guanto
dbGlove, il guanto che permette ai sordociechi di comunicare.
Il secolo 19..mo del 26\05\2015.
Fonte:
www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2015/05/26/ARYa3AaE-comunicare_permette_sordociechi.shtml
High Tech:
Chattare con gli amici, utilizzare un tablet, leggere un e-book, postare un
commento su Facebook. Sono azioni che tutti possono fare ma non chi non vede e
non sente. Da settembre però grazie all'arrivo sul mercato di DbGlove, guanto interattivo inventato
da un giovane informatico di Bari che rende digitali gli alfabeti Malossi e Braille basati sul
tatto, si aprirà una finestra sul mondo anche per i sordociechi.
«L'idea mi venne quando ero ancora studente - racconta all'Adnkronos Nicholas Caporusso, 34enne
barese laureato in informatica che ha dato vita alla start-up Intact che ha progettato e realizzato
il guanto - perché avevo fatto volontariato in una struttura per persone diversamente abili. Lì
c'erano anche due sordociechi che quando se ne andava l'assistente rimanevano completamente isolati
dal mondo. Pensai che fosse un problema importante da risolvere. Così ho cercato nell'informatica
una soluzione pratica». Ed è nato DbGlove.
Ma come spesso accade quando si tratta di realizzare rapidamente un progetto, l'Italia non è il
Paese ideale. «Da febbraio ci siamo trasferiti a Berlino e in collaborazione con il governo inglese
- dice infatti Nicholas - abbiamo programmato una sperimentazione con 100 utenti e, grazie a un
finanziamento del sistema sanitario britannico, la commercializzazione di DbGloves a partire da
settembre». Il guanto che consentirà a ciechi e sordociechi di uscire dall'isolamento, «sarà
disponibile in tutto il mondo ma in Inghilterra sarà gratuito mentre da noi si pagherà». Da qui
l'appello di Caporusso , affinché «l'Italia sblocchi la lista dei dispositivi sovvenzionati, ferma
più o meno a quando sono nato io, facilitando l'accesso ai nuovi dispositivi perché la tecnologia
possa servire non solo per interagire sui social». Nel frattempo il prezzo di DbGlove da noi
oscillerà tra i 250 e 750 euro a seconda della versione. «Oltre ai guanti che leggono solo i testi
- spiega Nicholas - stiamo cercando di svilupparne altri capaci di tradurre in forma tattile anche
quadri, mappe e, chissà, magari presto anche la musica».
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