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Misuratori elettronici di pressione arteriosa: come orientarsi.
Mauri su nicofranca, 08\06\2015, h. 09.55.

Siccome, lo dico umilmente, ho conseguito il certificato
di Personal Fitness Trainer e ho avuto esperienza in Croce Rossa, ho un
fratello neurologo e sono in contatto con medici per svariate ragioni,
per sgombrare il campo da dubbi (spero naturalmente di riuscirvi),
riporterò qui di seguito consigli, spero, utili:
 Si stima che in Italia
siano 15 milioni le persone che soffrono di pressione alta (o
ipertensione arteriosa, per dirla in termini più corretti), ma altri 3-4
milioni sono ipertesi e non sanno di esserlo. La maggior parte degli
ipertesi, infatti, non avverte particolari sintomi anche per anni e
questa condizione è tutt'altro che innocua: la pressione alta, se
trascurata, può causare danni progressivi al sistema cardiocircolatorio
fino a sfociare in malattie cardiovascolari quali ictus e infarto e può
provocare danni ai reni e all'occhio. Il controllo della pressione
arteriosa, attraverso periodiche misurazioni, diventa quindi un mezzo
fondamentale di prevenzione.
A domicilio i misuratori di pressione più diffusi, consigliati per la
loro semplicità e praticità d'uso, sono gli sfigmomanometri elettronici,
costituiti da un bracciale collegato ad un misuratore digitale provvisto
di monitor. Il gonfiaggio della camera d'aria contenuta nel bracciale
avviene automaticamente, in genere fino ad un valore che può essere
pre-impostato, e successivamente il bracciale si sgonfia. Lo strumento
rileva i valori di pressione massima e minima (per via oscillometrica)
che vengono visualizzati su un monitor. E' bene tenere presente che lo
strumento contiene componenti elettronici sensibili; bisogna perciò
evitare forti campi elettrici o elettromagnetici nelle immediate
vicinanze del dispositivo (ad es. telefoni cellulari, forni a microonde)
che potrebbero causare una temporanea mancanza di precisione nella
misurazione. Per una accurata misurazione con lo sfigmomanometro
elettronico è necessario che il ritmo cardiaco sia regolare: nei
pazienti con aritmie potrebbero perciò dare valori poco attendibili.
Alcuni strumenti elettronici in commercio, grazie ad un microfono
inserito nel misuratore utilizzano una metodica simile a quella
auscultatoria utilizzata dal medico, e sono più adatti per questo tipo
di pazienti.
Almeno una volta all'anno è consigliabile confrontare il proprio
strumento con quello del medico per verificare che la misurazione
domiciliare non si discosti troppo da quella che il medico effettua nel
suo ambulatorio.
Da ricordare inoltre che la misura del bracciale deve essere adeguata
alla circonferenza del braccio; in soggetti obesi o con braccia molto
muscolose e nelle persone molto magre bisogna utilizzare bracciali di
dimensioni maggiori o minori per evitare il rischio di rilevazioni
scorrette.
La vita media di uno strumento elettronico utilizzato con cura è in
genere non inferiore a 5 anni.
Alcuni strumenti, oltre ad essere testati dalla ditta costruttrice,
vengono sottoposti a "validazione" clinica secondo procedure
standardizzate approvate da organismi scientifici come la BHS (Società
Inglese dell'Ipertensione) o l'EHS (Società Europea dell'Ipertensione);
in questi casi gli strumenti riportano la relativa certificazione. In
farmacia, inoltre, per alcuni strumenti è possibile verificare
l'affidabilità delle misurazioni: lo sfigmomanometro viene infatti
confrontato con uno dispositivo di riferimento che ne verifica
l'accuratezza.
Lo sfigmomanometro aneroide ha, al posto della colonnina di mercurio, un
manometro a quadrante con lancette, attaccato al bracciale o alla
pompetta. Come quello a mercurio, richiede una certa esperienza d'uso
perché occorre riconoscere correttamente i suoni ascoltati col
fonendoscopio applicato al braccio. Può facilmente dar luogo a letture
imprecise per motivi tecnici (è delicato e si "stara" con facilità). Per
l'uso domiciliare perciò non è consigliabile.
Da qualche anno sono disponibili anche misuratori elettronici da polso,
che sono divenuti popolari per diversi motivi: rispetto a quelli da
braccio sono più piccoli, sono meno fastidiosi durante il gonfiaggio,
generalmente meno costosi e inoltre consentono di misurare la pressione
senza rimuovere gli indumenti. Questi strumenti presentano però alcuni
seri limiti alla loro accuratezza: grossi errori si possono verificare
se il dispositivo non viene tenuto all'altezza del cuore durante la
misurazione mantenendo l'avambraccio sollevato, o se il polso viene
piegato o esteso, portando ad una compressione di diverso grado delle
arterie del polso da parte del bracciale gonfiato. Pertanto, a causa di
questi inconvenienti, nella maggior parte dei casi si raccomanda di dare
la preferenza agli strumenti che misurano la pressione al braccio.
Infine i dispositivi elettronici che misurano la pressione nel dito
indice non sono in grado di fornire misurazioni sufficientemente
accurate e sono pertanto sconsigliati. Peraltro, per approfondire, a chi
interessasse, qui di seguito il link ad un documento Pdf di 5 pagine che
riporta tests ed indicazioni molto esaustive sull'argomento:
www.acsi.ch/documenti/pubblicazioni/misuratori_pressione.pdf  
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