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Truffa memoria: dopo Samsung arriva Apple
Antonio Ferrazza su uic h.e., 06\01\2015, h. 14.28.
Truffa memoria: dopo Samsung arriva Apple.
E gli avvocati gonfiano il portafoglio!
Anche Apple potrebbe aver presto seri problemi per la questione del notevole divario fra la memoria
reclamizzata su iPhone ed iPad e quella effettivamente a disposizione del consumatore.
In California è stata avviata una causa contro Apple, accusata di non fare abbastanza per informare
gli acquirenti di questa differenza a livello di memoria e, in pratica, di fornire informazioni
commerciali ingannevoli. Per lo stesso motivo Samsung è stata di recente condannata in Italia, con
una sanzione di 1 milione di euro da parte dell´ Antitrust.
Sui dispositivi Apple con iOS 8 e 16GB di memoria, il sistema operativo arriva ad occupare
attorno al 20 per cento dello spazio disponibile. I promotori della causa affermano che Apple pensa
di farla franca offrendo spazio gratuito su iCloud, tuttavia si tratta di un servizio non
accessibile dai dispositivi di altre marche e che, per giunta, necessita di una connessione. Sugli
smartphone Samsung la differenza fra memoria ´pubblicizzata´ e memoria ´effettiva´ è più marcato,
seguiremo ad ogni modo gli sviluppi della vicenda e le eventuali ripercussioni che avrà sulle
strategie di comunicazione di Apple.
In Italia, invece, è stata Samsung a soffrire le conseguenze di questo "problema": L'Agcm ha
infatti multato con un milione di euro la filiale locale per "pratica commerciale scorretta". Nel
provvedimento numero 25.238 del 19 dicembre scorso, nato a seguito delle segnalazioni di alcuni
clienti, si evidenzia come l'affermazione "i 4 GB di memoria, espandibile fino a 32 GB con moduli
micro SD, possono ospitare applicazioni, musica, foto, video e documenti in quantità" riferita allo
smartphone XCover 2 e riportata sul sito della società non risponda al vero. La stessa Samsung
avrebbe infatti dichiarato all'Agcm che la quantità di memoria disponibile al primo avvio sarebbe
di soli 0,9 GB. L'Autorità ha inoltre valutato anche i dati dichiarati da Samsung per gli altri
prodotti a catalogo, che hanno evidenziato differenze clamorose. Per questo, oltre a comminare la
sanzione, l'Agcm ha anche chiesto a Samsung di non continuare a diffondere questo tipo di
informazione.
Fonte: pinter.
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