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Parla un insider: Win10: prova e prime considerazioni
Patrizia su uic h.e., 29\07\2015, h. 11.34.
Dopo mesi di sviluppo, oggi è il giorno di Windows 10. Da Insider lo
abbiamo provato per mesi e la versione finale, pur non perfetta, ci ha
sorpreso. L'upgrade è assolutamente d'obbligo, e non solo perchè è gratuito
di Vittorio Romano Barassi - 29/07/2015 00:1420
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Annunciato in via ufficiale il 30 settembre scorso, Windows 10 è
finalmente arrivato al termine del suo processo di sviluppo e oggi è
pronto ad essere lanciato su tutti i principali mercati e ad essere
installato su milioni di PC sparsi qua e là per il globo. Dopo il tanto
amato Windows XP, l?odiato (dai più) Vista e le più recenti e versioni 7
e 8 (senza dimenticare l?importantissimo Update 8.1), per Microsoft è
arrivato il momento della resa dei conti con quello che l?azienda di
Redmond ha sempre voluto etichettare come il sistema operativo più
completo di sempre.
Abbiamo partecipato al programma Windows Insider - come probabilmente
molti di voi - e seguendo il ciclo di release ?slow? ci siamo fatti
un?idea del nuovo sistema operativo e sulla sua incredibile evoluzione
nel corso dei mesi. Le prime versioni erano oggettivamente terribili:
c?erano molte buone idee mal agglomerate ed era palese come Microsoft
volesse più ?mostrare? al pubblico queste idee piuttosto che proporre
qualcosa di effettivamente utilizzabile. Fino a un mese dal rilascio
della versione finale, la build 10240 lanciata il 15 luglio (a sua volta
aggiornata più volte negli ultimi dieci giorni, ma senza modifica nel
numero di release), il sistema operativo si è dimostrato sempre
piuttosto instabile con tanto di riavvii random, problemi nella gestione
delle interfacce video, BSOD (le classiche schermate blu della morte di
Windows) e difficoltà nell?arresto/sospensione; tutto ciò ci ha fatto
dubitare non poco sull?effettiva capacità di Microsoft di realizzare una
solida versione da mettere in commercio in tempi strettissimi, ma gli
ingegneri di Redmond devono aver fatto gli straordinari poiché la
release attuale (Microsoft ci ha assicurato che quella da noi in prova è
identica a quella che arriverà sugli scaffali) pare essere giunta da un
altro pianeta.
Windows 10 si presenta così al primo avvio dopo un'installazione da
zero. Molto bello il nuovo calendario.
Certo, non è perfetta, ma all?apparenza tutto sembra fantastico e questo
ci ha spinto a installare Windows 10 anche su un?altra macchina: un
MacBook Air della seconda metà del 2012 (un Intel Core i5 con 4 GB di
RAM), sia su partizione sia tramite software di emulazione con soli 2 GB
di RAM dedicati, così da avere più feedback riguardo alle effettive
prestazioni del sistema.
Bentornato tasto Start, ci sei mancato
L?installazione di Windows 10 corre veloce: le opzioni tra le quali
scegliere sono davvero ridotte all?osso e la configurazione del sistema
richiede qualche minuto aggiuntivo di pazienza. Al primo avvio vi si
chiederà di inserire nome utente e password scelti nelle fasi
preliminari ma subito dopo Windows 10 cercherà di dissuadervi
nell?utilizzare le credenziali di accesso del vostro account Microsoft
e, nel caso non ne aveste uno e il PC fosse già connesso ad Internet, vi
guiderà passo passo nella sua creazione.
Windows 10 si può amministrare con un semplice PIN di 4 cifre; una
comodità decisamente notevole.
All'accesso con account Microsoft ecco arrivare la prima sorpresa: il
sistema operativo chiederà all?utente di scegliere un PIN di quattro
numeri da utilizzare al posto della password, un modo decisamente
pratico - già visto su smartphone e tablet - per tenere sotto controllo
funzionalità e applicazioni senza bisogno di ricordarsi complicate
parole chiave (l?accesso avverrà nel momento in cui si digita l?ultima
cifra, senza nemmeno il bisogno di premere invio). Ovviamente si può
scegliere di non immettere alcun PIN, ma la funzionalità è sempre
attivabile dalle Impostazioni.
Ad accoglierci all?accensione del PC c?è anche Hello, nuova funzionalità
introdotta con Windows 10 che promette di rivoluzionare i sistemi di
autenticazione a livello consumer. Sebbene non vi siano al momento
computer in grado di sfruttarne le potenzialità (serve un apposita
camera che verrà adottata da tutti i partner di Microsoft, l?Intel
RealSense 3D Camera), da alcune demo rilasciate dalla stessa Microsoft è
chiaro che l?intento di Hello è essenzialmente quello di garantire agli
utenti un accesso immediato al sistema semplicemente mettendosi dinanzi
al PC; grazie ad un giusto connubio tra hardware e software, Windows 10
sarà in grado di riconoscere gli utenti dalle fattezze del viso, senza
il bisogno di avvicinarsi a tastiera e mouse. Una vera comodità (Hello
funzionerà anche con i classici sistemi di riconoscimento di impronte
digitali) che speriamo di testare al più presto.
Il tasto Start è il protagonista assoluto di Windows 10; ed è tutto nuovo.
Ma c?è una cosa che ci fa sentire a casa più di ogni altra ed è
ovviamente la rinascita del tasto Start che in Windows 10 torna in tutto
il suo splendore. Dopo anni e anni in cui Microsoft ha praticamente
imposto agli utenti l?utilizzo di questo tasto magico, con Windows 8 la
maggioranza dei consumatori si è ritrovata spiazzata dinanzi alla scelta
di eliminarlo e di proporre un?interfaccia a tiles e non il classico
Desktop. La cosa non è mai andata giù ai Windows-user più affezionati e
nonostante diversi tentativi più o meno ufficiali di riportare Start
nella posizione a esso dedicata, Windows 8 - nonostante indubbie qualità
- non è mai riuscito a fare davvero breccia nel cuore degli utenti.
Ora però le cose sono cambiate: dopo il login si viene catapultati sul
desktop e la soddisfazione di vedere il piccolo logo bianco in basso a
sinistra è massima. Altrettanto buona è la sensazione che si prova
premendo il pulsante, che dà accesso ad un menù diviso essenzialmente in
due sezioni dal quale poter effettuare ogni azione: sulla sinistra,
partendo dall?alto, vengono visualizzati in ordine il nome utente (con
il click apre un sotto-menù dal quale è possibile modificare le
impostazioni personali, disconnettersi o bloccare la sessione), le
applicazioni più utilizzate, il link a Esplora File, il tasto per
accedere alle Impostazioni, i pulsanti per spegnimento/riavvio e,
infine, il tasto Tutte le app, il quale dà accesso alla lista completa
delle applicazioni installate sul PC. La seconda porzione del nuovo menù
Start, più grande, è riservata alle tiles ed è completamente
personalizzabile. Insomma, Microsoft ha trovato il modo di fare felici
sia gli amanti del tasto Start che quelli delle tiles.
Arriva il centro notifiche; e Cortana fa la voce grossa
Altra importante novità di Windows 10 è la presenza di un vero e proprio
centro notifiche (denominato Action Center) posizionato di default nella
porzione destra del display e richiamabile attraverso un?apposita icona
presente vicino all?orologio.
Nell?Action Center saranno visualizzate tutte le notifiche riguardanti
le app di sistema e di terze parti, un po? come avviene sugli smartphone
Windows Phone e - volendo fare un paragone diretto - nelle ultime
versioni di Mac OS X. Nel pannello dedicato alle notifiche, in basso,
c?è anche spazio per qualche toggle che abilita/disabilita, solo per
citarne alcuni presenti di default (ma la lista è personalizzabile dalle
Impostazioni), Wi-Fi, Bluetooth, Risparmio Energetico e Modalità Aereo.
Tutte le notifiche che arriveranno saranno inizialmente visualizzate in
basso a destra sul desktop e una volta ?sparite? verranno riproposte
nell?Action Center in modo ordinato. Nulla da eccepire a riguardo;
l?Action Center è promosso a pieni voti, soprattutto se si considera
quanto questo sia cresciuto nei mesi di sviluppo. Fino a poco meno di
due mesi fa era bruttissimo e inusabile; ora è bello e funzionale. Molto
bello anche il nuovo calendario che appare premendo su data e ora.
Tra i tanti pulsanti dell?Action Center c?è poi uno che mostra la
scritta Modalità Tablet: premendolo sembra di tornare indietro nel tempo
poiché Windows 10 pare trasformarsi in Windows 8.1, con l?interfaccia
desktop che subisce una netta metamorfosi e muta in una forma Metro
specificatamente pensata per l?utilizzo touch, con tanto di tile e con
le applicazioni che vengono lanciate in modalità a tutto schermo.
C?è da dire che anche sotto questo aspetto Microsoft ha svolto un ottimo
lavoro: la Modalità Tablet è ben congegnata, ci sono tutti i pulsanti
giusti a schermo (anche un?apposita freccia ?back?) ed è possibile fare
ogni cosa che si fa nella modalità classica Desktop poiché ogni elemento
non è nient?altro che la trasposizione in salsa Modern delle componenti
standard.
Il tasto Start perde quasi del tutto il suo significato ma viene
affiancato (in senso figurato) da due appositi pulsanti che richiamano
le due porzioni del menù Start, uno posizionato immediatamente al di
sopra di esso e un altro nella porzione alta della schermata.
Windows 10 nella sua "modalità tablet"
La modalità tablet, però, non è perfetta: essendo basata su una logica
di funzionamento interamente touch l?utente tenderà a ?chiudere? la app
premendo il tasto back oppure quello Start, azione che non si tradurrà
nell?effettivo arresto dell?applicazione stessa bensì in una sorta di
riduzione a icona. Niente di catastrofico, se non fosse che qualora in
un secondo momento si volesse tornare alla visuale desktop standard
l?utente si ritroverebbe letteralmente sommerso dalle finestre delle app
?chiuse? in precedenza; non proprio il massimo.
Tornando alla modalità desktop classica, poi, è impossibile non notare
vicino al tasto Start la presenza di una barra di ricerca che
letteralmente spinge l?utente a utilizzarla. La si può sfruttare per
fare ricerche nel PC oppure per trovare qualcosa sul web; tutto è
gestito da Cortana, ormai un celebre assistente vocale tuttofare messo a
punto da Microsoft seguendo le orme tracciate da Apple con Siri. Fino ad
oggi lo si era visto solo su Windows Phone ma ora è chiaro che Microsoft
sia intenzionata a dare sempre più spazio a Cortana, ormai ritenuta
abbastanza matura per fare la sua degna figura su tutte le tipologie di
dispositivi.
In effetti, Cortana si comporta molto bene: dopo una rapida calibrazione
del microfono (si chiederà all?utente di leggere una breve frase che
apparirà sullo schermo) e dopo aver domandato alla stessa Cortana cosa
posso chiederti? sarà possibile avere una rapida idea di tutte le sue
potenzialità in ambito desktop. Il riconoscimento vocale è di ottimo
livello e molte cose Cortana riesce a farle direttamente nello spazio a
lei dedicato; quando le si viene chiesto qualcosa che non può fare,
viene immediatamente lanciato il browser web e parte la ricerca su
Internet. Il giudizio che possiamo attribuire a Cortana è senza dubbio
positivo; per certi versi non si è ancora arrivati ai livelli di Siri su
iOS ma la strada imboccata è sicuramente quella giusta e la distanza
dalla "collega" è davvero minima.
Microsoft Edge è veloce, ma la perfezione è lontana
Dire che gli utenti erano stanchi di Internet Explorer è quasi scontato
e Microsoft ha dunque pensato di mandare in pensione il vecchio -
storico - browser di sistema e di lasciare spazio ad una nuova
applicazione per la navigazione web. Nascosto per mesi sotto il nome in
codice di Project Spartan, Microsoft Edge è la risposta dell?azienda di
Redmond a tutte le critiche degli utenti e la proposta con la quale la
stessa Microsoft intende riconquistare questo particolare segmento di
mercato. Ci sarà riuscita? La risposta è: nì.
Microsoft Edge in modalità "scura" e con pannello delle Impostazioni aperto.
Edge, la cui icona minimal con ?e? ricorda non poco quella del
predecessore (atto dovuto per tutti gli utenti abituati ad utilizzare
IE), ha tutte le carte in regola per dare battaglia ai vari Chrome,
Safari e Firefox (non dimentichiamo Opera) ma nonostante sia, dati alla
mano, il browser più veloce in assoluto nel caricare le pagine web e
sfrutti tutte le più recenti tecnologie per riuscire nel suo intento, la
sensazione è che manchi ancora qualcosa per avvicinarsi a Chrome in
senso assoluto, e a Safari in quanto ad integrazione con il sistema.
È evidente come Edge soffra ancora di qualche limite di gioventù:
aprendo molti tab, anche con un buon processore e tanta RAM (la nostra
soluzione di prova desktop ha 12 GB di memoria RAM), il sistema non
regge e dopo un po? rallenta, cosa che con Chrome nelle stesse identiche
condizioni non accade. C?è poi ancora qualche problema nel rendering
delle pagine, tutte le applicazioni sviluppate per seguire i protocolli
di Internet Explorer continuano ancora a richiamare il vecchio browser e
non è possibile effettuare il drag and drop degli elementi dal desktop.
Con Microsoft Edge è possibile prendere appunti accedendo all'apposita
modalità. Perfetto per l'utilizzo con pennino.
Interessante la possibilità di selezionare un tema chiaro oppure uno
scuro e molto comoda è la modalità annotazioni, che si appoggia a
OneNote e permette di evidenziare, sottolineare, scrivere e ritagliare
qualunque cosa sia presente a schermo; le impostazioni del browser sono
abbastanza ridotte all?osso e vengono tutte visualizzate in un pannello
laterale a scomparsa, riprendendo l?animazione di apertura da quella
dell?action center. Segnaliamo inoltre la possibilità di facile
importazione dei dati presenti sugli altri browser. Dopo tutte queste
considerazioni ci sentiamo di promuovere Edge, seppur con riserva;
Microsoft ha lavorato bene sul fronte tecnico e ha reso anche
l?interfaccia più bella e diretta, ma sotto sotto c?è ancora molto da
migliorare. Aspettiamoci patch su patch.
Cambia pure il file explorer: nuove icone e cartelle/file recenti in
primo piano.
Dall?ex-Internet Explorer facciamo poi qualche piccolo accenno al File
Explorer locale, ridisegnato con nuove icone, strumento che fa
decisamente bene il suo dovere ed è perfettamente integrato con
OneDrive. All?apertura di Esplora File, più che una ben precisa
posizione, vengono visualizzate le cartelle di più frequente utilizzo,
con possibilità di effettuare il ?pin? delle directory preferite, e i
file chiusi di recente.
Niente più confusione: ecco Universal App e desktop multipli
L?aver diviso Windows 8 in una porzione Modern ed una Classica ha
portato inevitabilmente una confusione incredibile sul fronte delle
applicazioni. Microsoft ha fatto due conti, ha notato che la cosa non
funzionava e, vista l?attuale situazione di mercato e considerando la
sempre crescente importanza di Windows Phone e Xbox One, ha voluto
prendere due piccioni con una fava. Addio alle applicazioni solo Modern
o solo desktop e benvenute Universal App.
Se ne è già parlato abbondantemente in passato ma ora si è giunti alla
resa dei conti e gli sviluppatori sono pronti: da oggi tutti hanno la
possibilità di realizzare applicazioni che se funzionano su Windows 10
possono anche funzionare su Windows Phone e Xbox One. Al momento la cosa
è ancora allo stadio embrionale (Windows Phone 10, soprattutto, non è
ancora pronto) ma quella di Microsoft è certamente una bomba; tutte le
applicazioni realizzate seguendo gli standard imposti dalla stessa
Microsoft funzionano sia in modalità desktop che in modalità tablet, con
indubbi benefici sia sotto l?aspetto grafico sia sotto quello
funzionale. Le app sono in linea di massima più belle e la prossima
possibilità di utilizzo delle stesse anche in ambito mobile e gaming non
farà altro che aumentare la fidelizzazione degli utenti.
"Impostazioni" va a sostituire i vecchio Pannello di Controllo;
esteticamente non è un granché, ma tutte le opzioni ora sono accessibili
e al posto giusto.
Qualcosa di meglio la si poteva fare sul fronte dello Store, ancora
piuttosto anonimo ma un gioiellino considerando le prime versioni viste
nelle build preliminari. Microsoft non ha voluto strafare con le app
preinstallate sul sistema: c?è tutto quello che serve, c?è una nuova
applicazione dedicata alla posta elettronica (funziona a stretto
contatto col calendario) e arriva pure una nuova console per i comandi
attraverso la quale, finalmente, si può fare copia/incolla. È poi
sparita l?applicazione Salute, Windows Media Player è come 10 anni fa e
c?è Groove, evoluzione di Xbox Music. Ridisegnato completamente, infine,
il Pannello di controllo: ora tutto va sotto l?app Impostazioni (vedi
sopra), con opzioni ben organizzate e molto più user-friendly rispetto
al passato. Nuove anche l?applicazione Mappe (con possibilità 3D e di
navigazione con Google Earth) e molto gradita è l?introduzione di
Windows Feedback, nient?altro che una piattaforma attraverso la quale
gli utenti possono segnalare a Microsoft eventuali bug di sistema e
visualizzare in tempo reale, qualora il problema fosse stato già
risolto, le possibile soluzioni. Gli Insider hanno intrapreso una vera e
propria crociata affinché Microsoft mantenesse questa funzionalità anche
nella release finale; e ce l'hanno fatta.
Nel dettaglio la nuova task view di Windows 10: nella porzione superiore
vi sono tutte le finestre mentre in quella inferiore ci sono i desktop
multipli.
Altra introduzione degna di nota è quella dei desktop multipli: anche
l?utente Windows - meglio tardi che mai - può ora organizzare le proprie
finestre su più scrivanie, caratteristica da tempo presente su Mac e
Linux. Spostare le finestre da un desktop all?altro è semplice e veloce,
come immediata è la possibilità di aggiungere/rimuovere le scrivanie.
Assieme ai desktop multipli fa il suo esordio anche una nuova task view
(richiamabile con la combinazione di tasti Windows + Tab) che allinea
tutte le finestre presenti sui vari desktop e permette di avere un'idea
di tutte le applicazioni in esecuzione, con il facile richiamo di quelle
che si vuole andare a riprendere.
Con AeroSnap è possibile dividere il desktop in 4 porzioni uguali.
Sul fronte UI non si può poi non segnalare la nuova modalità AeroSnap;
questa permette letteralmente di dividere ogni singolo desktop in più
porzioni da dedicare a singole applicazioni. Si può effettuale uno split
1:1 semplicemente trascinando una finestra sul bordo destro o sinistro
oppure, se si vuole qualcosa di più frammentato, si possono ottenere
configurazioni 2:1 e 2:2 portando le finestre in prossimità degli angoli
dello schermo.
La funzionalità AeroSnap qui nella modalità tablet, sicuramente la
migliore tra le due interpretazioni.
La funzionalità è pensata per dare il meglio di sé in modalità tablet,
ma anche in modalità desktop ha un suo perché, soprattutto con gli
schermi più grandi e risoluti.
Windows 10 è gratis, sarebbe folle non aggiornare subito
Giunti alle conclusioni, mai come questa volta ci sentiamo in dovere -
come abbiamo fatto quando arrivò l?update 8.1 - di consigliare a chi ha
Windows 7, 8/8.1 di effettuare l?aggiornamento che, lo ricordiamo, è
totalmente gratuito. Windows 10 è più facile da usare rispetto alle
versione precedenti, viene incontro a tutte le tipologie di utenti ed è
tutt?altro che povero di funzionalità. Il nuovo sistema operativo
Microsoft, dopo un lungo e difficoltoso processo di sviluppo, è arrivato
al momento del lancio in una versione stabile e perfettamente
funzionante (sembra una cosa ovvia, ma non lo è affatto); c?è ancora un
ampio margine di miglioramento sotto svariati aspetti, ma la sensazione
e che Microsoft abbia posto solide basi per un futuro roseo, in cui le
Universal App e l?integrazione Cloud la faranno da padrone. Windows 10 è
inoltre ancor più sicuro (vedremo come si comporterà Device Guard,
sistema che promette di mandare in pensione gli antivirus grazie a una
combo tra firma digitale e verifiche da parte di Microsoft), gli
aggiornamenti saranno effettuati automaticamente e presto saremo in
grado di vedere all?opera anche Hello.
Non avendo in questo periodo a disposizione un PC con display
touchscreen non abbiamo avuto modo di testare le varie gesture, ma da
quello che abbiamo potuto vedere nelle release preliminari e da alcune
dimostrazioni di Microsoft non ci dovrebbero essere grossi
stravolgimenti rispetto al passato. Riguardo all?integrazione con
Windows Phone 10 e Xbox One ne riparleremo a tempo debito. Windows 10 è
finalmente arrivato; e questo è solo l?inizio di una nuova era.
www.dday.it/redazione/17177/windows-10-prova-test
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