scimmie
Volete risparmiare? Fate shopping con le scimmie
Art. inviato in privato da Francesco Melis, 29\12\2014, h. 19.56.
ti mando un articolo che oltre ad essere interessante è pure divertente.
Davvero gli animali talvolta hanno qualcosa da insegnare agli esseri umani!
***
Da "Repubblica"
www.repubblica.it/scienze/2014/12/25/news/volete_risparmiare_fate_shopping_con_cita-102708123/?ref=HRERO-1
Uno studio della Yale University ha dimostrato che i cebi, scimmie dell'America meridionale, pur
comprendendo il valore del denaro e sapendo come utilizzarlo, non si fanno ingannare dai prezzi più
alti della merce ma badano solo alla qualità di quello che "comprano". Mostrando per la prima volta
un comportamento più razionale degli umani
di SANDRO IANNACCONE
25 dicembre 2014
Volete risparmiare? Fate shopping con le scimmieNATALE, tempo di shopping e regali. E di spese
pazze. Ma forse, prima di mettere mano al portafogli, dovreste far tesoro dei risultati di una
bizzarra ricerca degli scienziati della Yale University, appena pubblicata sulla rivista Frontiers
in Psychology. I ricercatori, studiando il comportamento di sette cebi, una specie di scimmie molto
diffusa in Honduras, Paraguay e Argentina, hanno scoperto che, a differenza degli esseri umani,
questi primati non si lasciano "ingannare" dai prezzi dei beni in vendita. In altre parole, i cebi
hanno mostrato di comprendere il valore del denaro e di sapere come utilizzarlo, ma sono risultati
immuni al pregiudizio umano secondo il quale un prezzo più alto corrisponde a un bene
qualitativamente superiore.
"Come spendi, così mangi". Avete appena vinto una bottiglia di vino. Potete scegliere tra un
Chianti da 100 euro e uno da 5 euro. Stesso vitigno, stessa cantina, stesso anno di produzione
(dunque, stesso vino). Poco sorprendentemente, opterete per la bottiglia più costosa. Analogamente,
se vi trovaste ad assaggiare due vini identici ma etichettati con prezzi diversi, sareste
probabilmente portati a dire che il vino più caro è migliore dell'altro. A differenza di quello che
si potrebbe pensare, tutto questo non accade perché state cercando di apparire "sofisticati". Siete
in buona fede: il vostro cervello è realmente convinto che un prodotto più costoso sia anche più
buono. Un esperimento del 2012 ha mostrato, infatti, che la corteccia orbitofrontale, una delle
aree del cervello legate alla soddisfazione soggettiva rispetto a stimoli esterni, si attivava
maggiormente quando i partecipanti pensavano di bere un vino più costoso di un altro.
Scimmie al supermarket. Per comprendere se i primati condividessero lo stesso pregiudizio degli
esseri umani, i ricercatori hanno anzitutto inserito le scimmie in una sorta di mercato
sperimentale, insegnando loro a scambiare dei gettoni - l'equivalente del nostro denaro - con
alimenti e oggetti di diverso tipo e dimensione, "smerciati" da uno degli scienziati. Un vero e
proprio acquisto al dettaglio, insomma. I cebi, come già osservato in esperimenti precedenti, non
solo hanno capito alla perfezione le regole del commercio, ma hanno mostrato anche comportamenti
evoluti, tendendo, per esempio, a preferire un particolare bene quando questo scendeva di prezzo.
Proprio come avviene per gli esseri umani nei mercati reali.
I cebi sono più scaltri. Ma c'è di più. Il lavoro degli scienziati di Yale ha mostrato che i cebi -
o scimmie cappuccine, dalla somiglianza tra la colorazione del loro mantello e il saio di un frate
- sanno talvolta essere addirittura più scaltri degli esseri umani. In particolare, le scimmie non
hanno mai mostrato, nel compiere le proprie scelte d'acquisto, di soffrire il pregiudizio umano
secondo il quale a un prezzo più alto corrisponderebbe un bene di valore qualitativamente
superiore. Tutto questo nonostante comprendessero appieno il valore del "denaro" che stavano
spendendo, come gli scienziati hanno appurato con un esperimento di controllo. I cebi hanno
continuato, per esempio, a "comprare" la propria marca di cereali preferita senza mostrarsi
attratti da cereali più cari. "Già sapevamo, da ricerche precedenti, che i cebi condividono con gli
esseri umani una serie di pregiudizi", spiega Laurie Santos, psicologa a Yale e autrice dello
studio, "e che, proprio come gli esseri umani, compiono talvolta scelte irrazionali in situazioni
di rischio. Lo scenario del nuovo studio è invece il primo in cui le scimmie mostrano comportamenti
più razionali degli umani". Secondo l'équipe di Santos, le differenze nella risposta tra scimmie ed
esseri umani potrebbero derivare dalla diversa "esperienza sociale" rispetto ai mercati e al loro
comportamento: "Per gli esseri umani, i cartellini delle grandi marche con i prezzi più cari sono
spesso il segnale che la clientela preferisce un bene a un altro", conclude la ricercatrice. "Le
nostre profonde esperienze sociali con il mercato potrebbero essere il meccanismo che ci porta
fuori strada". Prima di strisciare la carta, quindi, pensate ai cebi.
Torna all'indice