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Google: Gli utenti dei vecchi Android si arrangino
Vincenzo Gramuglia su mondoinformatico, 29\01\2015, h. 21.31.

C'è una falla pericolosa che colpisce tutte le versioni di Android fino
alla 4.3 Jelly Bean, e Google non ha intenzione di risolverla.
Si può sintetizzare così la questione nata dalla scoperta di un bug
all'interno di WebView, componente di WebKit, il motore di rendering
utilizzato dal browser di sistema fino, appunto, ad Android 4.3.
Perché il bug colpisca è sufficiente visitare una pagina web realizzata
per sfruttarlo; la sua pericolosità non è quindi da sottovalutare.
Nonostante ciò, Google ha deciso che non rilascerà la patch necessaria,
e ha spiegato le ragioni per bocca di Adrian Ludwig, il cui compito è
proprio occuparsi della sicurezza di Android.
In un post su Google Plus, Ludwig ha raccontato che il problema sta nel
mettere mano alle troppe righe di codice delle vecchie versioni di
WebKit, e sottolineando come Android 4.4 KitKat e Android 5.0 Lollipop
siano immuni dal problema.
«WebKit da solo è composto da oltre 5 milioni di linee e di codice e
centinaia di sviluppatori aggiungono migliaia di modifiche ogni mese,
quindi in qualche caso applicare correzioni a un ramo di WebKit vecchio
di oltre due anni comporta il cambiamento di porzioni significative del
codice e non è più pratico farlo in modo sicuro» ha scritto Ludwig.
L'unica soluzione è quindi abbandonare le vecchie versioni e aggiornare
Android; il guaio è che questa operazione non è sempre possibile.
Vuoi perché gli smartphone e i tablet più vecchi non sarebbero in grado
di far girare il nuovo sistema, vuoi perché quand'anche fossero in grado
i produttori non rilasciano gli aggiornamenti (così da spingere le
vendite di nuovi modelli), il risultato è che nel mondo, attualmente, ci
sono oltre 939 milioni di dispositivi vulnerabili, e che non saranno
protetti.
Le statistiche rivelano infatti la versione Android 4.4 KitKat, al
sicuro dal bug, è usata dal 39,1% degli utenti di Android; Lollipop
(Android 5.0) invece al momento è usata soltanto dallo 0,1%. Ciò
significa che il 60% degli utenti non riceverà la patch.
Per chi non può aggiornare Android e non può o non vuole cambiare
smartphone o tablet l'ultima possibilità risiede nel non utilizzare il
browser di Android ma rivolgersi alle alternative, come Chrome, Firefox
o Opera.
Questa soluzione è tuttavia parziale perché, se da un lato mette al
riparo dal problema durante la navigazione attraverso il browser,
dall'altro non può far nulla nei casi in cui la navigazione avviene
attraverso un'altra app che integra il componente fallato; in questi
casi l'intervento è a carico degli sviluppatori delle app, che
dovrebbero - a detta di Ludwig - modificare i propri software affinché
usino un altro motore di rendering nelle versioni per Android 4.3 e
precedenti.
www.zeusnews.it/n.php?c=22414

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