contributi 
per la colf: per gestire tutte le pratiche online basterà la nuova chiave personale con 3 livelli 
di sicurezza  Spid è un passo fondamentale per l'innovazione  del Paese. Incentiverà i cittadini a 
usare i servizi digitali e le amministrazioni a costruirne di nuovi e più facili da usare , spiega  
Antonio Samaritani, direttore dell'Agenzia.   Oggi , dice Paolo Barberis, consigliere del Governo 
sull'innovazione digitale,  abbiamo  50mila siti web della pubblica amministrazione,  con 100mila 
modalità di accesso diverse.  Un caos che ci colloca agli ultimi posti in Europa . Ecco perché Spid 
è solo il primo passo. Il secondo, entro il 2017, sarà " Italia Login" (sul dominio Italia.it), 
ideato dallo stesso Barberis: un portale unico (web e mobile)  da cui accedere a tutti i servizi 
pubblici, con la nostra identità Spid. Due anni: è l'orizzonte  temporale che il governo si è dato 
per completare la "rivoluzione digitale" d'Italia. Si comincia con l'identità, dal mese prossimo. 
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